Marchionne: «Fiat 500 elettrica e stop ai Diesel dal 2021»

Marchionne: «Fiat 500 elettrica e stop ai Diesel dal 2021»
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Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
La Punto va in pensione e non sarà rimpiazzata. L'ad FCA assicura maggiori volumi per Panda e gamma “Green” elettrica, tra cui la nuova 500 elettrica anche in versione familiare Giardiniera a “emissioni zero”
  • Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
1 giugno 2018

«Investiremo 9 miliardi di dollari per l'elettrificazione dei nuovi prodotti»: ad annunciarlo, in occasione della presentazione del piano industriale 2018-2022 di FCA, è il CEO del gruppo, Sergio Marchionne. «Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dal petrolio, è una delle nostre priorità. Tutto il sistema deve lavorare insieme con il giusto realismo», ha affermato al Lingotto, dove a tenere banco è soprattutto la svolta elettrica di FCA.

Si tratta di una scelta obbligata in Europa, alla luce delle recenti normative più severe e degli orientamenti delle istituzioni, anche se per Marchionne «gli interlocutori politici, economici e industriali devono lavorare congiuntamente, cercando il miglior compromesso tra efficienza, livelli di consumo e costi».

Via dunque alle Alfa Romeo e Jeep ibride ed alle Maserati elettriche (ma prima verranno le plug-in) e colpo di spugna sui Diesel, destinati inesorabilmente secondo Marchionne a perdere quota. Secondo l'amministratore delegato di FCA «le nuove norme antinquinamento e gli alti costi delle tecnologie per il trattamento delle emissioni renderanno i motori Diesel meno attraenti e ben più costosi».

Marchionne si è spinto dunque a decretare la “morte” dei propulsori a gasolio, che rimarranno solo nella gamma dei veicoli commerciali di FCA: «Abbiamo in programma di eliminare progressivamente i Diesel dalla nostra gamma passeggeri a partire dal 2021», ha annunciato.

Ma che ne sarà di Fiat? Per il brand più generalista del Gruppo italoamericano le novità non sono tante come quelle annunciate per gli altri brand. Il piano prevede il ritorno della Fiat 500 elettrica, modello fortemente avversato dallo stesso Marchionne qualche anno fa, ma realizzato comunque negli USA per soddisfare le severissime normative californiane ai tempi dell'amministrazione Obama.

«Il nostro piano è quello di concentrare il brand Fiat su prodotti in grado di recuperare i costi dovuti all'introduzione delle tecnologie elettriche. Nel segmento A delle city car la Fiat 500 è la leader incontrastata in termini di prezzo e quote di mercato e insieme alla Panda detiene un terzo della quota di mercato europea del segmento», ha annunciato.

«La 500 rappresenta la base ideale per progettare un veicolo elettrico a batterie compatto. Oltre ad un restyling della vettura, rivoluzioneremo anche la customer experience per soddisfare le aspettative di quella clientela interessata alla 500 “Green”».

La futura famiglia 500 non comprenderà solo la Fiat 500 elettrica, ma anche la Fiat 500 Giardiniera elettrica, una nuova compatta che offrirà maggiore spazio per soddisfare le esigenze familiari, e le versioni ibride plug-in di 500X e 500L con pianali e tecnologie condivise con il marchio Jeep.

Dalla presentazione di Marchionne appare chiaro come gli scenari del futuro mercato imporranno una contrazione della gamma del brand Fiat. Sparirà infatti la Punto dopo 25 anni, il cui vuoto dovrà essere colmato dalla Panda che sarà prodotta in maggiori volumi e dalle nuove 500 “ecofriendly”. Per quanto riguarda l'occupazione in Italia ed Europa, Marchionne rassicura: «Stimiamo che dal 2022 manterremo e addirittura aumenteremo l'occupazione negli stabilimenti europei ed italiani, attraverso un mix più remunerativo di modelli premium e “Green”, eliminando i modelli di massa che non riescono a coprire i costi di adeguamento alle nuove normative con il prezzo di listino».

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