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Ferrari ha finalmente svelato la roadmap per il lancio della sua prima auto completamente elettrica, confermando che il debutto avverrà attraverso un processo articolato in tre fasi. L’annuncio è arrivato il 6 maggio direttamente dall’amministratore delegato Benedetto Vigna, durante la presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre 2025.
Il primo passo sarà l’anteprima del “cuore tecnologico” del modello, che verrà mostrato il prossimo 9 ottobre in occasione del Capital Markets Day dell’azienda. La world premiere completa è invece prevista per la primavera del 2026, con l’avvio delle vendite fissato per ottobre 2026.
Si tratta della prima volta in cui Ferrari condivide ufficialmente una tempistica dettagliata sul debutto della sua prima BEV (Battery Electric Vehicle), anche se già a febbraio Vigna aveva accennato che il Capital Markets Day avrebbe ospitato un'importante presentazione del progetto. Tuttavia, non mancano le perplessità: secondo un analista rimasto anonimo, la scelta di non mostrare l’auto completa già a ottobre potrebbe essere letta come un segnale di ritardo rispetto alle aspettative iniziali.
Nonostante l’ingresso nel mondo dell’elettrico, Ferrari non intende abbandonare le motorizzazioni tradizionali. L’azienda ha confermato che continuerà a proporre modelli a benzina, ibridi ed elettrici, in un’offerta articolata per soddisfare un pubblico globale con esigenze e gusti differenti. Nel 2024, i modelli ibridi hanno rappresentato il 51% delle vendite, confermando l’importanza di questa tecnologia nella transizione del marchio verso la mobilità a zero emissioni.
Ferrari ha chiuso il primo trimestre con risultati finanziari molto positivi: utile operativo in crescita del 15% a 693 milioni di euro, con ricavi saliti del 13% a 1,79 miliardi. L’aumento è stato trainato principalmente da una maggiore domanda in Europa e nelle Americhe, da modelli ad alto valore come la SF90XX, la 12Cilindri e la 499P Modificata, nonché da un maggior numero di richieste di personalizzazioni.
Nonostante i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti sulle auto importate, che potrebbero ridurre i margini di profitto del 2025 di circa 50 punti base, Ferrari ha confermato le sue previsioni per l’intero anno, puntando a un EBITDA di almeno 2,68 miliardi di euro e a un margine EBITDA superiore al 38,3%.
Un segnale di grande fiducia che ha colpito positivamente gli analisti, soprattutto in un contesto in cui altri grandi gruppi automobilistici — tra cui Mercedes, Ford e Stellantis — hanno sospeso la propria guidance annuale.
Le consegne globali nel trimestre sono aumentate dell’1%, toccando quota 3.593 vetture. Ma le performance in Cina continuano a preoccupare: Ferrari ha registrato un calo del 25% nelle vendite nella regione, in linea con il -21% del trimestre precedente. Il rallentamento è legato alla domanda sempre più debole per le auto di lusso occidentali, ma il marchio di Maranello ha da tempo adottato una strategia prudente: le vendite in Cina sono limitate al 10% del totale, proprio per proteggere i margini dalla pressione dei dazi locali.