5G NetMobil: progetto di mobilità connessa

5G NetMobil: progetto di mobilità connessa
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Si sviluppano soluzioni di comunicazione tra veicoli e infrastrutture in tempo reale per aumentare sicurezza ed efficienza
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
6 maggio 2020

Sedici partner, tra grandi industrie come BMW, Bosch, Nokia e Volkswagen, medie imprese e istituti di ricerca, sono coinvolti nello studio di soluzioni per rendere più sicuri, comodi e sostenibili i veicoli su strada, tutti connessi tra loro ed in grado di comunicare con l’infrastruttura stradale in tempo reale, riducendo emissioni e rischio di incidenti.

Tale comunicazione impone una connessione dati stabile e affidabile, come quella fornita dal protocollo 5G ad alte prestazioni, la nuova tecnologia wireless per reti cellulari o basata sul Wi-Fi (ITS-G5).

I sedici partner del progetto 5G NetMobil hanno presentato i risultati del loro lavoro, che consentiranno importanti passi in avanti verso una nuova era della mobilità.

«Il progetto 5G NetMobil ci ha permesso di raggiungere tappe fondamentali nel percorso verso la guida tutta connessa e sta dimostrando come le moderne tecnologie di comunicazione possano rendere il traffico stradale più sicuro e al tempo stesso anche più efficiente ed economico», ha detto Thomas Rachel, membro del Parlamento tedesco e Segretario di Stato presso il Ministero di Istruzione e Ricerca che ha finanziato il progetto con 9,5 milioni di euro, a testimonianza del grande interesse che il Governo tedesco ha nei confronti delle nuove tecnologie, destinate a modificare in maniera radicale nei prossimi anni il concetto stesso di mobilità urbana, pubblica e privata, oltre ad innalzare il livello di sicurezza sulle strade.

Sistemi innovativi di controllo

Alla guida di un’auto è impossibile tenere tutto sotto controllo, come i pedoni che attraversano o i veicoli che sbucano all’improvviso da una strada laterale; i sensori radar, a ultrasuoni e video sono gli occhi dei veicoli moderni: monitorano la situazione intorno al veicolo, ma non possono vedere cosa si nasconde dietro gli angoli o gli ostacoli.

La comunicazione diretta da veicolo a veicolo (V2V), da veicolo a infrastruttura (V2I) e dal veicolo alla rete (V2N) consente di condividere i dati in tempo reale con l’ambiente circostante, anche molto al di là del campo visivo.

I partner del progetto 5G NetMobil utilizzano tale capacità di comunicazione per sviluppare strumenti come l’assistenza durante l’attraversamento per proteggere pedoni e ciclisti negli incroci complessi.

Una telecamera installata a bordo strada rileva i pedoni e avvisa i veicoli in pochi millisecondi per evitare situazioni critiche, per esempio quando un’auto svolta in una strada secondaria.

Il progetto 5G NetMobil si propone di eliminare gli incidenti dovuti a cause improvvise, come per un pedone che attraversa all'improvviso la strada
Il progetto 5G NetMobil si propone di eliminare gli incidenti dovuti a cause improvvise, come per un pedone che attraversa all'improvviso la strada

Altro importante elemento del progetto è il platooning: in futuro, i veicoli commerciali potranno spostarsi in linea come un convoglio, con le fasi di  accelerazione, frenata e direzione sincronizzate che consentiranno ai camion di viaggiare a distanza molto ravvicinata grazie alla comunicazione V2V.

Viaggiare in tale modalità, con mezzi a breve distanza l’uno dall’altro, riduce il consumo di carburante e aumenta la sicurezza sulle autostrade.

Nel progetto si studia il platooning con veicoli distanti meno di dieci metri l’uno dall’altro e quello in parallelo, per impieghi in agricoltura. 
 

Verso nuovi modelli di business

Affinché la guida connessa sia realtà, la comunicazione diretta V2V e V2I deve essere sicura, con elevata velocità di trasmissione dei dati e bassa latenza. 

Ma cosa accade se cambia la qualità del collegamento e si riduce la larghezza di banda disponibile per la comunicazione diretta V2V?

Gli esperti hanno sviluppato un concetto agile di "qualità del servizio" per rilevare i cambiamenti nella qualità della rete e, di conseguenza, allertare le funzioni di guida connessa. In questo modo, quando diminuisce la qualità della rete, è possibile aumentare automaticamente la distanza tra i veicoli di un convoglio.

Altro aspetto importante della ricerca riguarda la divisione della rete cellulare principale in slicing, reti virtuali distinte; una sottorete separata è riservata a funzioni indispensabili per la sicurezza, come avvisare i guidatori della presenza di pedoni a un incrocio: in questo modo, la comunicazione dei dati di tali funzioni è sempre garantita.

Un’altra rete virtuale distinta gestisce le trasmissioni di dati per lo streaming video e l’aggiornamento delle mappe stradali: quando la velocità dei dati diminuisce, le operazioni di questa rete possono essere temporaneamente sospese. 

Questo progetto di ricerca ha dato un contributo importante anche alla comunicazione ibrida, nella quale la connessione più stabile - la tecnologia di rete cellulare o un'alternativa basata sul Wi-Fi - è utilizzata per evitare che la connessione salti mentre il veicolo è in movimento.

«Le conoscenze acquisite in questo progetto - ha affermato Frank Hofmann di Robert Bosch GmbH - stanno portando alla standardizzazione globale delle infrastrutture di comunicazione, pilastri per i futuri ulteriori sviluppi delle aziende partner».

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