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Toyota cambia passo e punta con decisione sul segmento ultra-lusso, una strategia pensata per rafforzare il brand e, allo stesso tempo, mitigare l’impatto dei nuovi dazi.
L'azienda ha svelato tre nuove auto sportive di altissima gamma: la GR GT attesa nel 2027, la GR GT3 da competizione e il Lexus LFA Concept, erede elettrico della celebre supercar del 2010. I modelli introducono il primo telaio interamente in alluminio prodotto da Toyota e un nuovo motore V8 sviluppato in casa, segnando una svolta tecnica e identitaria.
Per il chairman Akio Toyoda, questa è la risposta a un mercato sempre più omologato, dove solo i marchi con forte carattere riusciranno a distinguersi. Un piccolo tuffo nella storia: la linea di auto sportive di punta di Toyota iniziò nel 1967, l'anno successivo al lancio della prima Corolla destinata al mercato di massa, con l'introduzione della 2000GT, che vantava velocità e accelerazione di livello mondiale. La Lexus LFA del 2010 era invece una supercar con telaio in plastica rinforzata con fibra di carbonio, equipaggiata con un motore a 10 cilindri da 4,8 litri.
Con le nuove auto di lusso, Toyota punta a differenziarsi mentre il settore rischia di diventare una guerra di prezzo, soprattutto in Cina, dove EV e plug-in hybrid low cost stanno dominando la scena. Il posizionamento nella fascia ultra-premium - storicamente meno sensibile ai dazi - permette al marchio giapponese di proteggere margini e immagine.
Con la diffusione della tecnologia di guida autonoma, fattori come la guidabilità potrebbero perdere importanza. “Se non ci concentriamo sulle caratteristiche uniche dei nostri marchi, le automobili, in quanto prodotti industriali, diventeranno sempre più una commodity”, ha affermato Toyoda. Simon Humphries, responsabile del branding di Toyota, ha definito i nuovi modelli “l'apice delle auto sportive sia per Lexus che per GR”. Le auto competeranno con Porsche e Mercedes-Benz, le cui 911 e AMG, rispettivamente, possono costare dai 200.000 dollari in su.
Parallelamente alla strategia sulle sportive, Toyota ha trasformato la Century in un marchio indipendente dedicato alle auto di rappresentanza, con l'obiettivo di sfidare Rolls-Royce e Bentley. Nonostante le aspettative verso l'elettrico, il primo modello della nuova era avrà ancora un motore termico, forse un V8, confermando la volontà di Toyota di mantenere un ruolo centrale nelle motorizzazioni tradizionali.
La scelta si inserisce nella più ampia visione del gruppo: puntare su prodotti ultra-premium Made in Japan che, grazie al loro posizionamento, risentono meno dell'effetto dazi e contribuiscono a rafforzare la presenza globale del marchio. Toyota ha previsto una flessione del 35% del profitto netto per l'anno fiscale 2025-26, passando da circa 4,8 trilioni di yen a 3,1 trilioni di yen (circa 21,6 miliardi di dollari), citando tra i fattori principali proprio i dazi sulle auto e sui componenti importati negli Stati Uniti.
L'impatto stimato dei dazi di Trump sui profitti operativi per il periodo aprile-maggio 2025 è stato di circa 180 miliardi di yen, mentre stime più ampie indicano un effetto complessivo vicino a 1,4 trilioni di yen (circa 9,5 miliardi di dollari) includendo l'intero anno fiscale.