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Mentre il sipario cala sulla prima giornata al Red Bull Ring, sede del Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula 1, una notizia clamorosa scuote il paddock. Dopo una lunga carriera in Ferrari, prima come presidente e poi come direttore sportivo, Luca Cordero di Montezemolo è stato nominato direttore del consiglio direttivo della McLaren Group Holdings Limited.
Erano passati undici anni dall’ultima apparizione di Montezemolo nel paddock della Formula 1. Era il Gran Premio di Monza 2014, e poco dopo l’allora presidente lasciò la guida del gruppo di Maranello nelle mani di Sergio Marchionne. Il suo ritorno nel Circus è avvenuto in occasione del Gran Premio del Bahrain 2025, dove è stato ospite del primo ministro e principe ereditario locale, Salman bin Hamad Al-Khalifa.
La sua presenza, però, potrebbe ora diventare più frequente. Secondo quanto emerso dai documenti ufficiali pubblicati sul registro delle imprese britannico, Montezemolo è stato nominato membro del board della McLaren Group Holdings Limited. Considerando che la sede finanziaria della McLaren è proprio in Bahrain, quella visita a sorpresa — sotto invito del principe — potrebbe essere stata una copertura per portare avanti, lontano dai riflettori, le trattative con la nuova proprietà. Sia la società che Montezemolo devono ancora commentare la notizia, ma quasi completamente escluso un suo ruolo nel reparto Formula 1 del marchio di Woking.
Dal 3 aprile 2025, infatti, l’universo McLaren ha un nuovo baricentro: si chiama McLaren Group Holdings Limited, la holding creata per coordinare tutte le attività del marchio britannico, dalla produzione delle supercar al motorsport, passando per progetti futuri legati all’elettrico e alla valorizzazione del brand. A volerla e strutturarla è stata la CYVN Holdings, fondo sovrano di Abu Dhabi, che ha completato l’acquisizione della divisione McLaren Automotive e di una partecipazione di minoranza nella McLaren Racing.
Con questa mossa, CYVN non si è limitata a un investimento nel lusso motoristico, ma ha dato il via a un progetto industriale su larga scala, fondando una nuova entità per supervisionare tutte le attività legate al brand di Woking. Oltre a McLaren Automotive, nella holding confluiscono anche la quota in McLaren Racing e la neonata divisione McLaren Licensing, dedicata allo sfruttamento commerciale del marchio.
Tra i nove membri del consiglio direttivo spicca proprio il nome di Luca Cordero di Montezemolo, figura iconica del motorsport italiano e dell’industria automotive di alta gamma. Insieme a lui siedono nel board: Mariam Mohammed Saeed Hareb Almheiri, Jassem Mohamed Obaid Bu Ataba Alzaabi (presidente di CYVN), Nicholas Paul Collins (già CEO di Forseven), Michel Combes, Torsten Müller-Ötvös (ex CEO Rolls-Royce), Kaj-Erik Relander, Pierre-Yves Roussel e Paul Steven Walsh, attuale presidente esecutivo di McLaren Racing.
Un aspetto rilevante della nuova struttura riguarda la suddivisione dei poteri tra le entità finanziarie coinvolte. Se CYVN Holdings è oggi l’azionista di riferimento e regista della strategia industriale per la divisione Automotive, la McLaren Racing continua a fare capo alla Bahrain Mumtalakat Holding Company, il fondo sovrano del Bahrain, che mantiene il controllo delle operazioni sportive e del team di Formula 1, con CYVN come investitore di minoranza.
Un equilibrio delicato, ma intenzionale, che testimonia la volontà di mantenere distinte le traiettorie sportive da quelle industriali, pur sotto un’unica visione strategica.
Con l’acquisizione di Forseven e il consolidamento delle tecnologie EV sviluppate con partner come Gordon Murray Technologies e NIO, McLaren guarda ora oltre le hypercar. Voci di corridoio parlano di SUV sportivi e GT elettriche in fase avanzata di sviluppo, con l’obiettivo di allargare l’offerta a nuove fasce di mercato.
Il marchio McLaren, nato nelle corse e divenuto simbolo di performance su strada, si prepara così a entrare in una nuova era: sostenuto da capitali mediorientali, con una governance sempre più internazionale e una visione globale. E con Montezemolo nel consiglio, anche l’Italia del motorsport ritrova un ruolo nel futuro elettrico di uno dei marchi più prestigiosi del panorama automotive.
Photo credit immagina di copertina: ANSA