Subaru BRZ

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Emiliano Perucca Orfei
La nuova coupé delle Pleiadi, realizzata in collaborazione con Toyota, non stupisce per prestazione assoluta ma per il piacere di guidare che è in grado di assicurare. Costa 29.900 euro
12 giugno 2012

Cuore Subaru in un corpo Toyota, la nuova BRZ, dopo anni passati a mostrarsi come Concept Car da un Salone Internazionale all'altro, entra ufficialmente nel listino della Casa delle Pleiadi ad un prezzo di 29.900 euro.

 
Disponibile da settembre, anche se un ristretto lotto di "lancio" è già disponibile per soddisfare clienti e concessionarie, la nuova Coupé è la prima vettura a trazione posteriore della storia Subaru sviluppata partendo da alcuni dei punti chiave che hanno reso celebri le trazioni integrali Subaru nel mondo, in particolar il modo motore boxer ed il baricentro basso che tale architettura consente.
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La BRZ, come la Toyota GT-86, è una supercar in formato ridotto: è lunga 4,24 metri

Per chi arriva da una C

Dedicata ad un pubblico d'età compresa tra i 25 ed i 45 anni, il cliente della nuova BRZ - secondo gli studi Subaru - è prevalentemente maschio e proviene da vetture come Audi A3, Opel Astra, Volkswagen Golf e da una vettura come BRZ cerca design e performance: non è solamente una questione tecnica, insomma, se la BRZ vanta dimensioni da segmento C visti il passo di 2,750 mm, la lunghezza di 4,240 mm la larghezza di 1.775 mm l'altezza contenuta in soli 1.285 mm.
 
Anche il peso è contenuto - 1.230 kg - così come grande attenzione è stata dedicata al bilanciamento delle masse, che gravano per il 53% sull'asse anteriore e per il restante 47% su quello posteriore. Eccezionale il valore d'altezza del baricentro, posizionato a 460 mm da terra, ovvero all'altezza delle caviglie del guidatore.

Boxer=baricentro basso

Una ricerca del baricentro basso, quella che i tecnici Subaru/Toyota hanno ricercato nel progetto da cui è nata la Boxer Rear wheel-drive Zenith, a dir poco spasmodica e che ha spinto i tecnici Subaru ad una così massiccia rivisitazione del 2.0 FT20 (targato 2011) da coniare una nuova sigla di progetto specifica: FA20.
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Il quattro cilindri della BRZ, siglato FA20, deriva da un'unità già esistente ma è stato profondamente modificato
 
Caratterizzato da una proporzione tra corsa ed alesaggio paritaria (86x86 mm, motore quadro) - fattore atipico per la produzione automobilistica in cui i valori, a differenza delle moto, tendono a favorire la corsa - il quadricilindrico nipponico vanta una potenza massima di 200 CV a 7.000 giri/min ed una coppia di 205 Nm a 6.400 giri.
 
Omologata Euro 5 l'unità che spinge la BRZ (ma anche Toyota GT-86 e Scion FR-S) emette 148 g/km di CO2 assicurando prestazioni molto interessanti: 226 km/h il dato ufficiale riguardante la velocità massima mentre per il passaggio da 0 a 100 km/h Subaru dichiara un tempo di 7,6 secondi.

Iniezione diretta e non solo

Tra gli elementi che distinguono maggiormente il propulsore FA20 dall'FT20 si fanno notare il perno biella e l'albero motore modificati per "fare posto" alla diversa lunghezza della corsa ma anche la nuova iniezione diretta (di derivazione Toyota) dotata di doppio iniettore: una novità, quest'ultima, che ha portato in dono anche pistoni in linea con le necessità di questo genere di iniezione. Nel pacchetto di novità sono stati inseriti anche nuovi collettori di aspirazione, più bassi dei precedenti, ed una nuova coppa dell'olio: il posizionamento così basso del propulsore, infatti, ha costretto ad una riprogettazione di questo elemento per evitare contatti accidentali con l'asfalto...

Sospensioni anteriori McPherson e retrotreno di derivazione STI, in cui spiccano il differenziale autobloccante Torsen e la sospensione a doppio braccio oscillante, sono elementi perfettamente in linea con le esigenze di una vettura in cui la D di DNA è l'iniziale di Drift...

