Formula 1: chi è il favorito per il GP d'Austria 2020?

Formula 1: chi è il favorito per il GP d'Austria 2020?
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Mercedes, Ferrari, Red Bull: chi gode dei favori del pronostico in Stiria? Per scoprirlo bisogna analizzare le caratteristiche del Red Bull Ring, circuito su cui si disputerà il Gran Premio d'Austria 2020 di Formula 1
2 luglio 2020

Tra poche ore tra le montagne della Stiria rimbomberà il rumore dei motori di Formula 1, che finalmente sono pronti a riaccendersi per la prima gara stagionale, il GP d'Austria. Ma chi è il favorito al Red Bull Ring? La domanda assume una rilevanza maggiore del semplice pronostico secco, perché tra una settimana si correrà di nuovo su quello che una volta si chiamava A1-Ring. Per capire chi possa avere un vantaggio competitivo sulla concorrenza bisogna guardare alle caratteristiche del circuito, che, con i suoi 4,318 km, è tra i più corti del mondiale. Grazie ai rettilinei, il tracciato viene percorso con l'acceleratore ben pigiato per il 77% del tempo: che sulla pista si sfrecci alla grande lo dimostra il fatto che la marcia più utilizzata sia la settima.

La power unit, quindi, riveste un ruolo decisamente importante, non solo per via dell'apporto a limare i tempi sul giro, ma anche a causa di una caratteristica peculiare del Red Bull Ring, l'altezza sul mare. Il circuito sorge ad oltre 700 metri di altitudine, e la maggiore rarefazione dell'aria comporta un'elevata velocità di rotazione del turbocompressore: la MGU-H è costretta così a lavorare di più. La power unit, di conseguenza, viene messa particolarmente sotto stress, visto che a queste condizioni si aggiungono anche le alte velocità di percorrenza. Il propulsore della Mercedes nei test ha mostrato qualche pecca sull'affidabilità, soprattutto sulle monoposto clienti: occhio ad eventuali difficoltà. 

La Mercedes, peraltro, in Austria negli ultimi anni ha faticato non poco per un'altra conseguenza della rarefazione dell'aria, la diminuzione della capacità di raffreddamento non solo della power unit, ma anche dei freni e delle gomme. Una tegola non da poco nella gestione del passo gara che potrebbe rendere la vita difficile a Lewis Hamilton e a Valtteri Bottas, anche perché la W11 ha delle pance fortemente rastremate, a servizio dell'aerodinamica, ma non del raffreddamento interno. In ogni caso, non solo i piloti della Stella a Tre Punte, ma anche gli altri in lizza potrebbero dover ricorrere al lift and coast per risparmiare carburante e preservare le componenti a rischio surriscaldamento. L'ultimo effetto dell'altitudine che vale la pena considerare è la necessità di aumentare il carico aerodinamico: visto che la rarefazione influenza anche la deportanza, le monoposto arriveranno in pista con un carico medio, a dispetto della presenza di molti rettifli. 

Ma al Red Bull Ring - e qui arriviamo al fattore decisivo - serve anche un'ottima trazione, per interpretare al meglio i cambi di direzione che fanno da raccordo ai lunghi rettilinei che caratterizzano la pista. Soprattutto in uscita dalle curve lente, bisogna evitare a tutti i costi il pattinamento delle gomme, che non consentirebbe di approcciarsi con aggressività al dritto; ma è anche importante l'ingresso nei cambi di direzione veloci. Quando si parla di trazione, è impossibile non pensare alla Red Bull: le vetture progettate da Adrian Newey hanno una marcia in più nell'agevolare i propri piloti nell'approccio alle curve. E che questo sia fondamentale al Red Bull Ring lo dimostra il fatto che Max Verstappen sia reduce da due vittorie consecutive in Austria. 

Insomma, se in generale la vettura da battere è la Mercedes, in Stiria la scuderia di Brackley potrebbe trovarsi a fare da comprimaria alla Red Bull, così come successo lo scorso anno. E la Ferrari? Lo scorso anno a cogliere la pole fu Charles Leclerc, spinto dalla velocità trascinante della SF90 sul dritto; 12 mesi dopo, le previsioni non sono così rosee. Ad ammetterlo è stato lo stesso Mattia Binotto, che ha confermato il cambio radicale a livello di filosofia aerodinamica che la scuderia di Maranello ha deciso di intraprendere dopo la delusione dei test a Barcellona. Ma per vedere i frutti di questo lavoro bisognerà attendere l'Ungheria; al Red Bull Ring la Rossa potrebbe trovarsi a vivere due weekend di passione, come terza forza del campionato. 

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