Formula 1, McLaren: tutte le quote vendute e raggiunta una cifra record, inizia una nuova era ed è solo l'inizio

Formula 1, McLaren: tutte le quote vendute e raggiunta una cifra record, inizia una nuova era ed è solo l'inizio
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La McLaren cambia pagina: Zak Brown vende il 100% delle quote del team, raggiungendo una cifra record. Una nuova era si apre per il team di Woking, tra investimenti milionari, crescita commerciale e ambizioni sportive ancora più grandi
29 settembre 2025

Pochi giorni mancano al ritorno in pista della Formula 1 – escluso Max Verstappen, dominatore del Nürburgring nel weekend – e tutto è ormai pronto per Singapore, uno dei Gran Premi più impegnativi fisicamente per i piloti. Ma Lando Norris e Oscar Piastri avranno una motivazione in più, un’iniezione di adrenalina aggiuntiva: ad appena una settimana dal possibile match point per la conquista del secondo titolo Costruttori consecutivo, Zak Brown ha annunciato di aver venduto il 100% delle quote del team.

Foto di copertina: ANSA

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Ad annunciare l’operazione – con una valutazione record di 4,1 miliardi di dollari, destinati a crescere ulteriormente – è stato proprio Zak Brown, CEO della McLaren Racing. Come riportato da Bloomberg, l’operazione è entrata nel vivo nell’ultimo mese: il fondo sovrano del Bahrain, Mumtalakat, e il gruppo di investimenti automobilistici CYVN Holdings, già azionisti del McLaren Group, hanno rilevato un ulteriore 30% dal reparto corse. In questo modo, la McLaren Racing appartiene completamente a Mumtalakat e CYVN Holdings.

Questo traguardo è significativo per la squadra, che negli ultimi anni ha vissuto un periodo di rinascita, non solo a livello di performance in pista, guidata da Andrea Stella, ma anche nel marketing, diventando oggi il team più ambito dagli sponsor che vogliono posizionare i loro loghi sulla MCL39 e sulle prossime vetture papaya.

Lo scorso anno la squadra di Woking ha spiccato il volo, letteralmente. Come ammesso di recente da Andrea Stella, la vittoria del mondiale, il primo dopo quasi trent’anni per i papaya, è arrivata quasi a sorpresa. Una sorpresa che ha fatto schizzare alle stelle le quotazioni della McLaren Racing, che ha poi festeggiato il traguardo con un volo charter verso il Bahrain. Subito dopo la bandiera a scacchi di Abu Dhabi, il team si è recato a Manama per la festa organizzata dal Bahrain, che ha finanziato le operazioni del team negli ultimi anni. Questo successo ha convinto Mumtalakat e CYVN Holdings ad aumentare il loro impegno nel progetto di Woking, acquisendo il 100% delle quote.

L’ascesa commerciale della Formula 1

La Formula 1 ha registrato un’impennata significativa nel settore commerciale, con i team che hanno generato un record di 2,04 miliardi di dollari in ricavi da sponsorizzazioni nel 2024, posizionandosi subito dopo la NFL a livello globale. Il settore tecnologico ha giocato un ruolo cruciale, contribuendo con circa 543 milioni di dollari ai ricavi da sponsorizzazioni, consolidando la F1 come terreno fertile per brand tecnologici e innovativi. L’ingresso di marchi prestigiosi come LVMH e l’espansione delle partnership globali, come quella tra Williams Racing e Atlassian o McLaren e Jack Daniel’s, testimoniano la capacità dello sport di attrarre investimenti significativi, creando esperienze uniche per i fan e rafforzando la presenza commerciale dei team. Questa crescita esponenziale conferma la Formula 1 come uno degli sport più dinamici e redditizi a livello globale.

La vendita del 100% delle quote della McLaren a Mumtalakat e CYVN Holdings segna una svolta strategica per il team di Woking. La nuova governance promette non solo stabilità finanziaria, ma anche un aumento significativo degli investimenti in infrastrutture e ricerca tecnologica. Progetti come l’ampliamento dei simulatori, lo sviluppo di nuove soluzioni aerodinamiche e il rafforzamento del reparto ingegneristico sono già nel mirino. Questo garantisce alla squadra non solo la capacità di competere al vertice, ma anche di attrarre e trattenere talenti, dai piloti agli ingegneri, aumentando la sua attrattiva globale.

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Infatti, l’ascesa commerciale della Formula 1 ha creato un circolo virtuoso: più visibilità genera sponsor di alto profilo, che a loro volta consentono ai team di investire in performance e innovazione. La crescita dei ricavi da sponsorizzazioni, insieme alla diffusione digitale su piattaforme come F1TV e Netflix, ha trasformato lo sport in un brand globale. Questo fenomeno non solo aumenta il valore dei team come McLaren, Ferrari o Mercedes, ma intensifica la competizione in pista, con strategie più sofisticate e risorse per lo sviluppo delle monoposto. La Formula 1 non è più solo una sfida tecnica, ma un ecosistema economico e mediatico in continua espansione, dove il successo commerciale alimenta direttamente la competitività sportiva.

“Lo sport sta crescendo in ogni metrica, nella domanda per i team – ha dichiarato Zak Brown – Non molto tempo fa Liberty Media ha acquisito lo sport e introdotto il tetto ai costi, garantendo in un certo senso stabilità finanziaria e competitività in pista. È una cosa meravigliosa. I tifosi sono decine e centinaia di milioni, sponsor e partner nello sport come mai prima d’ora: lo sport sta crescendo e spero che continui a lungo”.

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Il CEO della McLaren ha sottolineato che il valore delle squadre di Formula 1 non ha ancora raggiunto il suo picco: “Non credo. Se guardi allo sport in generale – e non mi definirei un esperto di tutte le discipline – i valori sono sempre cresciuti. Ogni volta che c’è un accordo record, tutti dicono: ‘Oh, è stato folle’. Poi, cinque anni dopo, scopri che i valori sono ancora saliti. Per questo penso che il nostro sport abbia ancora un enorme margine di crescita. Oggi abbiamo 24 gare, ma la domanda reale è per almeno 30 Gran Premi: la richiesta è fortissima”.

“La nostra macchina porta i marchi più prestigiosi al mondo, come Mastercard – che dal prossimo anno sarà Title Sponsor – Google e molti altri. La competizione è straordinaria: lo scorso anno hanno vinto quattro team diversi, con sette piloti capaci di conquistare più di una gara. In trent’anni che seguo questo sport non avevo mai visto nulla di simile. La lotta in pista è fantastica, il dramma fuori pista – amplificato da Netflix – è magnetico. La domanda per i Gran Premi non è mai stata così alta. In molti sensi, credo che lo sport sia soltanto all’inizio”, ha concluso Brown.

ANSA

Da Moto.it

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