F1 e MotoGP a Spielberg: come la ghiaia risolve il problema dei track limits e la sicurezza al GP d'Austria

F1 e MotoGP a Spielberg: come la ghiaia risolve il problema dei track limits e la sicurezza al GP d'Austria
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Al Gran Premio d’Austria 2025, il Red Bull Ring ha introdotto nuove soluzioni per i track limits con la ghiaia che consente maggiore sicurezza e gare più pulite per Formula 1 e MotoGP: parlano Diego Ioverno (direttore sportivo Ferrari) e Massimo Rivola (CEO Aprilia Racing)
25 giugno 2025

La Formula 1 si prepara a tornare in pista per il decimo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Austria 2025. Ad accogliere il Circus sarà il Red Bull Ring, circuito che negli anni ha spesso riproposto il problema dei track limits. Sembra però essere stata trovata una soluzione capace di garantire gare più pulite per le monoposto e maggiore sicurezza per i piloti della MotoGP, che fanno tappa a Spielberg.

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Ogni volta che la Formula 1 torna al Red Bull Ring, torna puntualmente anche il tema dei limiti di pista, che in passato hanno spesso influenzato l’esito delle qualifiche e l’ordine d’arrivo in gara. “Spielberg offre spesso gare combattute fino all’ultimo giro, grazie alla facilità di sorpasso e all’ampiezza delle vie di fuga, che spingono i piloti a osare di più. Proprio questa caratteristica ha causato problemi legati ai track limits”, ha dichiarato Diego Ioverno, Sporting Director della Ferrari.

Ioverno ha ricordato che, secondo il regolamento sportivo internazionale, una parte del battistrada deve restare sempre a contatto con la pista per evitare sanzioni. “In qualifica viene cancellato il tempo, in gara sono tollerate tre infrazioni prima della penalità di cinque secondi. Negli ultimi anni la Federazione ha applicato la regola in modo rigoroso, aumentando notevolmente il numero di infrazioni”, ha spiegato il dirigente della Rossa. “I deterrenti fisici sono la soluzione più efficace: per anni si sono usati cordoli alti arancioni, che però potevano danneggiare o far decollare le vetture”.

Red Bull Ring senza ghiaia
Red Bull Ring senza ghiaia

Questi stessi cordoli, tuttavia, si sono rivelati pericolosi per l’altra categoria che corre al Red Bull Ring: la MotoGP. “Il suo è stato un errore e, sfortunatamente, i cordoli in Qatar sono pensati per le vetture, non per le MotoGP. Altrimenti sarebbe stato un semplice incidente. Ma così non è stato, perché sappiamo quanto il rischio sia elevato in MotoGP, soprattutto nei sorpassi”, aveva dichiarato tempo fa Massimo Rivola, riferendosi all’incidente che ha coinvolto Jorge Martin a Losail, altra pista condivisa da Formula 1 e Motomondiale.

“Onestamente, penso che quando corriamo su tracciati usati anche dalla Formula 1, sia difficile pretendere modifiche. Non possiamo chiedere di cambiare i cordoli ogni volta. Mi ricordo che quando ero nel Circus con Charlie Whiting litigavamo spesso. Per me, l’asfalto oltre i cordoli andava contro la sicurezza. Se ci fosse ghiaia o prato, i piloti non affronterebbero le curve come fanno ora, perché sarebbero costretti a comportarsi in modo più naturale, secondo istinto. Dobbiamo accettare che quando la MotoGP condivide le piste con la F1, è quest’ultima ad avere la priorità”, ha proseguito il CEO di Aprilia Racing.

Red Bull Ring con ghiaia
Red Bull Ring con ghiaia

Oggi, la richiesta di sostituire i cordoli con la ghiaia è stata finalmente accolta. “Si ricorre più spesso alle gravel trap, aree di ghiaia che rallentano notevolmente la vettura. Nonostante ciò, Spielberg resta uno dei circuiti dove più frequentemente si incappa in penalità per track limits”, ha aggiunto Ioverno. La ghiaia rappresenta un deterrente più efficace per i piloti di Formula 1: finire nella sabbia significa rischiare di restare bloccati o di danneggiare seriamente la monoposto. Ma anche per i piloti della MotoGP visto che garantisce una maggiore sicurezza che eviterebbe gravi incidenti come quello di Martin, travolto dalla Ducati di Fabio Di Giannantonio.

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