Maserati elettrica, sbarco a Mirafiori, due auto in una

Maserati elettrica, sbarco a Mirafiori, due auto in una
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In arrivo la Maserati berlina che sostituirà Ghibli e Quattroporte
12 ottobre 2023

Lo scorso lunedì pomeriggio, per garantire un futuro al polo produttivo di Mirafiori, i sindacati hanno incontrato i responsabili delle principali aree interessate alla discussione. 

La produzione delle trasmissioni per i veicoli elettrici (le eDCT realizzate con Punch Powertrain), partirà da febbraio 2024 e ci lavoreranno 500 operai e 50 impiegati. Infatti, in questi mesi si allestiranno le linee produttive e, nel frattempo, a Mirafiori si continuerà a produrre i ricambi per i motori tradizionali

Tra le novità dichiarate da Stellantis, c’è anche l’arrivo della futura berlina Maserati sostitutiva di Ghibli e Quattroporte e il mantenimento dei modelli Gran Coupé e Gran Cabrio, oltre alla 500 elettrica. Inoltre, a metà novembre partirà l’hub del riciclo, dove lavoreranno circa 200 dipendenti a dicembre 2023 per arrivare a 500 nell’agosto del 2025. 

Nella storica area industriale torinese, infine, nascerà anche il Green Campus dove verranno ospitati 10mila lavoratori, oggi distribuiti tra Orbassano e la stessa Mirafiori.  

 

I commenti dei sindacati:

Luigi Paone, segretario generale della Uilm di Torino:

"Il piano industriale di Stellantis per Torino acquista finalmente forma e assicura un futuro di lungo termine sia agli impianti produttivi sia ai centri ricerca"

Edi Lazzi, segretario generale della Fiom-Cgil:

"[...]di Torino Quello descritto rimane un contorno. Continueremo a chiedere nuovi modelli che peraltro devono essere accompagnati da assunzioni di giovani visto che c’è il rischio che lo stabilimento si spenga per tutti i pensionamenti che ci saranno"

Rocco Cutrì, segretario generale della Fi-Cisl:

"Rischioso poggiare le sorti del polo produttivo sui modelli attualmente assegnati. Servono numeri tali da giustificare uomini, mezzi e strutture"

Fabrizio Amante dell’Aqcf-R: 

"Il quadro garantisce una continuità lavorativa ad ogni realtà oggi presente sull’area di Mirafiori, almeno per i prossimi anni."

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