Mazda MX-30 2020, la macchina elettrica con...il Wankel! [Video]

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Emiliano Perucca Orfei
Abbiamo guidato la nuova Mazda MX-30 nella sua variante prototipale. Una vettura che interpreta in chiave Mazda il mondo dell'auto elettrica con un pacco batteria più compatto (e leggero) rispetto agli altri per offrire una dinamica di guida migliore ma soprattutto un impatto in termini di emissione di CO2 più basso sin dal momento della produzione. Autonomia? 200 km che potranno essere estesi con l'arrivo della variante Range Extender che utilizzerà un motore a singolo rotore Wankel. Ecco la nostra prova su strada
17 dicembre 2019

Una cosa è certa: le automobili Mazda per molti anni continueranno a puntare molto su benzina e gasolio. Questo non vuol dire, però, che l'elettricità non possa entrare o non sia già entrata a far parte della gamma Mazda in molteplici modi: il sistema di recupero dell'energia con il supercondensatore i-eloop, ad esempio, è stato introdotto già da qualche anno per ridurre la richiesta dell'impianto elettrico e da qualche tempo si parlava di una vettura "plug in hybrid" con il range extender basato su un motore Wankel; quel giorno oggi è arrivato...anche se il concetto di ibrida è visto al contrario, ovvero la macchina è principalmente un'auto elettrica in cui il rotore Wankel (650 cc?) lavora per ricaricare le batterie ed estendere l'autonomia. A dire la verità, la benzina nella Mazda MX-30 arriverà solamente nel 2022 lasciando al solo motore elettrico il compito di portare Mazda in un nuovo segmento di mercato.

Un approccio "Mazdiano" alla questione, al solito curioso ma per nulla casuale, frutto di una interpretazione di concetti tecnici che da un lato guardano la praticità e dall'altro il ritorno di elementi parte del DNA Mazda come lo stesso motore rotativo o le porte ad "armadio" che erano tipiche dell'ultima auto a montare questo motore, la RX-8. Un insieme di tributi rideclinati nel contesto di una vettura concettualmente alla moda (un SUV compatto) in cui la dimensione ed il peso della batteria hanno giocato un ruolo fondamentale nella definizione del progetto. L'autonomia di soli 200 km, infatti, può sembrare ridotta (e lo è) ma quel valore è frutto di un pacco batterie che ha una dimensione ed un peso che in termini di emissione di CO2 sono il limite massimo per non superare le emissioni di una automobile tradizionale. Ecco perché l'auto elettrica secondo Mazda è fatta così ed ecco perché definiamo Mazdiano (zero ipocrisia) l'approccio a progettuale ma soprattutto concettuale a questa macchina.

Insomma un prodotto in cui il concetto va oltre la "banalità" del visibile, ovvero una carrozzeria comunque nei canoni della moda del momento in cui le linee del Kodo Design inventate da Maeda vengono declinate in una vettura da 440 cm sviluppata su un passo di 260 cm frutto della piattaforma Skyactiv rivista: la batteria, infatti, ha richiesto un irrigidimento della scocca del 40% ed un rinforzo generale di tutte gli elementi architetturali per venire incontro ad un peso di (almeno 1.800 kg) senza dimenticare guidabilità, comfort e naturalmente sicurezza.

105 kW di potenza massima, batteria ricaricabile in meno di mezz'ora con standard CCS e carica batteria da 6,6 kW integrato al corpo vettura per le ricariche con corrente alternata, la nuova MX-30 nasce per offrire prestazioni in linea con quelle di alcune competitor leggermente più compatte (Peugeot 2008, per esempio) ma anche spazio oltre alla soluzione delle porte posteriori a libro, che ha permesso di dare una linea più tagliente alla zona superiore della vettura mantenendo la praticità d'accesso ai sedili posteriori. Anche dentro si capisce immediatamente come in Giappone abbiano voluto esaltare i concetti di design, di praticità ma anche di rispetto dell'ambiente con soluzioni legate ai materiali molto originali: alcune finiture della plancia sono in sughero naturale mentre il rivestimento del pannello porta è composto di un tessuto plastico derivato dal riciclo delle bottiglie di plastica PET. Anche le stoffe sono di origine naturale e contribuiscono a porre l'accento sul punto focale attorno al quale è stato sviluppato questo modello, ovvero cercare di avere un impatto sull'ambiente minore rispetto a quello di un'auto tradizionale. Ovviamente per quanto possibile razionalmente.

Non abbiamo potuto guidare su strada la vera MX-30, quella arriverà nel corso del 2020, ma al volante del prototipo della CX-30 con la meccanica elettrica definitiva abbiamo scoperto una vettura molto piacevole, non certamente votata alle performance ma piuttosto alla ricerca di un feeling di guida naturale con tarature del recupero dell'energia e della fase di accelerazione decisamente "smooth". Morbida, lineare, la MX-30 prototipale si è dimostrata silenziosa e ben impostata di assetto, anche a fronte di un peso che è evidentemente superiore rispetto a quello della CX-30: come tutte le auto elettriche, rispetto ai modelli a benzina la differenza si sente in frenata e nei cambi di direzione ma l'effetto è decisamente mitigato dalla posizione del baricentro che per via della posizione della batteria è decisamente più basso rispetto a qualsiasi auto termica.

In conclusione

In listino a partire da 34.900 euro la nuova MX-30 non nasce certamente per essere venduta in milioni di pezzi anche se con il contributo di 6.000 euro nazionale (28.900) ed altri incentivi regionali cumulabili il prezzo finale può essere realmente molto interessante per tutti coloro i quali sono alla ricerca di una seconda auto "diversa" ma soprattutto in grado di essere in linea con le regole di alcuni comuni in ambito di circolazione nei centri storici senza rinunciare a nulla. Non abbiamo ancora potuto provarla, invece, con il range extender Wankel...ma visto il "ridotto" chilometraggio offerto dal pacco batteria - in realtà più che sufficiente per le esigenze quotidiane - la possibilità di poter estendere l'autonomia attraverso un motore a benzina così speciale potrà rendere più interessante questa vettura anche per chi soffre l'ansia da autonomia o ha reali esigenze di mobilità che talvolta vanno oltre l'autonomia elettrica assicurata dalla batteria.

Pro e contro

Pro

  • - Design originale - Range extender Wankel - Filosofia costruttiva "zero ipocrisia"

Contro

  • - Prestazioni: non sono "wow!" - Autonomia ridotta (filosofia costruttiva) - Il Wankel arriverà solo nel 2022
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