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![Stellantis presenta il nuovo motore Hurricane 2.0 Turbo: presto anche per Alfa Romeo e Maserati? [VIDEO]](https://img.stcrm.it/images/47625852/HOR_WIDE/800x/all-new-hurricane-4-turbo-engine-packs-big-power.jpg) 
    Il gruppo Stellantis compie un passo importante nel rinnovamento della propria gamma termica con il debutto del nuovo motore Hurricane 2.0 Turbo, un quattro cilindri ad alte prestazioni che segna un’evoluzione profonda rispetto ai propulsori attuali. Il nuovo motore, presentato ufficialmente negli Stati Uniti, eroga 328 CV a 6.000 giri/min e 450 Nm di coppia tra i 3.000 e i 4.500 giri, valori che lo pongono ai vertici della categoria.
Secondo Stellantis, l’Hurricane 2.0 garantisce il 20% di potenza in più e il 10% di consumi in meno rispetto al precedente quattro cilindri, grazie a un insieme di soluzioni tecniche derivate dal motorsport. Il propulsore farà il suo debutto sulla Jeep Grand Cherokee, ma la Casa non esclude un futuro utilizzo anche in Europa, magari sotto i cofani delle prossime Alfa Romeo Giulia e Stelvio o della Maserati Grecale, opportunamente adattato alle più severe normative sulle emissioni.
Il cuore dell’efficienza dell’Hurricane è la tecnologia di combustione Turbulent Jet Ignition (TJI), un sistema impiegato nelle competizioni che utilizza una pre-camera di combustione per accendere la miscela principale attraverso getti di fiamma turbolenti. Questo processo assicura una combustione più rapida, completa ed efficiente, con minori emissioni e migliori prestazioni.
A supporto di questa architettura troviamo anche il ciclo Miller, che consente di chiudere anticipatamente le valvole di aspirazione e di sfruttare un rapporto di compressione elevato (12:1). Il risultato è una migliore efficienza termica senza il rischio di detonazioni, con la possibilità di utilizzare benzina a 87 ottani, più economica.
Il nuovo quattro cilindri impiega un turbocompressore a geometria variabile (VGT), che garantisce una spinta immediata anche ai bassi regimi, migliorando la risposta dell’acceleratore e la fluidità di marcia. L’aria compressa viene poi raffreddata da un intercooler liquido-aria, che aumenta la densità della carica e contribuisce a incrementare le prestazioni complessive.
Il motore Hurricane nasce da un blocco in alluminio pressofuso prodotto internamente da Stellantis. Le pareti dei cilindri sono state rinforzate del 24%, mentre i cuscinetti di banco e biella sono di dimensioni maggiori per garantire solidità anche alle alte sollecitazioni. Inoltre, per limitare rumori e vibrazioni (NVH), il propulsore adotta un albero di bilanciamento inferiore e uno smorzatore viscoso sull’albero motore.
La testata in alluminio integra quattro valvole per cilindro, con valvole di scarico riempite di sodio per migliorare la gestione del calore, e la camera TJI è inserita nel cuore della camera di combustione. La fasatura variabile dell’aspirazione è gestita elettronicamente per ottimizzare le partenze e la risposta ai bassi giri.
Un altro elemento distintivo è il rivestimento dei cilindri realizzato con tecnologia Plasma Transfer Wire Arc, un processo che deposita un sottile strato di acciaio fuso sulle pareti interne, riducendo l’attrito e migliorando il raffreddamento. Secondo Stellantis, questa soluzione offre una resistenza all’usura dieci volte superiore rispetto alle tradizionali canne in ghisa, contribuendo anche a migliorare l’efficienza globale del propulsore.
Infine, il gruppo ha confermato che l’Hurricane 2.0 è progettato per essere ibridizzato, anche in configurazione plug-in, il che lo rende un candidato ideale per una futura gamma di modelli globali.