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"Grazie papà, è l’auto che ho sempre desiderato!” : così recita la pubblicità Simca che riproduciamo nel video, in cui il protagonista, superati gli esami universitari, otteneva come ambitissimo regalo dal genitore la 1000. Ed era vero, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 avere una Simca 1000 od una Fiat 850 Special rappresentava l’ambizione di molte famiglie.
In un’epoca ancora dominata dalle 500 e dalle 600, queste due berline significavano un deciso passo in avanti quanto a prestazioni e status sociale. Per questo, seppure con circa 55 anni di ritardo, abbiamo voluto metterle a confronto in una serrata sfida. Possiamo senza dubbio affermare che si tratta di due automobili molto ben riuscite, ancora piacevoli nonostante i tanti lustri.
Del resto, i motori erogavano potenze non indifferenti, rispettivamente 44 cv la Simca e addirittura 47 la Fiat, con un peso di soli 700 Kg. Il mitologico “Fiat 100” (lo stesso propulsore usato da 600, 127, Panda, Uno, A112 e altre) in particolare, grazie al carburatore doppio corpo, ha una impronta quasi sportiva, tanto da far rimpiangere l’assenza di una quinta marcia (peraltro impensabile su di una utilitaria dell’epoca).
Da parte sua, la Simca controbatte con le quattro portiere ed un confort (rumorosità a parte) migliore. Il dato che allora si guardava per primo su di una vettura, la velocità massima, è equivalente, 135 all’ora, con l’italiana un po' più brillante, specie nello spunto iniziale, mentre i consumi pendevano decisamente dalla parte transalpina.
La Simca è stata presentata nel 1961 ed è arrivata addirittura fino al 1978, mantenendo negli ultimi anni quote di vendita interessanti grazie ad un prezzo divenuto estremamente competitivo (mentre nel 1969 entrambe costavano circa 800.000 lire, 300.000 lire più della Fiat 500). Più breve la carriera della Fiat, che nasce nel 1968 (supportata da un grande battage pubblicitario, anche in collaborazione con “Topolino” che pubblica una lunghissima storia con Paperino e i nipotini che girano il mondo sulla 850) da una costola della 600, per poi cedere le armi nel 1971 alla 127 che, pur mantenendone sostanzialmente lo stesso motore, rivoluziona l’architettura passando al “tutto avanti”.
A vederle oggi suscitano entrambe grande tenerezza e, tutto sommato, rimpianti per un mondo meno tecnologico ma più semplice. Chi la spunterà dal nostro spietato confronto basato su estetica, interni, confort e guida? Per saperlo, bisogna guardare il video fino al termine, compreso di backstage!