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In questa torrida estate, mettersi alla guida dopo aver bevuto anche un solo goccio di alcol significa rischiare grosso: infatti è pronto a diventare operativo l’obbligo, per i recidivi della guida in stato di ebbrezza, di montare a proprie spese l’alcolock, il diabolico dispositivo che impedisce l’avviamento del motore se il tasso alcolemico del conducente è superiore a zero.
Insomma, tolleranza zero.
L’adozione del sistema di blocco è prevista dall’articolo 186 del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, ma finora non poteva diventare operativa senza il via libera da Bruxelles al decreto attuativo che ne definisce caratteristiche, modalità di installazione e officine autorizzate al montaggio.
Ottenuto il nulla osta europeo, l’alcolock, già presente in altri Paesi dell'Unione, ha superato anche l'ultima formalità burocratica, ovvero la firma da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Come si legge in una nota sul sito del MIT, «... si tratta di una delle novità più significative introdotte dal Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre scorso. L'alcolock è un sistema che impedisce l'avvio del veicolo se il guidatore non supera un test dell'alito. Il motore si accenderà solo se il livello di alcol risulterà pari a zero. L'obiettivo principale è scoraggiare la guida in stato di ebbrezza e aumentare la sicurezza stradale.
Il decreto - prosegue la nota - stabilisce che l'alcolock può essere installato su diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto di persone e di merci e dovrà rispettare gli standard della normativa unionale. Sono previsti obblighi specifici per i produttori, che dovranno fornire istruzioni dettagliate per installazione, uso e manutenzione. Gli installatori autorizzati avranno un ruolo cruciale, dovendo applicare un sigillo speciale per prevenire qualsiasi tentativo di manomissione».
Il funzionamento dell'alcolock richiede al conducente di effettuare un test del respiro prima di avviare il motore: se il sistema rileva anche una minima presenza di alcol, blocca l’accensione del veicolo, impedendo che il pilota possa mettersi alla guida.
A provvedere al montaggio del sistema sul proprio veicolo, accollandosi anche i costi di installazione e di omologazione che si aggireranno intorno ai duemila euro, dovranno essere tutti i conducenti condannati a pena definitiva per guida in stato d'ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 gr/l, per un periodo di due anni successivi alla sospensione della patente; nel caso il il tasso alcolemico avesse superato il valore di 1,5 gr/l, l’obbligo di installazione dell’alcolock sarà di tre anni, sempre dopo la sospensione della patente disposta dal prefetto.
Al costo del montaggio vanno aggiunti quelli per i boccagli monouso, per la manutenzione e le verifiche periodiche; inoltre si segnala che se il veicolo è condiviso con altri membri della famiglia, chiunque lo guidi dovrà sottoporsi al test, anche non avendo a proprio carico restrizioni di guida.
Per quanti non ottemperassero all’installazione pur avendone l’obbligo, è prevista una sanzione da 158 a 638 euro, oltre alla sospensione della patente per un periodo oscillante tra 1 e 6 mesi; tali sanzioni raddoppiano in caso di manomissione del dispositivo e saranno automaticamente aumentate di un terzo se il conducente che non ha provveduto all’installazione fosse stato anche sorpreso alla guida in flagrante stato di ebbrezza.