Seat Motorsport Italia, Bernasconi: “Nel 2016 Ibiza e Leon grandi protagoniste in pista"

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Il Direttore di Seat Motorsport Italia, Tarcisio Bernasconi, ci parla del 2016 che attende la casa di Martorell sotto il profilo delle competizioni agonistiche. Confermate Ibiza e Leon Cup, ma si punta forte sul TCR.
16 marzo 2016

Seat, da anni, si sta costruendo – anche con successo – una vera anima agonistica grazie a competizioni di vario livello. Indimenticabili i successi nel WTCC con Muller ed il nostro Tarquini, ma più recentemente la casa di Martorell sta prendendo piede anche sui tracciati nostrani, grazie alla piccola di casa, la Ibiza. Per questa stagione, il costruttore del gruppo Volkswagen punta forte sul TCR, con la Leon, cercando conferme dopo un 2015 che l'ha vista trionfare nel CITE con Valentina Albanese.

Per conoscere da vicino i piani della casa spagnola, abbiamo intervistato Tarcisio Bernasconi, Direttore di Seat Motorsport Italia.

L'Ibiza Cup è un'interessante competizione, nel panorama azzurro. Sportellate, giri veloci e spettacolo sono all'ordine del giorno...

«L'Ibiza rifarà il trofeo con le medesime modalità della passata stagione. È un format, dobbiamo ammetterlo, molto fortunato e riuscito. Abbiamo gare divertenti grazie ad una macchina agilee potente – i cavalli a disposizione del pilota sono 200, grazie anche al propulsore biturbo – ed i partecipanti sono sempre numerosissimi. Nel 2016 abbiamo intenzione di inserire un plus ulteriore per quanto riguarda le regolazioni disponibili: si tratta degli ammortizzatori a tre vie, che costringeranno i partecipanti a cimentarsi con una componente più “seria” rispetto alla regolazione dell'assetto, della convergenza e dell'angolo di camber. E chissà che non venga a galla un talento da avviare al professionismo...»

Cosa si aspetta da una competizione nel complesso nuova come il TCR?

«Il TCR rappresenta la massima aspirazione per noi di Seat. Anche l'ACI CSAI ci crede, e per noi e senza dubbio un valore aggiunto. Speriamo si generi interesse attorno queste competizioni. Per questo campionato stiamo sviluppando una bella macchina. Già nel 2015 abbiamo fatto esordire – e si trattava per l'epoca di un0'anteprima di livello assoluto – il cambio sequenziale su un'auto di tale categoria. L'auto è affidabile, veloce ed ha costi accessibili.»

Lo spirito di Seat, lo sappiamo, è accompagnare il cliente – o, in questo caso, il corridore – sin dall'inizio delle sue velleità agonistiche. Dobbiamo aspettarci qualcosa di diverso, per il futuro?

«Assolutamente no. Il nostro cliente deve unicamente dotarsi di una Leon Cupra - che di serie raggiunge già i 290 CV ed è dotata di un differenziale autobloccante – e portarla da noi per essere preparata per la pista, tramite l'implementazione di sistemi di sicurezza quali rollbar ed estintori. Per quanto riguarda il trofeo riservato all'Ibiza, i costi sono ancora minori. Se si sceglie di dividere l'abitacolo tra due piloti, con 3.500 euro a week-end si può stare davvero motlo tempo in auto, sommando le due gare da 50', oltre alle qualifiche ed alle prove libvere. Tutto diventa a carico nostro...tranne il casco del pilota!»

 

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