Le auto elettriche cinesi conquistano sempre più mercati mondiali: un monito per l'Europa?

Le auto elettriche cinesi conquistano sempre più mercati mondiali: un monito per l'Europa?
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“Lo sviluppo verde è una tendenza globale irreversibile"
26 ottobre 2025

Wang Chuanfu, fondatore e presidente di BYD, ha pronunciato queste parole durante la recente cerimonia di inaugurazione del maxi stabilimento di produzione di auto elettriche in Brasile, nello Stato di Bahia.

Si tratta del più grande stabilimento di veicoli elettrici al di fuori dell’Asia. Quello che Wang non ha detto esplicitamente è che la Cina è ormai il principale attore dello sviluppo green mondiale. L’esempio di BYD, che attraverso il complesso industriale di Camacari punta a guidare la transizione elettrica dell’America Latina verso una mobilità pulita, dimostra quanto la presenza industriale cinese stia crescendo rapidamente a livello globale.

Nel settore delle auto elettriche, il gigante asiatico sta conquistando fette sempre più ampie dei mercati internazionali. Nonostante i dazi statunitensi introdotti da Donald Trump, le case automobilistiche cinesi hanno aumentato la loro quota di vendite globali e oggi rappresentano oltre la metà degli EV venduti nel mondo. Ancora più significativo: la quota dei marchi cinesi all’interno del mercato dei veicoli elettrici in Thailandia, Brasile e Indonesia è ora più alta rispetto a quella detenuta in Cina stessa. Marchi come BYD, Geely e Chery stanno rapidamente dominando il panorama automobilistico globale.

L’espansione globale delle auto elettriche cinesi

Nel 2024 le vendite di auto elettriche e ibride in Cina hanno superato per la prima volta quelle dei veicoli con motore a combustione interna. I produttori cinesi hanno rappresentato il 75% delle vendite di EV nel primo trimestre del 2025. Nei mercati emergenti, la penetrazione dei marchi cinesi è ancora più evidente: in Thailandia rappresentano il 93% delle vendite di EV e in Indonesia il 78%.

Questa crescita è trainata sia dalle esportazioni sia dalla produzione locale. La nuova fabbrica di BYD in Brasile, per esempio, ha una capacità produttiva di 150.000 auto elettriche l’anno, che salirà a 300.000 in una seconda fase. Tra i modelli iniziali figurano il SUV ibrido plug-in Song Pro, la citycar elettrica Dolphin Mini e la berlina ibrida King.

L’ascesa di BYD nel mercato brasiliano è stata rapidissima: dal 2022 ha venduto oltre 170.000 veicoli elettrificati, dominando il segmento con una quota del 74,4% delle vendite totali di EV. Oggi BYD è il settimo produttore automobilistico in Brasile, superando marchi storici come Honda e conquistando oltre il 5,5% delle vendite totali di autovetture.

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Perché la Cina punta sui mercati esteri delle auto elettriche

Ci sono due motivi principali per cui i produttori cinesi di auto elettriche stanno puntando sui mercati esteri. Il primo: margini più alti. Fuori dalla Cina i profitti per veicolo sono più elevati, rendendo più attraenti gli investimenti esteri. Il secondo: guerra dei prezzi interna. La competizione aggressiva nel mercato domestico cinese degli EV sta comprimendo i margini, spingendo i produttori a diversificare geograficamente.

Per questo i player cinesi stanno aprendo stabilimenti e showroom all’estero per vendere veicoli elettrici dotati di sistemi intelligenti di infotainment e batterie ad alte prestazioni. L’obiettivo è chiaro: sottrarre quote di mercato a brand storici come Volkswagen e Toyota. Secondo la China Passenger Car Association, circa 50 produttori cinesi di EV hanno esportato 2,01 milioni di veicoli elettrici puri e ibridi plug-in nei primi otto mesi dell’anno, con un aumento del 51% su base annua.

I mercati emergenti trainano l’espansione delle auto elettriche cinesi (con vista Europa)

La penetrazione delle auto elettriche cinesi è particolarmente evidente nei mercati emergenti dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa. Questi Paesi offrono condizioni favorevoli per l’ingresso di nuovi marchi, grazie a costi più bassi e incentivi pubblici alla mobilità sostenibile. L’Europa, nonostante l’adozione di dazi per proteggere l’industria locale, non è immune a questa espansione.

Secondo Jato Dynamics, nella prima metà del 2025 le case automobilistiche cinesi detenevano una quota del 5,1% del mercato europeo delle auto elettriche — quasi il doppio rispetto all’anno precedente. La Cina è oggi il principale motore della rivoluzione elettrica globale. Attraverso investimenti strategici, produzione locale e una rete di distribuzione capillare, i produttori cinesi stanno consolidando la loro presenza nei mercati internazionali. L’esempio di BYD in Brasile è solo la punta dell’iceberg: la transizione verso la mobilità sostenibile è ormai guidata da Pechino. Nei prossimi anni, la leadership cinese nel settore delle auto elettriche continuerà a ridisegnare gli equilibri dell’industria automobilistica mondiale.

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