F1. GP Imola, Vasseur ammette: "Il passo gara è a livello della McLaren, ma ci manca la qualifica. Il problema non è la macchina ma le gomme"

F1. GP Imola, Vasseur ammette: "Il passo gara è a livello della McLaren, ma ci manca la qualifica. Il problema non è la macchina ma le gomme"
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Niente panico né miracoli dopo Imola: Vasseur punta su calma, metodo e comprensione. Il problema? Sta nel sabato, non nel pacchetto tecnico
18 maggio 2025

La delusione delle qualifiche del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, settimo appuntamento stagionale di Formula 1, è stata messa da parte in casa Ferrari. Infatti, Lewis Hamilton e Charles Leclerc sono stati autori di una grande rimonta con il sette volte campione del mondo quarto al traguardo di Imola e il monegasco sesto. È però giunto il momento per Vasseur di analizzare i problemi sul giro secco della SF-25.

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La Ferrari è andata decisamente meglio in gara che in qualifica, ma quale è stato il motivo? “Potrebbe dire che ieri siamo andati peggio di oggi – ha esordito il team principal commentando il weekend imolese della Rossa - È chiaro che è così negli ultimi due o tre appuntamenti. Penso che oggi il ritmo fosse buono, stavamo probabilmente al passo con i leader, considerando anche che abbiamo dovuto spingere tanto sulle gomme all'inizio della gara. Il weekend è stato difficile, ma il recupero è stato buono. Penso sia stata una buona gara. Ottima strategia, ben eseguita, buon pit stop. Tutto è andato bene. Charles è stato un po’ sfortunato con il tempismo della Safety Car. Ma dobbiamo solo migliorare il passo in qualifica. Partire da P11 e P12 rende tutto più difficile”.

Ad essere rimasto molto soddisfatto del risultato finale è stato soprattutto Lewis Hamilton che ha sfiorato il podio. Quanto era importante per lui un risultato del genere? “Non è una questione di Lewis. Dobbiamo smetterla con questo. Quando fa un buon weekend, tutto è perfetto; quando no, è un disastro. Dobbiamo stare calmi e lavorare insieme. Sono contento del lavoro di tutti nel team oggi. Non è solo Lewis. Anche Charles ha fatto un buon lavoro, la strategia è stata buona, i meccanici hanno fatto un buon lavoro. È l’unico modo per recuperare”. Leclerc ha chiuso sesto dopo aver dovuto cedere la posizione ad Alexander Albon per un sorpasso al limite che gli avrebbe potuto far perdere la zona punti. “Il regolamento è un po’ troppo complicato. In questo caso eravamo sotto investigazione. Eravamo chiaramente a rischio. Con cinque secondi di penalità, Charles sarebbe stato decimo o undicesimo. Abbiamo sentito che stavano andando verso la penalità, per questo gli abbiamo chiesto di fermarsi”.

Alla Safety Car sul finale di gara Charles Leclerc avrebbe voluto fermarsi per montare un set di rosse, l’unico treno nuovo rimasto nel box del monegasco, ma mancavano ancora diversi giri al traguardo, motivo per cui il team ha deciso di non rischiare. “La Safety Car è uscita a 13-14 giri dalla fine. Non avevamo più medie, e le soft erano al limite. Charles ha capito e ha scelto bene. Se avessimo fermato dopo Lewis, avremmo perso ancora più tempo. È stata una buona chiamata, ben gestita con il muretto”.

"Abbiamo difficoltà a estrarre il massimo in qualifica"

Sia Leclerc che Vasseur dopo le qualifiche hanno confermato di aver scelto un buon set-up ma che mancava di base la performance della vettura. Perché? “Non penso che abbiamo la miglior macchina. Anche quando siamo messi bene in gara, non siamo più veloci della McLaren. Negli ultimi eventi siamo stati molto più forti in gara che in qualifica. A Jeddah eravamo forse i più veloci in pista la domenica, ma due decimi dietro in qualifica. Anche a Miami. Abbiamo difficoltà a estrarre il massimo in qualifica. Non è una questione di concetto. Dobbiamo migliorare nella gestione gomme”. Questa situazione potrebbe rendere veramente molto complicato il prossimo Gran Premio che si terrà a Montecarlo, pista dove la qualifica è essenziale. “Preoccupato? Beh, si, se non facciamo un lavoro migliore sarà molto più difficile. Ma Monaco è una storia a parte. Partiamo da zero e passo dopo passo recupereremo”. Hamilton ha sottolineato post gara che il problema della SF-25 sono le curve lente, saranno un problema per Monaco? “Sì, ma faremo dei test. Con 20 auto in pit lane a Monaco con una Safety Car al quinto giro, può diventare caotico. Ma sono convinto che abbiamo tutto per fare bene”.

Aggiornamenti e nuovi tecnici a Maranello: Vasseur risponde così

Previsti per i prossimi appuntamenti degli aggiornamenti, ma c’è ancora del potenziale da sbloccare? “Non si tratta di portare nuove parti, ma di capire come fare meglio con ciò che abbiamo. In gara andiamo bene, quindi dobbiamo migliorare il sabato. Dobbiamo restare calmi. Il buon risultato di oggi ci aiuterà ad arrivare a Monaco con uno spirito più positivo. Ogni lunedì spingo il team per le prestazioni. Tutti vogliono miglioramenti. Anche alla McLaren, che guida il campionato, i piloti chiedono aggiornamenti. Mi sorprenderei se un giorno i miei piloti dicessero: ‘siamo perfetti, andiamo in vacanza’”. Fonte di preoccupazione della Scuderia potrebbe essere anche il fattore affidabilità dati alcuni recenti ritiri nei team clienti [Bortoleto e Bearman a Miami, Ocon ad Imola]. “Non so cosa sia successo oggi sulla macchina di Esteban. Ma non credo sia legato al motore. A volte è strategia, altre volte è il sistema carburante. Non sempre è colpa della power unit”. Nel paddock imolese si è vociferato di una Ferrari alla ricerca di nuovi tecnici, alla domanda a riguardo, Vasseur ha cercato di sviare il discorso. “Se stiamo cercando qualcuno per migliorare la macchina? Sempre. Tutti i team hanno un turnover del 6-7%. Significa che ogni anno circa 60 persone cambiano. Reclutiamo sempre, in ogni dipartimento”.

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