Formula 1. GP Azerbaijan 2025: le pagelle di Baku

Formula 1. GP Azerbaijan 2025: le pagelle di Baku
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I promossi e i bocciati di Baku nelle pagelle del Gran Premio dell'Azerbaijan 2025 di Formula 1
22 settembre 2025

Chi sono i promossi e i bocciati di Baku? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle del Gran Premio dell'Azerbaijan 2025 di Formula 1.

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Max Verstappen, voto 10

Con una Red Bull tecnicamente ritrovata, a Baku Verstappen ripete il dominio di Monza, dando l’impressione che stavolta sia stato perfino facile per lui annichilire la concorrenza. Ma di facile non c’è stato niente: semplicemente l’olandese è stato l’unico a non sbagliare mai niente in un fine settimana che per tutti gli altri big si è rivelato più difficile delle previsioni. Ma naturalmente la fortuna non c’entra, semmai è questione di talento infinito, freddezza e “killer instinct” dei campioni. E Verstappen lo è certamente. Voto 10, è sempre il migliore.

George Russell, voto 8

Voto 8 a Russell, che riscatta una qualifica discreta ma niente più (5° dietro il compagno di squadra) con una gara tutta corsa a gran ritmo, nonostante il tempo perso inizialmente nel duello con Antonelli e nonostante qualche problema di salute. Una dimostrazione di forza, per ribadire di essere non solo il pilota di punta ma anche un valore aggiunto fondamentale per la Mercedes, e questo proprio mentre discute il rinnovo del suo contratto giustamente offeso per essere stato tenuto in sospeso per mesi ma senza avere reali alternative. Messaggio ai vertici.

Carlos Sainz, voto 10

Voto 10 invece a Sainz, che coglie il primo podio in Williams, e il primo podio dopo un’eternità per il team inglese, a suggello di un fine settimana perfetto, tanto da conquistare la prima fila il sabato. Quando gli altri sono stati imperfetti o insicuri, lo spagnolo ha mostrato finalmente tutto il suo talento. Per lui il risultato rappresenta un meritato riscatto in una stagione più tribolata del previsto. Ora però deve correre sempre così.

Andrea Kimi Antonelli, voto 8

Voto 8 ad Antonelli, finalmente, che su una pista tra le più difficili in campionato mette “tutto insieme” e porta a casa un bel 4° posto dopo un week end senza errori. Buon per lui, però Russell lo sovrasta nettamente in velocità in gara, sebbene l’inglese abbia potuto contare in definitiva sulla strategia migliore. Un po’ di serenità.

Liam Lawson, voto 8

Non sbaglia niente nemmeno Lawson, che risorge dall’anonimato di Monza con una prestazione maiuscola sia in qualifica sia in gara, dove certo non regge il ritmo per il podio, ma mostra comunque una gran velocità, non sbaglia niente e soprattutto si gode la vista di Tsunoda alle sue spalle. Voto 8, rivincita.

Yuki Tsunoda, voto 7,5

A proposito del giapponese, a Baku Tsunoda ha disputato il suo migliore week end dell’anno, finalmente una prestazione convincente, segno che il nuovo fondo della Red Bull aiuta anche chi non ha il talento soprannaturale di Verstappen. Certo, l’olandese continua a praticare un altro sport, ma stavolta il giudizio è positivo: voto 7,5, resuscitato.

Lando Norris, voto 5

Disastroso 7° invece Norris, che aveva un’occasione d’oro per riaprire il Mondiale ma non riesce a coglierla: certo la McLaren non era la solita dominatrice, ma il 7° posto in qualifica e in gara non è la sua posizione naturale. Su una pista dove sbagliare era molto facile e letale per la classifica, l’inglese ha dato l’impressione di non voler rischiare, ma palesando così un’insicurezza di fondo che non si addice a chi ambisce al mondiale di F1. Voto 5, occasione sprecata.

