32° Rally Ciocchetto. Auguri e Prove Speciali

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Sabato 16 e Domenica 17. Tradizione Rally, atmosfera, incanto. Il Ciocchetto è quel modo leggero di vestire di Natale, di amicizia e di auguri un week end di passione. È così da sempre, lo sapete, ecco perché si sale al Ciocco
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
14 dicembre 2023

Il Ciocco, 12 Dicembre. È la 32ma edizione. Tante, vero? Eppure il Rally Ciocchetto è nato per gioco, con uno spirito leggero e per creare un’occasione sovrapponibile al Natale. È diventato una tradizione, quasi irrinunciabile, che gli appassionati non vogliono più perdersi. Un modo perfettamente in sintonia con una certa passione che spinge a salire al Ciocco anche se si è presi dalle mille urgenze che si scatenano con le feste. Bene tutto, ma quel week end non ci sono. Ho appuntamento con gli amici per gli auguri di Natale più pertinenti che si conoscano. Per questo si torna sulla Montagna e ci si gode il “piccolo” Rally, nel frattempo diventato grande.

Quest’anno mancheranno le “Storiche”. Niente “Classiche”, il senato che delibera sul futuro regolamentare della disciplina non vuole più quel genere di ”promiscuità” che pure aveva il suo fascino (e i suoi vantaggi). Pazienza, non è il caso né il momento dell’anno per incavolarsi. In compenso la strisciata dei 100 numeri di partecipazione è avvincente. C’è innanzitutto il “Detentore”, Paolo Andreucci anche questa volta con Maurizio Bimbi e ancora con una Citroen C3. Che Paolo sia un “detentore” non è una novità, gli capita quasi tutti gli anni da una ventina a questa parte. Lo è che trovi il tempo per onorare i suoi amici. Così Valerio Barsella, che da queste e altri parti è l’autorità indiscussa in materia e in fatti di organizzazione, fa un piacere agli amici e agli appassionati. E al suo Rally, naturalmente, che è di colpo su un livello superiore. L’anno scorso Andreucci fu al centro dello spettacolo, come sempre ma forse un soffio più del solito. Un problema di illuminazione, fari spenti, una Speciale al buio da brividi, cede il comando. C’è ancora spazio per il recupero, forse poco, ma non è il caso di starlo a misurare sulle unità del pessimismo. E così il Rally Ciocchetto – Memorial Perissinot 2022 fa il salto e diventa un thriller. Il povero Perico, bravissimo in genere ma soprattutto su queste strade, finisce per subire l’atmosfera e si fa ingoiare dalla pressione. Sbaglia, Paolino lo passa e va a vincere. Delirio sulle strade del Ciocco, è naturale. È così, metti Andreucci in macchina e lo show della bravura è assicurato.

Però succede anche che su quelle “stradine” del salotto del Ciocco, il Ciocchetto si potrebbe chiamare così perché sta tutto lì dentro, arriva sempre una masnada di gran manici, e magari “pratici del territorio”, di sicuro in grado di alzare, anche di molto, la posta. Quindi, al Ciocchetto, non è mai vita facile, e lo spettacolo ci guadagna. Facciamo qualche nome? Facile. Gianandrea Pisani, vi ricorda niente a proposito di freschi Campioni? E Gabriele Ciaravella? O quel Michelini che arriva qui come se fosse il suo Rally della vita? E Andrea Volpi, Matteo Fontana, Francesco Martinelli? Io dico anche Max Settembrini e Stefano Martinelli, o tutta la famiglia Marcucci, Andrea, Luigi, Francesco, dico Granai… che c’entra Lorenzo? Sì, Lorenzo questa volta sale al Ciocco per guidare, le mani strette sul volante. Beh, vogliate avere la decenza di scorrere la lista, partite dal sito web o da Sportity (ve lo sussurro, password ICIO23), studiate il programma e scandite a memoria le 16 speciali per 85 chilometri (sì, tutti lì dentro) del week end. Fate due conti e ci verdiamo all’ingresso del Ciocco.

© Immagini – OSE – Il Ciocchetto - AmicoRally

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