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L'industria automobilistica europea sta vivendo una trasformazione epocale, e Schaeffler ha appena svelato la sua risposta più audace: migliaia di robot umanoidi che cammineranno fianco a fianco con i lavoratori umani nelle sue fabbriche entro il 2035. Non è fantascienza, è il nuovo corso strategico del colosso tedesco.
La partnership con Neura Robotics segna un punto di svolta tecnologico. Schaeffler fornirà attuatori dotati di ingranaggi planetari di ultima generazione, i veri "muscoli" di questi umanoidi. Con una coppia massima di 250 newton metri, questi componenti permetteranno ai robot di sollevare carichi pesanti e gestire compiti industriali complessi. Parliamo di articolazioni per spalle, gomiti, ginocchia e polsi che replicano e superano le capacità umane.
"Gli umanoidi diventeranno un'attività molto interessante per Schaeffler", ha dichiarato senza mezzi termini il CEO Klaus Rosenfeld. E le sue parole non sono vuote promesse: l'azienda prevede che fino al 10% delle vendite del gruppo nel 2035 proverrà da settori emergenti come la difesa, gli aeromobili elettrici a decollo verticale e, naturalmente, la robotica umanoide.
Ma c'è di più. La collaborazione non si limita alla fornitura di componenti hardware. Schaeffler e Neura Robotics stanno costruendo qualcosa di rivoluzionario: un ecosistema di apprendimento basato sull'AI alimentato da dati raccolti direttamente dall'ambiente di produzione.
I sistemi all'avanguardia genereranno dati di movimento e interazione in tempo reale, utilizzati per addestrare modelli di intelligenza artificiale sempre più sofisticati. Questi umanoidi potranno essere "educati" a svolgere compiti specifici e, aspetto cruciale, continuamente perfezionati e migliorati attraverso l'esperienza sul campo. È un circolo virtuoso di innovazione.
Questa mossa non arriva per caso. L'industria automobilistica europea naviga in acque agitate: dazi statunitensi, domanda in calo, concorrenza cinese sempre più agguerrita. Schaeffler sta rispondendo con una doppia strategia: efficienza interna attraverso l'automazione intelligente e nuove opportunità commerciali nella vendita di soluzioni robotiche.
Schaeffler non è sola in questa corsa verso il futuro. L'azienda aveva già investito in Agility Robotics lo scorso novembre, produttore del robot bipede Digit, e l'interesse per gli umanoidi sta letteralmente dilagando tra i colossi del settore. Mercedes-Benz sta sperimentando robot umanoidi di Apptronik focalizzati sulla logistica ripetitiva e sui controlli qualità, mentre BMW ha già avviato test concreti con umanoidi nel suo stabilimento di Spartanburg, nella Carolina del Sud. Anche Audi si è mossa sulla scacchiera, valutando attivamente l'impiego di questi lavoratori robotici nella sua joint venture FAW in Cina.
Siamo di fronte a un cambio di paradigma. Tra dieci anni, entrare in una fabbrica Schaeffler potrebbe significare vedere centinaia, forse migliaia, di umanoidi AI-powered che lavorano in sinergia con operatori umani, ottimizzando processi, sollevando carichi pesanti, eseguendo controlli di precisione.
La domanda non è più "se" questo accadrà, ma "quanto velocemente" questa rivoluzione robotica trasformerà l'intero settore manifatturiero globale. E Schaeffler, con questa partnership visionaria, ha appena premuto il pulsante di avvio rapido.
Il conto alla rovescia verso il 2035 è iniziato.