 
Bassa, anzi bassissima, la parte tecnica della BRZ è completata da una scocca in acciaio con aree a diversa rigidità, da un cambio manuale a sei marce di provenienza STI (volendo c'è anche automatico a convertitore), da sospensioni anteriori McPherson con schema "modificato" per occupare meno spazio in senso verticale e da un retrotreno di derivazione STI in cui spiccano il differenziale autobloccante Torsen e la sospensione a doppio braccio oscillante: elementi, quest'ultimi, perfettamente in linea con le esigenze di una vettura in cui la D di DNA è l'iniziale di Drift...

Dal vivo: com'è fuori

Per quanto concerne l'aspetto stilistico la Coupé delle Pleiadi evince un certo family feeling con i prodotti Subaru nella zona anteriore, in particolar modo nella forma esagonale della presa d'aria frontale. Allo stesso tempo anche le nervature dei parafanghi sono "importanti", come su altre Subaru, mentre dietro non vi sono particolari richiami al resto della produzione: a dominare la scena sono l'estrattore d'aria, gli enormi tubi di scarico ed il profilo alare proposto di serie. 
 
Da una coupé di razza ci si sarebbe forse aspettati un po' d'aggressività in più, ma è evidente che chi l'ha disegnata ha cercato uno stile in grado di mettere d'accordo clienti di brand diversi dislocati in diverse parti del mondo: per gli irriducibili, fortunatamente, c'è il blu mica a disposizione nella tavolozza colori.
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Gli interni della BRZ non nascondono qualche economia di scala con la produzione Toyota, in particolar modo Yaris

Dal vivo: com'è dentro

Internamente la BRZ è pensata per fare comodamente posto a due persone con la possibilità, visto lo sviluppo 2+2, di ospitare due bambini o due adulti in situazioni "di fortuna".  Lo sviluppo dell'arredamento è semplice ed affidato a materiali di buona qualità ma soprattutto ben fatto da un punto di vista costruttivo. Sotto questo punto di vista Subaru e Toyota non tradiscono mai le attese. 
 
Mancano, invece, alcuni gadget elettronici di ultima generazione - volendo a 2.000 euro c'è il sistema multimedia/navi - ma soprattutto c'è poca integrazione tra le varie funzionalità della vettura: nulla di grave, sia chiaro, ma gli amanti della tecnologia troveranno l'insieme un po' datato. Non ci è piaciuta nemmeno la stretta derivazione Toyota Yaris del piantone di sterzo, dei devioluce/tergi, del pulsante d'avviamento, del freno a mano e di numerosi dettagli di minore entità: economie di scala a favore del prezzo, tutto chiaro, ma per una vettura così speciale ci saremmo aspettati uno sforzo in più.
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La posizione di guida è eccezionale. I posti dietro, invece, sono "di fortuna"

A bordo: posizione di guida eccellente

In una sola parola perfetta. E' evidente che la Subaru BRZ, come la Toyota GT-86, è stata studiata per esaltare il piacere di guida e la posizione di guida è da sempre l'elemento principe per permettere al pilota di sentire in tempo reale le reazioni del corpo vettura. La seduta, avvolgente grazie a sedili sportivi ben conformati, è davvero a pochi centimetri dall'asfalto, la pedaliera è ben distanziata ed il volante, grazie anche alla regolazione in profondità, permette di adattare la "triangolazione" anche a piloti di taglia superiore: fino al metro e novanta si può affermare di stare anche comodi.
 
Lo spazio per il passeggero è ampio mentre i due strapuntini posteriori vanno pensati come un'estensione del vano bagagli - che di per sé vanta 243 litri - utile per riporre la borsa della palestra o la giacca. La visibilità, tenendo conto del genere di vettura in questione, è buona in ogni direzione.

Come si guida

Con una posizione di guida così "su misura" non ci si può che attendere una vettura in grado di regalare grandi emozioni. 200 CV, oggi come oggi, non sono certamente un valore di riferimento per una sportiva di razza di costruzione tradizionale ma sulla BRZ, grazie al baricentro basso e ad una distribuzione dei pesi praticamente paritaria, assicurano emozioni e sensazioni di guida che a bordo di un'autovettura di grande serie non si provavano più da tempo.

