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La rivoluzione della mobilità elettrica nasconde un problema che nessuno vuole affrontare: cosa fare dei veicoli dismessi? Mentre le città si riempiono di monopattini e scooter elettrici, migliaia di questi mezzi finiscono prematuramente fuori servizio, con batterie ancora funzionanti e componentistica perfettamente recuperabile. La risposta arriva da Bari, e si chiama RE Battery.
Pikyrent, operatore pioniere della mobilità condivisa, ha creato qualcosa di inedito nel panorama italiano: un laboratorio industriale dedicato esclusivamente al ricondizionamento avanzato di veicoli elettrici leggeri. Non stiamo parlando di semplice manutenzione, ma di un processo strutturato che in 30 giorni trasforma uno scooter dismesso in un veicolo certificato, digitalizzato e pronto per altri anni di servizio.
I numeri del Re Battery Hub lasciano poco spazio ai dubbi: 1.200 batterie gestite in meno di un anno, oltre 600 scooter Govecs già reimmessi in flotta, e un obiettivo ambizioso: 1.500 veicoli rigenerati entro il 2026.
Il processo di rigenerazione va ben oltre la semplice sostituzione delle componenti usurate. Ogni veicolo viene sottoposto a testing su banco e prove dinamiche per validare le prestazioni della batteria, seguito da un retrofit digitale completo con integrazione di moduli IoT che includono GPS e diagnostica CAN-Bus remota.
Qui le cose si fanno davvero interessanti dal punto di vista tecnico. Il recupero del 95% dei materiali e la rigenerazione delle batterie agli ioni di litio permettono di evitare oltre 1.200 tonnellate di CO₂, l'equivalente di 80% in meno di emissioni rispetto alla produzione di veicoli nuovi. Non sono cifre astratte: ogni scooter rigenerato rappresenta un risparmio concreto in termini di estrazione di materie prime, energia industriale e processi produttivi inquinanti.
Il modello non è solo virtuoso dal punto di vista ambientale. Il ricondizionamento riduce i costi di acquisizione del 65%, rendendo la mobilità elettrica condivisa economicamente sostenibile anche per città medio-piccole che altrimenti non potrebbero permettersela. È la dimostrazione che sostenibilità ambientale ed economica possono camminare insieme, anzi, devono farlo per rendere il modello davvero scalabile.
Il progetto è già operativo a Bari, Milano e Torino, e può essere replicato ovunque ci sia disponibilità di veicoli dismessi da operatori di sharing internazionali.
Mentre l'Europa dibatte su incentivi e infrastrutture di ricarica, Pikyrent ha dimostrato che la vera sostenibilità parte da un concetto più semplice ma rivoluzionario: far durare di più ciò che già esiste. Con tecnologia, competenze industriali e visione strategica, l'azienda pugliese sta costruendo una filiera industriale nazionale per il riuso delle batterie, con un obiettivo chiaro: ridurre le emissioni di oltre 10.000 tonnellate di CO₂ nei prossimi anni e generare occupazione qualificata. La mobilità elettrica condivisa del futuro si misurerà in cicli di vita estesi, emissioni evitate e risorse recuperate. E questo futuro, in Italia, è già cominciato.
Citroen
Via Gattamelata, 41
Milano
(MI) - Italia
800 80 40 80
https://www.citroen.it/
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