Vere novità, marchiate Lancia: 5 concept-car "torinesi" che pochi ricordano

Vere novità, marchiate Lancia: 5 concept-car "torinesi" che pochi ricordano
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Alcuni tra i modelli più particolari mai visti, con marchio Lancia, sperimentando senza avere necessariamente seguito in serie: migliorare Stratos e prima Delta è possibile?
23 aprile 2022

Sono anni che si parla di nuove auto del marchio Lancia, da vedere e apprezzare. La sostanza è che da troppo tempo non viene “lanciata nessuna Lancia” se si escludono i modelli figli di Chrysler che hanno avuto vita breve, lo scorso decennio. Nemmeno si sono viste concept-car ufficiali sviluppate “per Lancia” capaci di raccogliere consensi, recentemente, eppure la Casa torinese oggi pronta al rilancio con Stellantis ha in cantiere vetture molto interessanti e ricche, che vedremo debuttare ogni due anni.

Per rinverdire i fasti e, una volta tanto, non dedicare spazio a dei render virtuali non ufficiali, ecco una selezione di auto dal passato: cinque concept-car veramente Lancia che anticipavano quanto la Casa aveva intenzione di fare, nel concreto, o potenzialmente grazie agli studi di design.

PF200 (1952)

Nel 1952 e poi nel 1953 compare, in versione “show-car” ma soprattutto come modello reale e funzionante, la Lancia PF200 C.

Una inedita spider curata PininFarina che richiama le forme da aereo jet, come anche altri, specie negli USA, avevano osato fare in quegli anni. In questo caso la vettura è una Lancia, con base meccanica B52, della Aurelia.

La parte più vistosa è nella grande apertura frontale, mentre il motore è un 6 cilindri 2.0 litri con circa 90 CV. Attualmente, il suo valore è stimato in oltre 1 milione di euro.

Flavia SS (1967)

Datata 1967 e costruita in due esemplari, la Flavia SuperSport prototipo è firmata Zagato.

Un modello sportivo compatto, grintoso e con posteriore "fastback". Le linee sono diverse dalle altre Flavia, ma la meccanica e il motore restano, con il quattro cilindri boxer 1.8 o 2.0.

Sibilo (1978)

Lancia Sibilo è qualcosa di molto, molto particolare. Opera di Bertone, firmata Gandini, evolve quanto da poco nato con Lancia Stratos in visione a dir poco futurista e ovviamente mai divenuta modello di serie. Quasi cinematografica.

Sotto quelle forme ancor oggi quasi assurde, batte il sei cilindri Dino (Ferrari) che spinge una meccanica delle prime Stratos, estesa nelle misure. Particolarissima la vetratura, con elementi stuccati e poi verniciati, sfumature ed oblò apribili. In abitacolo, un primo volante multifunzione era il focus di un ambiente altrettanto “spaziale”.

HIT (1988)

A fine anni Ottanta si vede la Lancia HIT: High Italian Technology, un concept Pininfarina che sotto a forme modellate per andar bene, quasi, a una delle nuove BEV di oggi, usa meccanica Lancia Delta Integrale alleggerita.

Gli esterni fanno uso di vetroresina e carbonio, il telaio di carbonio e kevlar. Il 2.0 turbo Lancia, qui deve spingere molti meno Kg. di vettura, essendo la HIT una coupé 2+22 sotto la tonnellata

Fulvia Concept (2003)

Forse il più stimolante degli ultimi concept ufficiali Lancia visti, quello di Fulvia datato 2003.

Bella opera del centro stile Lancia, con responsabile Manzoni, l’auto moderna ancora oggi dopo 20 anni esprimeva un’ottima rivisitazione del passato Lancia, in chiave coupé compatta.

Linee pulite e peso contenuto, con un’impostazione parzialmente comune a quanto in gamma Fiat per Punto e Barchetta. Una 2 posti con motore 1.8 quattro cilindri da circa 140CV, semplice ma bella.

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