F1. Può Barcellona essere il crocevia di una stagione che pareva già scritta?

F1. Può Barcellona essere il crocevia di una stagione che pareva già scritta?
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Il tanto atteso e chiacchierato appuntamento spagnolo secondo le voci che circolano potrebbe ridimensionare sensibilmente i valori in campo visti fino ad ora. Ma quali sono gli scenari che realisticamente potrebbero aprirsi?
19 maggio 2025

Altro giro, altra corsa, altro lunedì in cui ci ritroviamo a commentare un Gran Premio che ha smentito ancora una volta i pronostici della vigilia, regalandoci l’ennesimo capolavoro di Franz Hermann… pardon, Max Verstappen, che ancora una volta ha animato un weekend che senza di lui sarebbe stato un monologo McLaren. L’olandese è prima andato vicinissimo a siglare una pole incredibile piazzando comunque la sua RB21 tra le due McLaren, e poi ha coronato il tutto prendendosi la testa della corsa con un sorpasso da straccio di licenza ai danni di Oscar Piastri. La dea bendata l’ha poi aiutato a conquistare la vittoria con una VSC che a conti fatti forse nemmeno gli sarebbe servita. Un potenziale 1-2 papaya si è quindi trasformato in doppio podio che però sa di occasione persa. Così come successo a Suzuka, l’olandese ha massimizzato il bottino in un circuito in cui superare è decisamente più arduo del normale, accorciando nella classifica iridata e portandosi a ridosso delle prime due posizioni della classifica. Verstappen sta esattamente facendo quello che dovrebbe fare un pilota in situazioni di inferiorità tecnica come la sua e cioè continuare a mettere in cascina punti fondamentali per la classifica mentre i piloti McLaren continuano invece a sottrarseli a vicenda, in attesa che il primo grande giro di boa del Montmeló gli presenti delle nuove chance di risalita. Ma quindi, cosa possiamo aspettarci dall’atteso appuntamento di inizio giugno?

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Storicamente è il weekend in cui le squadre presentano i primi grandi pacchetti di aggiornamento in quanto il circuito catalano rappresenta una vera sfida per testare la bontà di un progetto, il mix di curve veloci e lente, il grande caldo e l’alto degrado costituiscono un banco di prova completo. Azzeccare gli sviluppi, in epoca di budget cap, è assolutamente vitale per il prosieguo della stagione. Inoltre, la tanto chiacchierata direttiva 018 che inasprirà sensibilmente le tolleranze sulla flessibilità delle ali, è attesa dagli addetti ai lavori in maniera quasi messianica poiché sembra che andrà a colpire in maniera radicale proprio la McLaren, in uno dei suoi maggiori punti di forza. Ovviamente il team di Woking ha dimostrato di essere superiore in quasi ogni reparto, compresi quello del grip meccanico e di gestione delle gomme e pensare che una sola direttiva aerodinamica possa fargli perdere il ruolo di prima forza è forse un po’ troppo audace. Ma se le voci dovessero rivelarsi vere e se Red Bull dovesse riuscire anche solo a guadagnare un decimo di passo con gli aggiornamenti, allora Max Verstappen potrebbe uscire dall’appuntamento catalano come serio contendente, se non addirittura favorito, per la conquista del titolo, in uno scenario che solo un paio di mesi fa sembrava utopistico.

Ad aspettare il weekend di Barcellona però troviamo certamente anche la Ferrari e la Mercedes che devono per forza di cose riguadagnare terreno per arrivare perlomeno a contendersi dei posti sul podio. La rossa, dopo un sabato sportivamente drammatico, ha dato segnali incoraggianti in gara, mostrando un ottimo passo gara e una discreta gestione delle gomme, ma ritrovandosi ancora una volta ad accogliere un quarto e un sesto posto come dei risultati positivi. Gli aggiornamenti spagnoli e la chiacchierata nuova sospensione posteriore che pare essere in cantiere, devono assolutamente rilanciare almeno in parte la scuderia di Maranello in una stagione che già adesso può essere bollata come fallimentare. Le frecce d'argento invece, sono uscite dal weekend di Imola con le ossa rotte, la macchina ha sofferto particolarmente sulla distanza e Kimi Antonelli ha dovuto parcheggiare la sua W16 a causa di un guaio tecnico, in un weekend in cui però non è mai sembrato in grande sintonia con il mezzo. Anche per Mercedes dunque l’appuntamento catalano è necessario a rilanciare una vettura che sembra valida ma che ancora non è riuscita a far vedere picchi di velocità assoluta.

Di mezzo ci sarà il Gran Premio di Montecarlo, che sulla carta sorride a McLaren e volta le spalle a Ferrari, carente in particolare nel grip meccanico e nella performance in qualifica, entrambi fattori determinanti per fare bene nel Principato. Attenzione però a Max Verstappen, che a Monaco ha già dimostrato di poter compiere dei veri e propri miracoli. L’olandese arriverà galvanizzato dalla performance di Imola e proverà ancora una volta a mettere una pezza e centrare il bersaglio grosso per presentarsi a Barcellona ancora più vicino a Piastri e Norris, in attesa di capire se il Gran Premio di Spagna potrà davvero riscrivere la storia di un Mondiale che sembrava già deciso.

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