Il WTCC 2007 fa tappa a Monza

Il WTCC 2007 fa tappa a Monza
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In pista le nuove Seat dotate del motore 2.0 TDI
7 ottobre 2007
Benvenuti nell'automobilismo mondiale dal volto umano: la tappa italiana del Mondiale Turismo, con la doppia gara di Monza, ha evidenziato il lato più bello delle corse, quello che credevamo perso sempre, per lo meno a certi livelli. E invece l'accesso al paddock era possibile anche per i semplici appassionati che non erano "figli di" e non venivano "in nome di", i piloti tra una gara e l'altra sorridevano, addirittura firmavano autografi e salutavano gli amici. E cosa sorprendente, per una gara in Italia non di F1, le tribune erano pure belle piene, grazie ad un prezzo del biglietto decisamente popolare in rapporto allo spettacolo offerto e all'impegno diretto dei costruttori che partecipano al campionato, sempre pronti a regalare ai propri clienti una coppia di biglietti per una giornata all'insegna delle forti emozioni.

Già, i costruttori, perchè quella di Monza era anche la penultima tappa di un campionato combattutissimo, nel quale BMW, Seat e Chevrolet hanno schierato mezzi e uomini in forze, alternandosi al successo. E proprio a Monza è arrivata quella che potrebbe essere una svolta del campionato, con Yvan Muller su Seat Leon che ha finalmente agganciato in vetta alla classifica il britannico Andy Priaulx, alfiere di BMW e campione in carica.

Monza, in particolare, ha visto le BMW in difficoltà per tutto il fine settimana, mentre Seat ha dominato grazie al nuovo motore turbodiesel, che già dopo poche gare dal suo debutto si è confermato essere nettamente più competitivo del benzina, e probabilmente anche dei propulsori a benzina della concorrenza. Così le qualifiche hanno visto tre Seat Leon TDI ai primi tre posti, rispettivamente con Muller, Gene e Tarquini, preludio ad una gara uno che ha visto la doppietta della casa spagnola, con Muller e Gene seguiti dall'Alfa Romeo 156 di Thompson e dalle Chevroletti di Larini e Menu. In gara, invece, a trionfare è stato Gene, seguito da Larini e Thompson.

Dopo Le Mans e le altre gare per vetture Sport, quindi, il diesel sembra avere trovato un altro terreno di conquista, con buona pace dei drogati degli "8.000" (giri) e di chi fatica a emozionarsi per una vettura da corsa che non urla ad ogni accelerazione. Considerando però che la Leon TDI è penalizzata da 50 kg supplementari di zavorra, si capisce che il potenziale di questa soluzione tecnologica è davvero grande... In Seat l'hanno capito per primi e ora si godono meritatamente i frutti di questa intuizione.

Le ultime riflessioni a margine di una grande domenica di sport, però, hanno poco a che fare con la tecnica e molto con la passione. In ogni tribuna a strappare gli applausi più grandi erano sempre Alessandro Zanardi e Thompson: il primo per la straordinaria impresa sportiva che compie per il solo fatto di essere lì, a lottare alla pari in mezzo agli altri, dimostrando che le corse sono ancora questione di cuore; il secondo in qualità di portacolori del marchio Alfa Romeo, non presente ufficialmente nel Campionato a causa delle indecisioni e contraddizioni nei programmi sportivi del Gruppo Fiat . E gli assenti, si sa, hanno sempre torto...

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