Formula E: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nona stagione

Formula E: ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nona stagione
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Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla nona stagione della Formula E, al via questo fine settimana in Messico
13 gennaio 2023

La Formula E sta per tornare: la nona stagione della categoria 100% elettrica comincerà questo fine settimana a Città del Messico. Sarà il primo atto di un mondiale che porta una ventata di novità in una serie che, alla fine del suo primo decennio, è pronta ad entrare nella sua maturità. Ma cosa cambia in FE nel 2023? Scopriamolo subito.

Arriva la Gen3

La nona stagione della Formula E vede l’introduzione delle monoposto di terza generazione. Dotate di un design che, stando a chi l’ha concepito, dovrebbe ricordare un jet e che ha suscitato reazioni contrastanti nel pubblico, le Gen 3 introducono diverse novità tecniche. Al posteriore trova posto un motore elettrico da 350 kW, la cui architettura è sviluppata indipendentemente da ogni costruttore. All’anteriore, invece, debutta una MGU standard per ogni team da 250 kW. L’assenza di freni idraulici al posteriore richiede un adattamento dello stile di guida, così come la maggiore potenza delle monoposto. Proprio sul fronte dei freni, alcuni incidenti preoccupanti nei test hanno indotto i team a richiedere l'introduzione di un sistema secondario per ragioni di sicurezza.

Un altro elemento di grande cambiamento della Gen3, monoposto costituita in parte con materiale riciclato e ulteriormente riciclabile, è rappresentato dalle gomme. Il nuovo fornitore, Hankook, subentrato a Michelin, ha portato in pista una mescola – in FE viene usato un singolo compound, all-weather – molto dura e decisamente resistente al degrado. Pneumatici con cui – ci ha spiegato Vandoorne ai test di Valencia – si potrebbe girare per una mattina intera senza che accusino un decadimento significativo. Diventa però molto difficile portarli nella corretta finestra di utilizzo. Chi riuscirà nellì’impresa avrà un vantaggio competitivo, almeno all’inizio del campionato. 

Più piccole – il passo, da 3,10 metri, scende sotto i 3 m – e più leggere – 60 kg in meno rispetto alla Gen2 – le monoposto della terza generazione sono pensate per sfrecciare sui circuiti cittadini che caratterizzano la Formula E sin dai suoi albori. La Gen3 introduce anche la possibilità di effettuare dei pit stop, ricaricando 4 kWh in 30 secondi grazie a un sistema da 600 kW. Un’energia che sarà utilizzata come spinta extra per i sorpassi, prendendo il nome di Attack Charge. Inizialmente prevista per il 2023, l’introduzione è però stata rimandata.

Le novità del regolamento sportivo

Dopo anni di onorato servizio, il Fanboost va in pensione. La potenza extra di cui potevano beneficiare i tre piloti che ottenevano il maggior numero di voti dal pubblico è stata eliminata dal regolamento sportivo della nona stagione. Se questa novità ha raccolto il favore di buona parte degli addetti ai lavori, non fa impazzire i team una scelta che vuole seguire la falsariga della F1. In due sessioni di prove libere durante l'anno, le scuderie dovranno schierare un giovane pilota al posto di un titolare. Una decisione, questa, che potrebbe mettere in difficoltà chi lascia il proprio sedile, vista l’intensità del programma, condensato in un giorno, e il poco tempo per provare la monoposto. La gara, infine, avrà una durata in giri e non a tempo, a differenza dello scorso mondiale. 

Nuove facce nel paddock

La stagione nove della Formula E vede alcune new entry. Cupra, marchio che ha sposato la causa dell’elettrificazione e che nasce con un DNA sportivo, ha unito le forze con ABT, ex partner di Audi che ha deciso di rientrare nella categoria 100% elettrica dopo una stagione di assenza. Arriva pure McLaren, che ha rilevato la struttura della Mercedes, uscita dalla Formula E al termine dello scorso campionato. C’è anche Maserati, la cui monoposto – dotata, peraltro, di una delle livree più accattivanti dello schieramento – è equipaggiata con lo stesso powertrain della DS, grazie alle sinergie interne a Stellantis. La casa francese, peraltro, ha iniziato un’interessante collaborazione con Penske, oltre a essersi assicurata i servigi di Stoffel Vandoorne, il campione del mondo in carica. 

Gare inedite

Il calendario della nona stagione della Formula E vede alcune novità. La prima new entry è la gara a Hyderabad, in India, l’11 febbraio, a cui si aggiungono Città del Capo, in Sudafrica, il 25 febbraio; San Paolo, in Brasile, il 25 marzo; e Portland, negli USA, il 24 giugno. A Roma si correrà in un'insolita collocazione di metà luglio, con un doppio appuntamento in agenda il 15 e 16 luglio. 

Dove si può vedere la Formula E?

La Formula E viene trasmessa in chiaro da Mediaset e in pay-per-view da Sky. Il primo ePrix dell’anno, in Messico, andrà in onda sul canale 20 a partire dalle 20.45 di sabato 14 gennaio. 

Ma la Formula E merita di essere vista?

Passa il tempo, ma la Formula E continua a destare un certo scetticismo, soprattutto da parte di chi vede il passaggio all’elettrico come una forzatura imposta dall’alto. Chi mal digerisce l’auto green nella vita di tutti i giorni la rifugge con maggior vigore nel motorsport, una passione che spesso fa il paio con la fascinazione per il sound dei motori endotermici. A nostro avviso, però, vale la pena dare una chance alla FE. I tempi del cambio macchina sono ormai ben lontani, e le nuove monoposto rappresentano una sfida interessante anche in termini di dinamica di guida. A proposito di piloti, molto spesso si percepisce la Formula E come una categoria di rifiutati dalla F1. Ma la verità è che molti talenti sulla griglia non sarebbero fuori posto nel Circus. Lo dimostra il caso di Nyck De Vries, passato dal titolo mondiale in FE a un sedile in Alpha Tauri per il 2023. In questo momento di pausa della F1, vi consigliamo di dare un’occhiata. Potreste ricredervi. 

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