Wallbox per la ricarica: fallimento totale, ma chi lo gestisce?

Wallbox per la ricarica: fallimento totale, ma chi lo gestisce?
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Solo 6 milioni di euro su 80 milioni sono stati utilizzati per l’acquisto delle wallbox
19 dicembre 2023

Il bando per le wallbox di ricarica da 80 milioni di euro è stato un flop e i numeri parlano chiaro: solo 6 milioni sono stati utilizzati, di cui 1,6 milioni sono andati a Invitalia per gestire la misura (agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia). 

Il 4 agosto 2022 è stato approvato il decreto del presidente della Repubblica e, due mesi dopo, la norma viene pubblicata. Infatti, il contributo è pari all’80% per massimo 1.500 euro e, oltre all’acquisto, viene anche finanziata la messa in opera della wallbox. 

Tuttavia, per il decreto si dovrà attendere fino al 14 marzo 2023, quando è stato pubblicato dallo stesso Direttore Generale per la Politica industriale:  “sono state definite le disposizioni procedurali per la concessione…” 

Ad ottobre 2023, sono finalmente arrivate delle notizie certe, quando sono stati attivati due bandi per l’anno 2022 e 2023. Infatti, lo scorso anno, erano stati messi a disposizione 40 milioni di euro per coloro che avevano acquistato e installato la wallbox negli ultimi due mesi del 2022

Nel 2023, la domanda si poteva presentare solo fino al 30 novembre e, considerando che per ricevere delle informazioni dettagliate ( tra l’altro anche sbagliate, segnalate da Vaielettrico) si è dovuto aspettare il mese di ottobre, la gestione del bonus colonnine è stato un grandissimo flop

I numeri, inoltre, parlano chiaro: nel 2022 sono state approvate 561 domande (presentate 576). Quest’anno, invece, ne sono state approvate 4.992 (presentate 5.095) per i privati e meno di 15 per i condomini.

La gestione del bonus è stata fatta sicuramente male, ma restano ancora tanti dubbi sui vari bonus che sono stati erogati per la mobilità elettrica. Dei soldi che sono stati stanziati per il bonus colonnine (2022 e 2023) ne rimangono ancora circa 100 milioni non utilizzati e, per quanto riguarda i soldi non ancora utilizzati per le vetture a basse emissioni, sono più di 200 milioni di euro (considerando i fondi rimanenti del 2022 e 2023, sia per la fascia 0-20 g/km che 20-60 g/km). 

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