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Yuki Tsunoda arriva all’ultimo appuntamento prima della pausa estiva con la consapevolezza di aver fatto un passo avanti, anche se i risultati faticano ancora ad arrivare: “Sto guidando meglio, mi manca solo un weekend pulito”. Dopo un weekend a Spa in cui ha mostrato segnali incoraggianti ma è rimasto a secco di punti, il giapponese prova a guardare avanti con fiducia, alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, quattordicesimo appuntamento stagionale di Formula 1.
“Negli ultimi due giri della gara ho cercato di essere il più aggressivo possibile, spingendo al massimo con il DRS e la batteria per superare chi mi precedeva. Avevo un buon delta di velocità ma non riuscivo a concretizzarlo del tutto. Peccato, ma la macchina si comportava decisamente meglio rispetto al passato. Abbiamo modificato diversi parametri, tra assetti e configurazione dell’ala, e anche se sono entrato in Q3 con un solo set di gomme, cosa che non mi era mai capitata, ho sentito un netto miglioramento generale. La vettura era più facile da guidare”, ha raccontato il giapponese.
Il nodo resta però la costanza sul passo gara: “È difficile fare valutazioni sui long run perché spesso sono rimasto bloccato dietro ad altri. Le condizioni sono cambiate e non ho avuto un quadro pulito della situazione. Vedremo di più questo weekend. Se non cambieranno troppo le condizioni, potremo avere qualche conferma”. Tra le novità a Spa, la presenza a bordo pista di Laurent Mekies, il suo ex team principal ai tempi della VCARB: “Ritrovarlo è stato bello, mi ha dato serenità. Con lui è tornata un po’ la sensazione che avevo ai tempi a Faenza, quando mi sentivo al centro del progetto. È riuscito a trasmettermi fiducia anche con piccoli gesti, come un sorriso nei momenti chiave delle qualifiche. Quelle cose ti danno una spinta in più, anche solo a livello mentale”.
Parlando di Christian Horner e del suo addio, Tsunoda non si sbilancia troppo: “Nel weekend tutto è andato molto in fretta, non ho avuto modo di approfondire. Ma sicuramente ho percepito un’atmosfera più rilassata. Credo che in questo momento sia importante sentirmi supportato, anche per capire meglio cosa serve a me e a Laurent (Mekies, ndr) per tirare fuori il massimo”.
Sulle prospettive a breve termine, Yuki è piuttosto chiaro: “Non penso di dover cambiare qualcosa nel mio approccio. Continuerò a fare le stesse cose che sto facendo da qualche gara. Stiamo lavorando bene con il mio ingegnere, c’è una progressione costante e i dati ci dicono che siamo sulla strada giusta, anche se i risultati non lo mostrano chiaramente”.
Tsunoda ammette che la mancanza di punti pesa: “È frustrante. Dopo la Sprint di Spa ero un po’ giù, sentivo di non riuscire a gestire le gomme in nessun modo. Ma con il nuovo fondo le cose sono migliorate, ho ritrovato fiducia. Certo, a Spa non era facile fare valutazioni definitive a causa delle condizioni meteo, ma spero che qui in Ungheria si possa vedere meglio il passo avanti che abbiamo fatto”. Conclude con un pensiero lucido: “Non è semplice dimostrare i progressi se non arrivano punti o Q3, ma so che stiamo crescendo. Speriamo che da Budapest in poi le cose inizino a girare nel verso giusto”.