Lewis Hamilton, voto 5,5

Bisogna arrivare all’8° posto per trovare il primo dei ferraristi, Hamilton, che tutto sommato può perfino parlare di (mini) rimonta essendo partito 12°. Sul suo sabato negativo l’inglese ha provato ad aprire il libro delle scuse (le gomme non gommano, poca benzina per fare un altro tentativo, il gatto che ha mangiato il foglio con gli appunti dell’assetto…) ma altri piloti meno dotati anche tecnicamente di lui sono arrivati in Q3, quindi… voto 5,5: un’altra prestazione sottotono.

Charles Leclerc, voto 5,5

E voto 5,5 anche a Leclerc, che arriva in Q3 ma va a muro nel primo tentativo e in gara mostra la solita generosità, nonostante una PU a tratti riluttante, ma la velocità del venerdì è solo uno sbiadito ricordo, tanto che alla fine deve cedere la posizione pure ad Hamilton in quel momento più veloce. Come evidenzia lui, però, ha pagato caro l’errore del sabato.

Isack Hajar, voto 7

Voto 7 infine ad Hadjar, stavolta oscurato da Lawson ma bravo comunque a entrare in Q3 e a portare a casa un punticino: non può essere (ancora) sempre la superstar, però la sua concretezza è ammirevole per un debuttante.

Oscar Piastri, voto 3

Fuori dai punti, voto 3 a Piastri, a muro il sabato e pure la domenica: per fortuna per la McLaren non si correva anche lunedì. Senza dimenticare la clamorosa partenza anticipata per la quale non fa in tempo a scontare l’ovvia penalità. Il pilota-che-non-sbaglia-mai ha concentrato in un unico week end tutti gli errori che normalmente si commettono in una stagione, ma pensandoci dal punto di vista della classifica non è nemmeno una brutta idea. A modo suo calcolatore anche quando sbaglia tutto.

Alex Albon, voto 4

E voto 4 a sorpresa ad Albon, autore di un errore clamoroso in Q1 quando anticipa curva 1 colpendo il muretto interno e quindi in gara spedisce a muro Colapinto in un tentativo di sorpasso a dir poco velleitario. Meglio voltare pagina.

Ferrari, voto 4

Voto 4 però anche alla Ferrari, che ha perso (meritatamente) il 2° posto nel mondiale Costruttori e se continua così rischia di chiudere al 4° posto, perché Mercedes e Red Bull hanno ritrovato competitività mentre le evoluzioni portate dalla Ferrari nel corso della stagione sostanzialmente non sono servite a niente e anche su piste teoricamente favorevoli, come appunto Baku, manca sempre qualcosa. Stavolta sono mancati i piloti in qualifica, ma è anche vero che l’abbassamento delle temperature ha fatto svanire la competitività mostrata il venerdì. Nel frattempo Maranello sembra un transatlantico incagliato dal quale chi può scappa a bordo di una (ricca) scialuppa, spesso trovando fama e fortuna altrove, come Laurent Mekies, uno che forse al posto di Vasseur….

La Ferrari, come in altri momenti difficili della sua storia ha bisogno di un nuovo profeta per risorgere e come trent’anni fa sembra una mission impossible che può affrontare un solo uomo, dal carattere in apparenza spigoloso e con un talento infinito al volante, attorno al quale ricostruire un gruppo di lavoro e forse anche ritrovare una mentalità vincente. E c’è una rossa che, avendone la possibilità, siamo sicuri che Verstappen vorrebbe tanto guidare… la 499P. Forse la proposta di un doppio programma, con qualche gara anche nel Wec, per un Verstappen sempre più interessato all’endurance per “rilassarsi” dalla F1, potrebbe essere la chiave di volta per un accordo clamoroso. Fossimo ai piani alti di Maranello ci penseremmo seriamente. Ma questa per ora è solo FantaF1.

Baku, voto 10

Voto 10 invece a Baku, perché con buona pace dei nostalgici, dopo 9 edizioni, è ormai un grande classico della F1, nonché una delle piste più spettacolari e impegnative in calendario. Certo, la F1 ci è arrivata a suon di milioni, però non tutto il nuovo è da buttare.

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