F1. Fred Vasseur frustrato dopo la gara della Ferrari a Singapore: “Non abbiamo massimizzato il nostro potenziale"

F1. Fred Vasseur frustrato dopo la gara della Ferrari a Singapore: “Non abbiamo massimizzato il nostro potenziale"
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Secondo Fred Vasseur, la Ferrari nel Gran Premio di Singapore 2025 di Formula 1 non ha sfruttato al massimo il suo potenziale
5 ottobre 2025

È frustrante che negli ultimi due weekend, a Baku e poi a Singapore, non siamo riusciti a estrarre il massimo potenziale dalla macchina. Lo è per tutti noi, piloti compresi. Non stiamo spingendo, ed è dura vedere che tutti gli sforzi che compiamo per fare bene non sortiscono l’effetto sperato”. È un Fred Vasseur deluso quello che si è presentato ai microfoni della stampa presente in pista dopo il Gran Premio di Singapore 2025 di Formula 1, concluso da Charles Leclerc e Lewis Hamilton in sesta e ottava posizione, rispettivamente.

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A pesare moltissimo nell’economia della corsa della Ferrari ha pensato il surriscaldamento dell’impianto frenante della SF-25, che ha costretto i due piloti a dosare il ritmo. “Abbiamo dovuto fare del lift and coast durante la gara – ammette Vasseur -. Non è facile guidare in queste condizioni, perché bisogna adattare il punto di frenata per ogni giro. Quando abbiamo spinto per alcuni giri con Lewis il ritmo era buono, ma non si può passare il 95% della corsa in gestione”. Nasce da qui la gara sottotono della Ferrari, vissuta nella mischia delle posizioni di rincalzo.

Sappiamo tutti che a Singapore, quando ci si trova a centro classifica, diventa molto difficile gestire i freni. Il fatto che non ci fossimo qualificati secondi non ha aiutato, ma non ce lo aspettavamo a questo punto”. Visto il fumo nero uscito dalla SF-25 di Hamilton a fine gara, è lecito chiedersi se la sicurezza dei piloti non fosse a rischio di essere compromessa. Vasseur, però, spiega che “la situazione è sempre rimasta sotto controllo, perché abbiamo adeguato il ritmo di conseguenza. La sicurezza è importante, ma non dovrebbe andare a discapito del ritmo in gara, non dovrebbe essere questo l’obiettivo”.

Il giro veloce colto da Hamilton sul finale della gara non dà sollievo alle pene di Vasseur. “Abbiamo montato un treno di soft alla fine della corsa. Era un giro falsato dalle circostanze, per come la vedo io. Quello che posso dire è che quando ha spinto, il ritmo c’era. E che il distacco rimediato dalle auto che lo precedevano era in linea con il delta delle gomme. È frustrante vedere che in tre giri consecutivi senza lesinare sul ritmo, il passo non era male”. Servivano le soft, in ogni caso, per cercare l’attacco su Andrea Kimi Antonelli.

Con le stesse gomme non avremmo potuto passarlo. Non c’era il delta per farlo. L’unico modo per provarci era fermarsi e provare a raggiungerlo a fine gara per sfruttare il considerevole vantaggio di mescola. Con Charles non l’abbiamo fatto perché in quel momento era davanti a Kimi, a differenza di Lewis”. Senza la necessità di gestire i freni, la Ferrari avrebbe potuto mantenere il ritmo della Mercedes? “Non saprei, onestamente. Abbiamo chiesto a Charles di fare lift and coast sin dall’inizio della corsa. Non è solo questione di perdere tempo alla fine del rettilineo, ma anche di trovare il giusto punto di frenata, intervenendo sul bilanciamento deli freni”.

Dopo la gara di Singapore, la Ferrari si trova a 27 punti dalla Mercedes, ormai saldamente al secondo posto nel mondiale Costruttori. E la Red Bull, per ora quarta, insegue a sole otto lunghezze. Secondo Vasseur, quali sono le possibilità che la Ferrari possa centrare l’obiettivo di laurearsi vicecampione del mondo di Formula 1? “Se non dovessimo essere in grado di risolvere i nostri problemi, non ci sarebbe alcun modo di lottare”. La vera domanda, quando mancano sei gare alla fine di una stagione travagliata, è se la Ferrari possa davvero risolvere gli inconvenienti che l’hanno tormentata finora, anche dopo gli aggiornamenti che avrebbero dovuto cambiare la situazione.

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