Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria 2025, Max Verstappen ha scelto di fare chiarezza su più fronti. A partire dal suo futuro, che negli ultimi mesi è stato al centro di intense speculazioni, fino alle riflessioni sul regolamento tecnico e alle prestazioni della concorrenza. Il quattro volte campione del mondo ha parlato lasciando intravedere anche il proprio ruolo nello sviluppo della Red Bull del 2026.
“Penso sia il momento di fermare tutte le voci”, ha detto Verstappen. “Per me è sempre stato chiaro che sarei rimasto. Lo era anche per il team: eravamo costantemente in discussione su come migliorare la macchina. Quando non vuoi restare, smetti anche di parlare di queste cose”. Per quanto riguarda il prosieguo della stagione, Max ammette: “Sarà molto difficile riuscire a raggiungere la McLaren. Già tener testa a Ferrari e Mercedes è complicato. Ma ci sono tante cose che possiamo ancora imparare sul comportamento della macchina, e queste conoscenze possiamo portarle nel 2026”. Sulle domande legate al contratto, che lo lega a Red Bull fino al 2028, è stato netto: “Non ne parlo mai. Sono più interessato a lavorare sulle prestazioni della vettura. Il titolo è andato? Forse, ma abbiamo ancora tanto da capire sul piano tecnico e ingegneristico per il futuro”.
Max ha anche commentato l’ormai celebre sorpasso di Nelson Piquet all’Hungaroring nel 1986: “Ne ho parlato con lui. Posso anche provarci questo weekend, anche se dubito che riuscirà allo stesso modo. Ma magari viene fuori qualche foto o video interessante”. Sulla difficoltà di correre in condizioni di pioggia, il campione olandese ha un punto di vista chiaro: “Con queste macchine il problema è la quantità d’acqua sollevata: il diffusore crea una vera e propria nuvola, le gomme grandi generano più spray. Capisco la sicurezza, ma Spa poteva essere una grande gara sul bagnato. A volte, la sicurezza dipende anche da quanto i piloti decidono di sollevare il piede quando non vedono nulla".
Parlando di Red Bull, Verstappen ha evitato di entrare nei dettagli sulle dinamiche interne: “Mi piacciono le persone con cui lavoro. Abbiamo già avuto tanto successo insieme. L’anno prossimo sarà tutto diverso, anche lato motore. Sarà molto interessante”. Uno dei punti chiave del 2025 è la superiorità della McLaren in alcune aree: “Gestiscono le gomme meglio di tutti, specialmente sul bagnato. Ma impressiona anche la loro velocità media: riescono a far ruotare bene l’anteriore senza perdere il posteriore. È qualcosa che dobbiamo riuscire a raggiungere”.
Guardando oltre la F1, Verstappen ha ribadito il suo impegno nel mondo GT: “Per questo ho già iniziato il progetto GT3, voglio imparare tutto fin da subito. Così quando smetterò con la F1 sarò pronto, con le persone giuste attorno". E sul futuro del team: “Laurent Mekies sta lavorando bene. È molto motivato, fa sempre le domande giuste a me e alla squadra. È ancora presto, ma nei prossimi uno-due anni vedremo davvero il suo impatto”. Conclude con una riflessione sul 2026 e i nuovi regolamenti: “Sarà una sfida anche gestionale, quasi una crisi energetica. Alcune cose già si stanno verificando ora, ma dal prossimo anno lo saranno ancora di più. Vedremo se sarà positivo o meno”.