Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Formula 1 torna in pista questo weekend per il diciannovesimo appuntamento stagionale: il Gran Premio degli Stati Uniti 2025. Dopo una breve pausa post-Singapore, il Circus affronta la tripletta americana, quest’anno più ricca di novità che mai. Nel fitto programma di Austin, dove tornerà il format Sprint, Liberty Media introduce un nuovo esperimento destinato a far parlare: gli F1 Grid Gigs. E subito sorge un dubbio: non stiamo esagerando un po’ troppo?
Il Gran Premio texano è una delle tappe più iconiche del calendario, immerso nelle terre texane tra musica house, cappelli da cowboy e tifosi locali pronti a festeggiare. Sullo sfondo, la lotta al titolo piloti stenta a decollare: Oscar Piastri e Lando Norris si contendono la leadership, mentre la McLaren ha già matematicamente conquistato il titolo Costruttori. Secondo Liberty Media, però, la rivalità tra i due giovani talenti non sarebbe sufficiente a catturare il pubblico americano, considerato strategico per l’espansione del brand Formula 1.
Ed ecco il debutto di F1 Grid Gigs, presentato da American Express: uno spettacolo che fonde musica e motorsport, ispirato alle celebrazioni di apertura della stagione F1 75 all’O2 Arena di Londra, seguite da ben 7,5 milioni di spettatori sui canali social ufficiali. Artisti di fama internazionale e interpreti locali animeranno il pre-gara, intrattenendo i tifosi sugli spalti e a casa, mentre Drake Milligan, cantante country e attore texano, aprirà le danze direttamente sulla griglia di partenza, pochi minuti prima che i piloti lascino i box.
Non è la prima volta che la Formula 1 punta sullo spettacolo: a Las Vegas nel 2023, la presentazione in stile MMA dei piloti fece discutere e lasciò perplesso Sergio Perez, mentre a Miami i piloti furono accolti come star del footbaal americano dei Miami Dolphins. Questi show, nati come contorno al weekend di gara, rischiano oggi di diventare protagonisti, in un paddock sempre più americanizzato. Con l’avvento di Drive to Survive, i nuovi fan, soprattutto oltreoceano, si sono abituati a un paddock iperspettacolizzato, molto lontano dalla realtà quotidiana delle corse.
La FOM e la FIA provano a compensare questa spettacolarizzazione con strategie più aggressive e gare più emozionanti. Pirelli, ad esempio, spinge i team verso tattiche a doppia sosta per rendere ogni Gran Premio più imprevedibile e al cardiopalma. Ma il motorsport non segue le regole del mercato: imporre un format eccessivamente spettacolare può creare un punto di rottura tra piloti, organizzatori e, soprattutto, appassionati. Questi ultimi vogliono vedere le monoposto sfidarsi sul tracciato, non assistere a performance pre-gara su un palco.
Forse Liberty Media ha dimenticato una regola fondamentale: la Formula 1 è rumore di motori, adrenalina e competizione pura. Non musica da palco. Il rischio è che, concentrandosi troppo sull’intrattenimento, si perda l’essenza stessa del Circus, quella che da sempre conquista milioni di appassionati in tutto il mondo. Questo weekend, ad Austin, sarà la prima occasione per capire se gli F1 Grid Gigs sapranno davvero aggiungere valore o se finiranno per rubare la scena a ciò che conta davvero: la gara.