F1. George Russell rinnova con Mercedes: un anno o di più? Il silenzio che dice tutto

F1. George Russell rinnova con Mercedes: un anno o di più? Il silenzio che dice tutto
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La Mercedes ha annunciato che George Russell sarà un suo pilota anche nella stagione 2026 di Formula 1, ma non ha specificato la durata del contratto. Perché tutto questo mistero?
16 ottobre 2025

George Russell sarà un pilota della Mercedes anche per la stagione 2026 di Formula 1. E se questa notizia non sorprende nessuno, desta invece stupore il fatto che la scuderia di Brackley alla vigilia del GP di Austin si sia limitata a confermare Antonelli e Russell senza fornire dettagli sulla lunghezza dell’accordo siglato con quest’ultimo. È davvero possibile che Russell abbia firmato un contratto per un solo anno con il team con cui è affiliato da lungo tempo? Gli indizi portano a uno scenario diverso.

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Il consenso all’interno del paddock è che il contratto di Russell si estenda almeno fino al 2027. Ma allora a cosa è dovuto questo alone di mistero? Che i team siano diventati meno trasparenti circa la durata degli accordi è ormai chiaro. Tolto quello relativo a Pierre Gasly, che ha rinnovato con l’Alpine fino al 2028, gli altri annunci recenti si limitavano a definire genericamente gli accordi come pluriennali, o a parlare di “2026 e oltre”. Nel caso di Russell, non c’è nulla di tutto questo. Un enigma che, con tutta probabilità, cela una clausola rescissoria.

Non sarebbe una prassi insolita per la Mercedes. Per spostarsi in Ferrari nel 2025, Lewis Hamilton esercitò l’opzione di svincolarsi con un anno di anticipo da un contratto che lo avrebbe visto in Mercedes fino alla fine di quest’anno. L’opzione, esercitabile sia dal team che da Hamilton, era stata voluta da Toto Wolff per lasciare aperte altre strade. Ma alla fine ad approfittarne non è stata la Mercedes, ma il sette volte campione del mondo di F1.

Un contratto 1+1, a ben vedere, rappresenta l’opzione migliore in vista della rivoluzione tecnica che la F1 vivrà nel 2026. Legarsi a lungo termine con una scuderia vuol dire vincolarsi a un futuro incerto, visto che al momento è impensabile poter anche solo immaginare i valori in campo del prossimo anno. Stando alle voci del paddock, la Mercedes avrebbe la miglior power unit, ma quello del propulsore è solo uno dei nodi di un regolamento complesso, che segna davvero un anno zero per la categoria.

C’è un motivo se il mercato piloti in questo momento è stagnante. Bisognerà aspettare la prima parte della stagione 2026 per capire quali sono le scuderie che hanno imboccato la strada giusta nel nuovo corso tecnico. Sarà proprio quello il momento in cui i contatti tra piloti e scuderie – sempre attivi e coltivati, perché nessuna opzione può essere esclusa – andranno a intensificarsi. E i talenti di prima fascia potranno permettersi il lusso di bussare alla porta giusta, scatenando un effetto domino che cambierà il volto dello schieramento.

Viste le prestazioni che ha offerto finora nel 2025, Russell rappresenta un’opzione appetibile per chi cerca un pilota efficace, capace di vincere e di guidare una squadra, come sta facendo in Mercedes. Le sue quotazioni si sono alzate, e avere un’opzione per svincolarsi alla fine del prossimo anno è funzionale a capitalizzare questo cambio di percezione nei suoi confronti. D’altro canto, se la Mercedes dovesse effettivamente essere la regina del nuovo ciclo tecnico, non ci stupiremmo se il corteggiato Max Verstappen dovesse ricambiare l’interesse. Tutto è ancora possibile, in un momento in cui il destino delle scuderie non è ancora chiaro. Nel nuovo corso della F1, il vero vantaggio competitivo è mantenere le opzioni aperte. E Mercedes e Russell lo sanno bene.

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