La Zonda di Horacio Pagani venduta per 28 milioni di dollari: è la più costosa di sempre

L'ultima Roadster, la più preziosa

L'esemplare in questione porta il numero di telaio #76111 e rappresenta l'ultima Zonda Cinque Roadster mai prodotta. La sua livrea "Bianco Benny" è inconfondibile: carrozzeria candida impreziosita da inserti in carbonio a vista e dettagli rossi che accarezzano i profili aerodinamici come pennellate su una tela d'autore. Ma non è la bellezza estetica ad aver fatto lievitare il prezzo fino a quote stratosferiche: è il fatto che questa vettura abbia dormito per anni nel garage personale del Maestro, esposta come gioiello di famiglia nel Museo Pagani a San Cesario sul Panaro.

La transazione è avvenuta attraverso canali riservati, lontano dai riflettori delle grandi case d'asta. Una scelta sempre più frequente tra i collezionisti d'élite, disposti a pagare premi considerevoli pur di garantirsi documentazione impeccabile e un legame diretto con l'anima del brand. Per comprendere la portata di questa cifra basta un confronto: appena sei mesi fa, nel dicembre 2024, RM Sotheby's batteva una Zonda LM Roadster a Dubai per 11 milioni di dollari. La differenza? Oltre 17 milioni che rappresentano il valore aggiunto della proprietà del fondatore.

Nel Olimpo delle auto più costose al mondo

Con 28 milioni di dollari, la Zonda Cinque Roadster si catapulta direttamente tra le automobili più costose mai vendute, superando leggende come la Ferrari 290 MM e la 275 GTB/4S NART Spider. Rimane distante dal trono assoluto della Ferrari 250 GTO, che continua a regnare oltre i 50 milioni, ma poco importa, ciò che conta è il messaggio che questa vendita lancia al mercato.

La lezione è cristallina, nel collezionismo di altissimo livello, la provenienza vale più della rarità tecnica. Certo, la Zonda Cinque resta un capolavoro ingegneristico con la sua monoscocca in carbonio e il V12 AMG da oltre 670 cavalli. Ma il vero moltiplicatore di valore è quel nome inciso nella storia del veicolo: Horacio Pagani, l'uomo che ha trasformato i sogni in fibra di carbonio.

Per i cultori delle hypercar italiane, questa transazione conferma una tendenza inequivocabile, le creazioni hanno conquistato un posto stabile nell'Olimpo del collezionismo mondiale, accanto ai miti di Maranello. E quando confluiscono rarità autentica, eredità storica e il prestigio di un marchio leggendario, le valutazioni possono letteralmente esplodere.