Porsche Cayenne restyling 2023: sotto stress in offroad il telaio semi-attivo

Anche un prodotto collaudato come la Porsche Cayenne ha bisogno di una serie di test elaborati per migliorarsi. Il restyling della terza generazione, approdata sul mercato nel 2017, alzerà ulteriormente l'asticella del modello, introducendo, tra le altre novità, un telaio semi-attivo frutto del lavoro degli ingegneri di Weissach e pensato per garantire performance di livello in fuoristrada, senza rinunciare al comfort sulle lunghe distanze. Non solo: il facelift dellla Cayenne presenterà anche un infotainment di ultima generazione, con funzioni di connettività avanzate. Si aggiungono, inoltre, anche dei fari HD-Matrix LED.

Tornando ai test, così tante novità richiedevano necessariamente dei collaudi, per perfezionare al meglio il fine tuning dei componenti. La Cayenne restyling è stata così sottoposta a un programma di prove talmente completo da essere alla pari con quello per un nuovo modello. Accanto alle simulazioni virtuali, per Porsche i test reali rivestono ancora una grande importanza. La tenuta operativa e la funzionalità dei componenti e dei sistemi viene testata non solo nelle condizioni normali di utilizzo del conducente medio, ma anche in situazioni proibitive. 

La Cayenne ha superato una prova di simulazione delle condizioni d'uso nella vita di tutti i giorni, coprendo una distanza di 200.000 km sulle autostrade, in città e in campagna nell'arco di pochi mesi. Quanto alle condizioni estreme, i prototipi sono stati messi alla prova negli ambienti più disparati, dal fuoristrada in Spagna alle dune del Marocco, passando per i ghiacci della Finlandia e l'asfalto del Nürburgring. Esperienze che - osserva Dirk Lersch, responsabile del team per i test della Cayenne - la maggior parte dei proprietari normali non vivrà mai. "Ma chiunque acquisti una Porsche - puntualizza - dovrebbe sapere che è in grado di affrontare prove estreme, a prescindere dalla superficie su cui è guidata".