H-Ack AUTO: 24 ore di idee per l'auto di domani

H-Ack AUTO: 24 ore di idee per l'auto di domani
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Emiliano Perucca Orfei
Ci siamo fatti spiegare da Riccardo Donadon, AD di H-Farm, ma anche dai vertici di Mercedes, Jeep, H-Art e Texa cos'è, cosa serve e come è nata l'idea dell'evoluzione del "normale" concetto di hack-a-ton
17 maggio 2014

Punti chiave

Roncade (Treviso) - Un hack-a-ton è una manifestazione che solitamente mette alla prova centinaia di programmatori secondo temi legati al mondo dell'informatica. Nel caso di H-Ack 2014, invece, la competizione di 24 ore viene estesa anche ad altre figure professionali provenienti dal mondo del mkt, della comunicazione, della grafica o del web-design. 
 
Andrea Pia, DG di H-Art
 
Tutti assieme, organizzati in squadre che si formano in loco subito dopo il via al cronometro, rispondono brief di aziende cercano risposte su tematiche proposte da aziende di settore.
 
E' una mutazione del concetto originale di hack-a-ton declinata all'industria - come ci spiega Riccardo Donadon di H-Farm - che si pone l'obiettivo di sviluppare idee che, in alcuni casi, possono risultare davvero utili e funzionali: ecco perché Mercedes-Benz Italia, Jeep e Texa hanno creduto in questo evento offrendo la possibilità di sviluppare temi legati alla nuova generazione di Smart, dell'usato Mercedes First-Hand, della nuova Jeep Renegade o ad un miglior sfruttamento dei servizi legati alla connettività in auto.
 
Ecco cosa hanno detto i vertici di Mercedes-Benz, Jeep e Texa ai nostri microfoni:
 
Lucio Tropea, Responsabile Usato Mercedes-Benz e Smart 
 
Simone Raimondi, Marketing Mercedes-Benz Italia

 

Ettore Pianca, Jeep Marketing & Communication Manager 

 

Carlo Tomasin, Product Manager e Sviluppatore TEXA

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