ADD 2018 Verona, Interviste: Plinio Vanini [video]

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Il presidente del gruppo Autotorino Spa, che opera in tre regioni e si è aggiudicato il premio per l’Innovazione gestionale 2018, porta la sua visione del mercato auto attuale
18 maggio 2018

Punti chiave

Automotive Dealer Day coinvolge un grandissimo numero di rivenditori, concessionarie auto e grandi dealer italiani che fanno gruppo, tra questi ultimi non manca ovviamente a Verona Autotorino che, raggruppando moltissimi marchi sui 37 punti vendita sparsi in tredici provincie, è uno dei maggiori esempi di successo nel settore, non solo a livello nazionale.

Ai microfoni di Automoto.it, il titolare Plinio Vanini porta la sua visione di come e soprattutto dove stia andando il mercato auto attuale in Italia. “Credo che sia inutile demonizzare una motorizzazione o un’altra, piuttosto che fare inutili polemiche rincorrendo obiettivi lontani, occorre facilitare chi fa impresa, con norme che seguano l’evoluzione del mercato. Per migliorare l’aspetto ecologico basterebbe prima ringiovanire il nostro parco circolante nazionale, che è molto più vecchio e inquinante di altri in Europa”.

Autotorino riceve il Premio Innovazione Gestionale 2018
Autotorino riceve il Premio Innovazione Gestionale 2018

 

L’opinione di Vanini è certo tra le più autorevoli, quando si parla di concessionarie, non a caso l’azienda lombarda che nacque dalle parti di Morbegno nel 1965 ed è ora alla terza generazione, prosegue il cammino di crescita costante anche in questo decennio e si è aggiudicata l’ennesimo premio per la sua innovazione aziendale, durante l’evento veronese di quest’anno, grazie al progetto NoPaper. Tra gli elementi di vanto per Autotorino, non solo il volume delle vendite ma anche l'età media molto giovane per i dipendenti che vi hanno trovato lavoro e costante formazione.

"In Italia abbiamo un carrozzone burocratico a carico dell'auto che non ha più motivo di esistere così come è, deve rinnovarsi. Questo senza però ammettere che anche tutti gli operatori prima di chiedere, a monte, non debbano riconoscere a se stessi se fanno realmente abbastanza, per un settore come il nostro che deve costantemente innovarsi".

 

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