Citroen 2CV 70th Anniversary. 70 anni fa…

di Piero Batini

1948, 2018. Settant’anni di un’Auto. Un compleanno che è storia e attualità in un bouquet di qualità senza tempo. Del resto, il genio non invecchia mai!

di Piero Batini

6 luglio 2018

Sinalunga, Marzo 2018. A Parigi, sul Quai de Javel, a Levallois, a Mangualde, e anche a Sinalunga, si festeggia il settantesimo anniversario di un’Auto. Incredibile, fortissima attualità. Niente a che vedere con il compleanno della nonna o con il decennale del viaggio ad Antigua. Niente polpette e patate bruciate per scarsa partecipazione o fiumi insopportabili di diapositive per la rimpatriata. Qualcosa di più fresco, autentico, molto più interessante e partecipato. Frizzante. Perché gli anni della 2CV, Citroen Due Cavalli, o Duecavalli, passano di lato.

Com’è possibile che quell’auto, un’auto, sia ancora lì sulla corsia di sorpasso dell’eterna giovinezza? A settant’anni qualcosa di oggi e non di ieri, anzi di ieri l’altro come la nonna? Perché sin dall’inizio è stata qualcos’altro.
Perché a parte la DeLorean, che sta con uguale disinvoltura nel passato e contemporaneamente nel futuro, il Maggiolino, che rappresenta un’epoca di riscatto sociale o la Mini immagine di un penetrante, montante disagio metropolitano, la Due Cavalli aria, luce e libertà è uno spirito, meglio ancora il distillato ispiratore, il meglio di un principio immaterialmente materiale, anelito di perenne brillantezza. Chiaro no?

Quindi Auguri!
5 milioni di 2CV. Che può voler dire? Intanto un numero impressionante, raggiunto senza alcun favoritismo da goleada a porta vuota, ma anzi in lunghi e estenuanti campionati di giungla industriale. Vuol dire che si può immaginare che ce ne sia stata una in ogni famiglia francese, una ogni quattro famiglie italiane o tedesche, sei argentine o portoghesi, dieci in Inghilterra o Finlandia, Cile o Argentina. Che sia stata una Deuche, una Dos Caballos, Citroneta, Rattisitikka, Anatra, Capra, Chiocciola di Ferro, Sventrapapere… no quella è un’altra cosa di Benigni, insomma, tra fidanzate, mogli e ganze, zii, nonni, cognati e nuore, la Due Cavalli in settant’anni ha ibridato, incrociato l’umanità. Tutti quanti siamo stati seduti e sedotti su una Pincha Pincha, ci abbiamo lasciato dentro un maglione o il cuore. Noi, in Italia, abbiamo avuto la sbandata necessaria e storica della 500, ma in età e condizione evoluta molti di noi hanno fatto l’upgrade. Ecco perché Due Cavalli, preferibilmente Special perché “basic”.
Auguri.

A Sinalunga perché. Perché c’è un perché! Lì c’è l’ombelico ufficiale di tutta la Citroen di scartoffie, il data base, catene di DNA separate, allineate, divise per tipologia di cromosoma e ramo evolutivo. L’Archivio. La storia di Citroen è in Italia, a Sinalunga, ed ecco perché lì si celebra una fronda dell’anniversario. Con Citroen Italia a casa di Maurizio Marini, che ne è il bibliotecario e che delle Due Cavalli ha tutti i numeri di vicenda, le “prove” inconfutabili di un successo che solo gli “esperti” dell’ora zero e gli scettici per moda hanno potuto mettere in discussione.
Cinque milioni di auguri, per la festa di un’icona che è un tassello della nostra vita e che è sempre lì, oggi custodito dal poliziotto della sua storia.
Iniziamo la festa di compleanno della 2CV da qui.
Auguri.