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Chi sono i promossi e i bocciati del Red Bull Ring? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle del Gran Premio d'Austria 2025 di Formula 1.
Una vittoria come un grido di battaglia, per urlare al mondo e anche a se stesso che il Mondiale è ancora apertissimo e che può farcela. Norris ha dominato il fine settimana austriaco riscattando il disastro del Canada e mettendo tutto insieme: la velocità (che non gli è mai mancata), ma stavolta anche i nervi saldi nel duello con il compagno di squadra. Ora gli servono “solo” altre due gare così per recuperare su Piastri in classifica e la missione appare tutt’altro che impossibile. Voto 10 e lode, rigenerato.
Voto 9 però a Piastri, che assomiglia sempre più ad un Prost 4.0: velocissimo ma sempre misurato, in Austria capisce presto che il compagno “ne ha di più” ma gli mette comunque pressione per indurlo all’errore, Norris stavolta resiste e allora l’australiano porta a casa punti preziosissimi in ottica iridata. Mastino.
A completare il podio un Leclerc almeno in parte ritrovato, o meglio, un Leclerc con una Ferrari almeno in parte ritrovata, perché sulla resa del monegasco nessuno può avanzare dubbi, nemmeno nei week end più magri: gli sviluppi portati finalmente da Maranello finalmente hanno funzionato (e la ripetizione è assolutamente voluta) e Leclerc come sempre ha massimizzato il potenziale, anzi in qualifica è riuscito anche ad arpionare la prima fila. Di più non poteva fare, anche se lui giustamente a fine gara era soddisfatto solo a metà. Voto 8,5, un po’ di serenità.
Voto 8 però anche a Hamilton, perché con una macchina migliorata l’inglese ha mostrato netti progressi, prendendo un decimo appena da Leclerc e anche in gara ha dimostrato una bella grinta nel primo giro quando è andato a riprendersi la posizione su Russell. In gara vorrebbe tentare qualcosa di diverso con le strategie, forse una sosta sola o forse ritardare il secondo pit stop per montare le morbide alla fine, ma in squadra giustamente impongono una strategia standard per non alimentare polemiche interne in caso di sorpasso su Leclerc. Poi certo a sentire l’inglese i freni sono da sistemare, l’assetto è ballerino e così via, però il suo rimane un week end di gara finalmente solido.
A proposito di Russell, voto 7,5 perché l’inglese comunque fa tutto quel che poteva, ma stavolta la Mercedes era poco competitiva sia in qualifica sia nel passo gara. Andrà (forse) meglio la prossima volta.
Voto 8 invece a Lawson, che in casa della Red Bull manda un segnale alla Red Bull stessa, con quello che è stato finora di gran lunga il suo migliore week end di gara: il neozelandese entra infatti in Q3 e coglie un bellissimo 6° posto finale. Ora gli serve solo un po’ di continuità.
Voto 7,5 ad Alonso, che ancora una volta tira in zona punti il carretto Aston Martin, mentre il figlioccio del capo vaga per le colline austriache non si sa bene facendo cosa. Come sempre lo spagnolo massimizza il potenziale della sua monoposto e l’astuzia e tenacia con cui difende il 7° posto da Bortoleto nel finale è perfino commovente.
A proposito, voto 8,5 a Bortoleto che finalmente arriva a punti dopo una qualifica in Q3, coronando così un fine settimana perfetto: il brasiliano aveva convinto al debutto in Australia ma poi sembrava essersi un po’ perso per strada, ora che ha dimostrato il suo potenziale è atteso alla prova della continuità.
Alle sue spalle, voto 7,5 a Hulkenberg, che a differenza del compagno di squadra sbaglia la qualifica (parte addirittura ultimo) ma in gara non si sa come risale fino alla zona punti, mostrando quella la tenacia e velocità che lo contraddistinguono. Una rimonta che sa di impresa, considerando il mezzo a disposizione.
Un altro che ha fatto una gran rimonta è Ocon, 10° dopo essere partito 17°: il francese si conferma tostissimo con una macchina che evidentemente è più competitiva in gara che in qualifica, visto che non è la prima volta che recupera dopo una qualifica opaca. Meglio così che il contrario comunque: voto 7,5.
Fuori dai punti, voto 6,5 a Bearman, 11°, l’inglese è uno dei piloti più convincenti della sua generazione e deve solo fare esperienza, però sta trovando in Ocon un compagno-avversario molto difficile da battere.
Voto 5 invece a Stroll per l’ennesimo fine settimana all’insegna della mediocrità: curiosamente appena l’Aston Martin è diventata più competitiva il canadese ha perso competitività rispetto ad Alonso.
Voto 5 anche a Sainz, perché va bene che la Williams non sta attraversando il suo momento migliore nella stagione, ma essere eliminati già in Q1 con il penultimo tempo non è un risultato accettabile, anche perché Albon è comunque partito 12°. Poi lo spagnolo non è proprio partito, ma almeno di questo non ha colpe.
A sorpresa voto 5 anche ad Hadjar, perché il garone di Lawson dimostra che la monoposto c’era, ma stavolta il francese non è proprio riuscito a trovare la quadra su una pista che pare semplice e in realtà non lo è affatto.
Siamo un po’ più indulgenti con Colapinto (voto 5,5), il cui gap con Gasly rimane importante: l’argentino ha guadagnato tempo, ma è ora di mostrare quella velocità che aveva convinto tanti al suo debutto in Williams.
Voto 4 invece a Tsunoda, perché va bene che l’auto era inguidabile (lo ha detto anche Max) però partire 18° è davvero un pessimo risultato, per non parlare della speronata a Colapinto.
A proposito di Verstappen, senza voto visto che la sua gara è durata una curva e mezza, e non per colpa sua, però raramente l’abbiamo visto così in difficoltà con la sua monoposto: in compenso voto 8 per la sua reazione all’incidente.
Ecco, l’incidente, voto 4 ad Antonelli, perché va bene la manovra evasiva per evitare Lawson, va bene che ha bloccato il posteriore, però ha dato l’impressione di avere iniziato a frenare davvero troppo tardi.