Land Rover “Journey of Discovery”

Land Rover “Journey of Discovery”
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Prosegue il viaggio della spedizione "Journey of Discovery", che dopo aver attraversato Milano, Salisburgo, Budapest e Kiev, è giunta a Chernobyl alla volta di Pechino allo scopo di raccogliere un milione di sterline da devolvere in beneficenza
19 marzo 2012

La spedizione "Journey of Discovery" continua la sua marcia d'avvicinamento a Pechino. Dopo aver lasciato Milano, ha toccato Salisburgo dove, presso il centro Land Rover Experience, il team ha tenuto una sessione d'allenamento specifico in vista delle difficoltà in agguato nella seconda parte del percorso.

La spedizione dovrà infatti affrontare ogni tipologia di terreno nel corso della seconda fase, dalle pianeggianti arterie cittadine ai solchi e alle profonde buche dell’Ucraina, dai passi ghiacciati delle Alpi e della catena dei Carpazi alle pianure selvagge del Kazakistan.

Proprio la consapevolezza di dover affrontare condizioni di marcia tanto variabili ha suggerito al team di effettuare una sosta in Austria, appena fuori Salisburgo, per provare insieme agli istruttori del Centro Land Rover Experience la guida in condizioni molto impegnative, avvalendosi così della loro competenza e di eventuali suggerimenti.

Lasciata Salisburgo, la spedizione ha poi toccato Vienna, Budapest, L’Viv e Kiev ed è arrivata a Chernobyl, a più di 25 anni dalla tragedia, il peggior disastro nucleare che il mondo ricordi, e ancora nessuno ha ottenuto il permesso di entrare con un veicolo privato all’interno della zona proibita, quella dei 30 chilometri che circondano il reattore numero quattro.

“Journey of Discovery” ha incontrato le case in rovina nelle foreste e la città fantasma di Pripyat, un tempo residenza di 50.000 giovani professionisti che lavoravano a Chernobyl, oggi desolata e spettrale come l’immagine di una vita distrutta.

Le operazioni di bonifica dureranno ancora molti anni, prima che questo luogo torni sicuro, eppure la gente riprende ad infiltrarsi nella regione circostante e, in virtù dei piani che prevedono la costruzione di un nuovo sarcofago intorno al reattore, si fa strada la speranza che un giorno la città possa ritornare a vivere.

Il passaggio in questo distretto deserto contrasta stridentemente con le vedute spettacolari dei giorni scorsi, quando la spedizione “Journey of Discovery” ha lasciato le luci di Milano, diretta a Salisburgo, Vienna, Budapest, L’Viv e Kiev, scandendo le 8.000 miglia del tragitto verso Pechino.

Dopo aver attraversato il traforo del Monte Bianco, aver affiancato la squadra anti-valanghe di Pila ed aver incontrato i rappresentanti della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC), - destinataria del milione di sterline che la spedizione si propone di raccogliere – “Journey of Discovery” ha scoperto la doppia anima geografica dell’Austria, con le vaste pianure della sua zona orientale. Dopo Vienna, ha raggiunto il confine con l’Ungheria.


Precedute da moto della polizia, le quattro Discovery 4 sono state scortate attraverso il centro di Budapest. Sono bastati due battistrada in motocicletta, con sirene e luci lampeggianti, per creare una corsia preferenziale al convoglio, trattenendo il traffico agli incroci e dividendo gli ingorghi. Questa esperienza di guida in città ha portato il team alla sessione fotografica in Piazza degli Eroi, punto di riferimento di Budapest, dove le statue dei padri fondatori dell’Ungheria fiancheggiano il gigantesco Monumento del Millenario.

Abbandonata la scorta, le Discovery hanno lasciato la città, dirigendosi verso una zona incolta, disseminata di profonde piste di sabbia, mentre attraversato il confine con l’Ucraina, la spedizione ha raggiunto rapidamente la successiva avventura urbana: L’Viv- Leopoli.

Dopo questa è giunta la città di Kiev, che ha permesso alla spedizione di addentrarsi nel cuore di quell'Ucraina che porta i segni di un passato in cui il mondo era diviso tra due blocchi militari antagonisti, NATO e Patto di Varsavia, visitando così una base navale di sommergibili, una volta frontiera della Guerra Fredda, ed un centro dove si conservano alcuni importanti reperti storici legati al mondo dell’automobile in Russia, prima di dirigersi alla volta di Mosca.

La spedizione "The Journey of Discovery"

Per celebrare la milionesima Discovery e dimostrarne la sua versatilità, la spedizione “Journey of Discovery” coprirà 8.000 miglia in 50 giorni, partendo da Birmingham per raggiungere Pechino in Cina. Scopo della spedizione è raccogliere fondi per un milione di sterline a favore della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per  un progetto di sanificazione dell’acqua di urgente necessità in Uganda. Il viaggio attraverserà 13 Paesi: Regno Unito, Francia, Svizzera, Italia, Austria, Ungheria, Ucraina, Russia, Kazakistan, Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Cina, focalizzandosi sugli aspetti più interessanti del percorso, con immagini, video e articoli.

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