Montezemolo: «Non lascio la Ferrari, anzi, ho dato disponibilità per altri tre anni»

Montezemolo: «Non lascio la Ferrari, anzi, ho dato disponibilità per altri tre anni»
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Emiliano Perucca Orfei
In occasione del GP di Formula 1 di Monza abbiamo parlato con Montezemolo di F1 e di Ferrari
6 settembre 2014

Monza - Montezemolo ha parlato in occasione del GP di Monza ed ha dichiarato che ha fatto sapere agli azionisti di aver dato disponibilità per almeno altri tre anni di Presidenza della Ferrari. Ecco cosa ha detto.

Presidente, sono vere le voci che la vedono in uscita dalla Ferrari?
«E' un polverone, un tormentone, lo trovo eccessivo. Sono a Monza per lavorare, lavorerò domani e lavorerò nei prossimi mesi per dare tutto quello che ho alla Ferrari».

Tutto come prima insomma?
«Sì, abbiamo mesi importanti davanti a noi, un salone di Parigi dove presenteremo una Ferrari nuovissima. Abbiamo un evento importante per festeggiare i 60 anni della Ferrari e avremo una vettura speciale in 10 esemplari per festeggiarli. Ho dato disponibilità agli azionisti per altri tre anni di presidenza. Stiamo lavorando per chiudere due cose fondamentali. L'ennesimo anno record per il fatturato Ferrari, e questo mi fa piacere dirlo di anno in anno da quando sono al vertice, e poi rilanciare la GeS lavorando a stretto contatto con Mattiacci. Se ci saranno novità il primo che parlerà sarò io».

Come sta lavorando il nuovo manager?
«Mi ricorda molto Todt al primo anno da noi, sta lavorando moltissimo per la ristrutturazione della GeS e qualche miglioramento si vede. Voglio comunque dare un abbraccio a Domenicali, ma la legge dello sport si basa purtroppo sui risultati».

Come vede il GP di Monza?
«Ci prepariamo ad un GP molto difficile per la nostra macchina. Mattiacci, tecnici, piloti, ce la metteranno tutta perché abbiamo un debito nei confronti dei nostri tifosi, che anche qui sono tantissimi».

State lavorando per cambiare i regolamenti? Come trova le critiche nei confronti di una Ferrari molto attiva a riguardo?
«Prima di tutto vorrei dire che se c'è una squadra che è titolata a parlare di F1 è proprio la Ferrari. Ci siamo da sempre. Mattiacci sa che nelle sedi di discussione deve mettere al centro della discussione il tifoso, deve avere regole più semplici ma soprattutto bisogna aprire i rubinetti della ricerca. Non possiamo avere uno sport che tra una gara e l'altra cade nel vuoto, dobbiamo tornare a fare i test, che servono a tirare su giovani tecnici meccanici, servono agli sponsor per creare eventi. Se qualcuno pensa che di poterne fare a meno che non li faccia. Se qualcuno non può fare la champions league non la fa e basta. Se vuoi fare la F1 devi investire».

Todt come risponde alle pressioni della F1?
«La F1 è uno show, uno spettacolo. Todt mi ha confermato la volontà di parlare con le tv, i media, gli organizzatori, per portare tutti i miglioramenti che la F1 merita. Su questo lavoreremo continuando anche a lavorare a Maranello per continuare ad essere la squadra che più ha vinto negli ultimi 15 anni».

E Alonso? Il prossimo anno correrà con la Ferrari?
«Alonso ha un contratto con noi fino al 2016. Lui vuole le stesse cose che voglio io. Cioè una Ferrari competitiva».

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