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Non serve essere appassionati di motori per sapere che la Jaguar E-Type è una delle auto più belle di sempre. Enzo Ferrari, uno che di bellezza se ne intendeva, la definì “la macchina più bella mai costruita”. Ora immaginate quell’icona inglese del 1963 — cofano infinito, pelle rossa, fascino da Swinging London — nelle mani di Rowan Atkinson, l’attore che ha dato vita a Mr Bean. Già così, la storia ha un certo sapore.
E infatti, il genio della comicità britannica ha deciso di mettere all’asta la sua E-Type Coupé FHC 3.8 litri, una meraviglia color Opalescent Gunmetal Grey, lo stesso tono scelto da Jaguar per il debutto al Salone di Ginevra del ’61.
Atkinson non è nuovo a questo tipo di passioni. È un collezionista vero, uno che preferisce un buon giro su strada a un red carpet. Possiede auto rare, le guida davvero e, quando serve, le distrugge pure — ricordate la sua McLaren F1, sopravvissuta a un incidente da romanzo? Ma con questa E-Type, l’attore ha scelto la via della tenerezza. L’ha curata, restaurata, coccolata. E, soprattutto, le ha lasciato addosso un segno di sé: durante le riprese della serie Man vs Bee, la carrozzeria fu tagliata per esigenze di scena. Invece di riportarla alla perfezione, Atkinson decise di lasciare quella cicatrice visibile, sigillandola con gomma. Un dettaglio che oggi la rende unica. Un po’ come una smorfia di Mr Bean: buffa, ma irresistibile.
Sotto il cofano, la poesia continua. Il sei cilindri in linea da 3,8 litri è ancora una sinfonia pochi fortunati. Oltre 260 cavalli e una punta di 240 all’ora che, nei primi anni ’60, erano pura fantascienza. Ma più che la velocità, qui conta l’armonia. La E-Type non corre: scivola.
C’è anche un pizzico di romanticismo: nata per il mercato americano, questa E-Type rientrò in Inghilterra nel 1989, convertita in guida a destra e riportata all’antico splendore. Oggi viene messa in vendita senza prezzo di riserva, un gesto quasi cavalleresco: chi la vuole, la conquisti.
E non pensiate che sia solo un capriccio da collezionista. Questa Jaguar è una piccola opera d’arte, un’auto che racconta una storia di passione, ironia e understatement. È il simbolo perfetto di quella Britishness che mescola tè, sarcasmo e motori rombanti.
In fondo, è facile immaginare Rowan Atkinson al volante, con l’aria concentrata e quel sorriso trattenuto. Magari in una mattina nebbiosa fuori Londra, mentre il motore canta e il mondo intorno resta indietro.