Marco Toro: «Qashqai best seller italiano»

Marco Toro: «Qashqai best seller italiano»
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
L’Ad di Nissan presenta la terza generazione del crossover che ha cambiato il mercato e svela i prossimi passi dell’azienda nipponica
  • Alfonso Rago
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9 marzo 2021

Nel destino di Qashqai è inciso il suo essere sempre protagonista: se nel 2007 il suo avvento segnò una svolta per l’intero mercato automobilistico, con la scoperta del segmento di crossover, la terza generazione porta in dote un’altra mission epocale… addio al diesel e decisa svolta verso l’elettrificazione.

Il “nuovo” Qashqai è stato presentato alla stampa nella sede di Nissan Italia, alle porte di Roma: ed anche se siamo solo a marzo, l’Ad del marchio giapponese, Marco Toro, precisa come «Questo per noi rappresenti l’evento dell’anno; nessun’altra vettura è riuscita a cambiare in modo così radicale il mondo dell’auto, innescando un processo che ha portato l’Italia a diventare non più il mercato delle piccole, quanto dei crossover».

Qashqai, ovvero il predestinato…

«Non è esagerato dire che ha cambiato la storia dell’auto e di Nissan - ci dice Toro - quando fu presentato nel 2007, il mercato italiano era basato sulle auto di segmento A e B ed oggi invece è composto per almeno il 40% dai veicoli a ruote alte. Da allora, in Europa ne sono state vendute oltre tre milioni, e ben 340.000 in Italia dove Qashqai è ancora di gran lunga il crossover più venduto».

Riassumiamo le caratteristiche che ne hanno decretato il successo…

«I nostri clienti scelgono Qashqai per le dimensioni compatte, il comfort, la sicurezza, la tecnologia e per il suo proporre contenuti ricchi e d’avanguardia con una giusta politica di prezzo. A contribuire al suo successo ci sono anche i valori residui elevatissimi e la notorietà di un modello che ormai tutti conoscono, diventato un punto di riferimento per i clienti e per i tanti concorrenti, che stimiamo siano stati almeno trenta arrivati sul mercato dal 2007 ad oggi».

Un po’ quindi come la Settimana Enigmistica, che vanta innumerevoli tentativi di imitazione: su cosa punta oggi Qashqai per rimanere leader?

«Qashqai è la prima Nissan con propulsori tutti elettrificati. Al lancio è proposto un 1,3 litri con sistema mild-hybrid a 12 Volt da 140 cv o 158 CV, quest’ultimo disponibile anche con il cambio automatico-sequenziale CVT e un nuovo sistema di trazione integrale, ben più reattivo nel distribuire la coppia alle ruote posteriori e ben cinque modalità di guida - standard, eco, sport, snow e off-road - invece delle tre presenti sulle versioni a trazione anteriore. Ma la vera innovazione arriverà all’inizio del prossimo anno, con la versione E-Power, il sistema ibrido in serie finora proposto solo in Giappone in cui l’unico motore di trazione è l’elettrico da 140 kW e l’energia è prodotta a bordo dal tre cilindri 1.5 turbo a benzina da 157 CV. Grazie anche al sistema e-Pedal, la sensazione di guida sarà quella di una vettura full electric, con grande accelerazione e consumi contenuti. Contiamo che l’E-Power possa “consolare“ gli orfani del diesel, proponendosi come un’alternativa concreta e senz’altro migliore».

Quando arriverà Qashqai sul mercato?

«La vettura è stata progettata in Inghilterra e viene costruita nello stabilimento di Sunderland: abbiamo previsto una versione di lancio, la Premiere Edition, a 33.870 euro con una dotazione particolarmente ricca e carrozzeria bitono, già ordinabile. L’offerta completa sarà articolata su cinque livelli di allestimento - Visia, Acenta, N-Connecta, Tekna e Tekna+ - oltre alla variante Business riservata alle flotte. Puntiamo a 13.000 vendite nel corso dell’anno e alle 30.000 nel 2022, quando arriverà la versione E-Power, per la quale ci sono ambiziosi obiettivi di vendita».

Parliamo dell’Alleanza con Renault e Mitsubishi: quando vedremo i primi risultati del piano di lavoro sinergico presentato la scorsa primavera? 

«Non è un segreto che in termini di sinergia come Alleanza resti ancora molto fare, soprattutto nello sviluppo di modelli realizzati su piattaforme condivise. Intanto abbiamo stabilito preciso compiti operativi, con l’affidamento a Nissan dello sviluppo delle tecnologie di guida autonoma mentre Renault lavora sulla connettività; a Nissan è affidato anche l’evoluzione dei motori elettrici, a Renault la gestione dell’architettura elettronica; e per i veicoli, in Francia svilupperanno city-car e modelli compatti, mentre i SUV ricadono sotto la nostra competenza. Poi, ovviamente, a partire da questo schema sono previsti scambi di tecnologia e trasferimenti di asset, in modo da fornire ad ogni brand dell’Alleanza gli strumenti per affrontare al meglio un mercato in fortissima evoluzione».

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