Auto elettriche tra i 15.000 e i 20.000 euro: la normativa europea che potrebbe rivoluzionare il mercato

Auto elettriche tra i 15.000 e i 20.000 euro: la normativa europea che potrebbe rivoluzionare il mercato
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L’Europa prepara una nuova normativa per rendere le auto elettriche più accessibili prima della fine del 2025.
3 ottobre 2025

La Commissione Europea punta a introdurre entro la fine dell’anno una normativa che potrebbe cambiare radicalmente il mercato dell’auto. L’obiettivo è rendere disponibili le auto elettriche tra i 15.000 e i 20.000 euro, abbattendo la principale barriera che oggi frena la diffusione della mobilità elettrica: il prezzo.

Negli ultimi cinque anni i costi delle automobili sono cresciuti di quasi il 40% e, come ben sappiamo, se un tempo una citycar costava poco più di 10.000 euro oggi si avvicina facilmente ai 20.000. Inoltre, secondo i dati disponibili, in Paesi come la Spagna o l'Italia l’età media del parco auto sta sempre più invecchiando e, proprio per questo motivo, Bruxelles considera questa situazione insostenibile e vuole intervenire con una politica comune.

Il vicepresidente esecutivo per l’Industria, Stéphane Séjourné, ha annunciato che l’Unione sta lavorando a un quadro normativo che favorisca la produzione di auto elettriche compatte ed economiche. I nuovi modelli avrebbero caratteristiche simili ai Kei-Car giapponesi, con dimensioni ridotte, peso inferiore a una tonnellata e potenza limitata a 70 cavalli: "Il nostro obiettivo è offrire al mercato auto elettriche di piccole dimensioni a un prezzo compreso fra 15.000 e 20.000 euro" ha dichiarato Séjourné.

Marchi come Renault e Stellantis hanno sostenuto con forza la proposta, insieme all’ACEA, l’associazione europea dei costruttori. Per i produttori, il nuovo segmento potrebbe diventare una risposta alla concorrenza asiatica, in particolare dei marchi cinesi che stanno guadagnando terreno con modelli economici e competitivi.

Resta da chiarire come verranno finanziati i ribassi: se attraverso fondi europei diretti alle case automobilistiche o tramite incentivi gestiti dai governi nazionali. Alcuni Stati membri spingono inoltre perché le misure siano estese anche alle auto a combustione interna.

Bruxelles, però, punta a chiudere il dossier entro dicembre, convinta che senza un drastico abbassamento dei prezzi l’Europa non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi di transizione ecologica.

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