200 CV, oggi come oggi, non sono certamente un valore di riferimento per una sportiva di razza di costruzione tradizionale ma sulla BRZ, grazie al baricentro basso e ad una distribuzione dei pesi praticamente paritaria, assicurano emozioni e sensazioni di guida che a bordo di un'autovettura di grande serie non si provavano più da tempo

 
La BRZ è una vettura che "si sente", che fa capire perfettamente cosa corre sotto le ruote permettendo un dialogo diretto tra chi guida e la meccanica: velocissima nei cambi di direzione e fulminea negli ingressi in curva, la nuova Subaru sa essere anche precisa se ben guidata ed in grado di essere gestita attraverso due sterzi chirurgici (il secondo è quello posteriore...in cui il differenziale Torsen spicca per efficacia) quando ci si vuole divertire a guidare sporco: nonostante la poca potenza disponibile a regimi inferiori ai 4.000 giri, infatti, una volta disattivati i controlli di trazione e di stabilità viene quasi istintivo adottare uno stile di guida più sporco, in grado di far lavorare il posteriore come si faceva un tempo. Ma con una differenza: rispetto alle trazioni posteriori degli anni '70 ed '80 le reazioni della BRZ sono più "telefonate", gestibili ma soprattutto in grado di far divertire già a velocità molto contenute.
 
La BRZ è dunque un'auto pensata per esaltare il piacere di guida pur senza mettere in campo potenze devastanti: tutt'altro. Grazie al già citato equilibrio generale ed alla bontà di sospensioni, differenziale, telaio e sterzo, non c'è bisogno di potenze da supercar per far fare alla BRZ tutto quello che ogni appassionato di guida vorrebbe che la propria auto facesse.
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Sono numerosi i dettagli "curati" nel look della BRZ: tra questi lo sfiato dell'aria e gli scarichi da 110 mm di diametro

Motore: spinge sopra i 4.000

Ecco perchè in Subaru (come in Toyota) affermano seccamente che la BRZ Turbo (per il momento) non arriverà: l'erogazione dell'FA20, estremamente progressiva sino ad arrivare ad essere moderatamente pungente una volta superati i 4.000 giri, è talmente equilibrata nei confronti delle restanti aree della vettura - in cui sono comprese anche le gomme "ristrette" Michelin 215/45R17 - che l'iniezione di cavalli porterebbe quasi certamente ad un innalzamento delle prestazioni ma ad una diminuzione del piacere di guida.
 
Piacere di guida reso unico anche da elementi come il cambio, dalla corsa corta e dagli innesti secchi, e da elementi particolarmente racing come la spia di cambiata programmabile, che segnala al pilota attraverso alcuni "flash" quando è giunto il momento perfetto per la cambiata. 
 
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La strumentazione ingloba al proprio interno anche un led che indica il raggiungimento del punto perfetto di cambiata

Anche in termini di sound la nuova BRZ non tradisce la tradizione Subaru anche se il corposo borbottio del quattro cilindri STI turbocompresso è ancora lontano dall'essere eguagliato: il sound è comunque piacevole, diverso dai soliti quattro in linea, ed in grado di modificarsi radicalmente nell'intensità a seconda che ci si trovi sopra o sotto i 4.000 giri. viaggiare in autostrada, insomma, non sarà certamente un problema: in sesta marcia, a 130 km/h, si viaggia a 3.500 giri senza vibrazioni o rombosità fastidiose.

In conclusione

La BRZ è dunque uno degli oggetti più sportivi e divertenti arrivati negli ultimi anni sul mercato dell'automobile europeo. Il prezzo - 29.900 euro - è ben relazionato alle caratteristiche del veicolo soprattutto perchè la BRZ può essere utilizzata, finché non si ha famiglia, come prima ed unica auto.

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Via Montefeltro, 6/A
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840 078 078
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  • Prezzo 49.500 €
  • Numero posti 4
  • Lunghezza 426 cm
  • Larghezza 178 cm
  • Altezza 130 cm
  • Bagagliaio 243 dm3
  • Peso 1.289 Kg
  • Segmento Coupé
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