F1. GP Belgio, Bortoleto: "Sto crescendo. Le decisioni e l'esperienza fanno la differenza, ma la fiducia c’è"

F1. GP Belgio, Bortoleto: "Sto crescendo. Le decisioni e l'esperienza fanno la differenza, ma la fiducia c’è"
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Il rookie della Kick Sauber, Gabriel Bortoleto, riflette sulla sua prima metà di stagione in Formula 1: “L’esperienza conta, ma sto imparando. Nessuna pressione: il percorso è giusto e i risultati arriveranno”
24 luglio 2025

Crescere in Formula 1 non è mai semplice, soprattutto quando vieni da una stagione vincente in Formula 2 e ti ritrovi a lottare nelle retrovie. Ma Gabriel Bortoleto, classe 2004, sta affrontando il suo primo anno nella massima serie con grande lucidità. Il giovane brasiliano, galvanizzato anche dal podio conquistato a Silverstone dal compagno di squadra Nico Hulkenberg, è ora pronto ad affrontare il Gran Premio del Belgio, tredicesimo appuntamento stagionale.

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"È stato fantastico", ha esordito parlando del podio di Nico Hülkenberg a Silverstone. "Ovviamente è un grande traguardo per la squadra. Dà tanta fiducia a tutti e dimostra che tutti i passi fatti quest’anno stanno funzionando. Tutti sono super contenti e motivati a continuare con il momentum delle ultime cinque gare”, ha proseguito Bortoleto. "Silverstone è stata una buona gara la domenica, ma il weekend è stato molto difficile fino a quel momento. Entrambi fuori in Q1, condizioni miste, pista bagnata che si asciuga… Situazioni che possono creare confusione ma anche buoni risultati. La mentalità però resta la stessa: spingere sempre, non mollare mai, e cogliere le opportunità quando arrivano. Gare così sono importanti per la motivazione del team e anche per noi piloti, per sapere che possiamo lottare per i punti”.

Tornando a Silverstone, Gabriel non nasconde un pizzico di rammarico. "Ero felicissimo per Nico e lo sono ancora. Ma certo, avrei voluto essere io là sopra. Ha fatto tutto da solo e ha preso le giuste decisioni. Io no. Ho sbagliato già alla prima chiamata della gara, quando ho montato le slick. Ho visto piloti esperti come Leclerc e Russell farlo e ho pensato che conoscessero bene le condizioni. Ho visto delle chiazze asciutte in pista e ho provato a rischiare. Tanto partivamo dal fondo. Ma non ha pagato”.

"Ho visto tanti piloti uscire, tanti fare errori come me. È stata una gara difficile. Ho provato qualcosa di diverso, non ha funzionato. Chi ha fatto le cose basiche molto bene ha portato a casa punti o persino un podio, come Nico”, ha aggiunto il brasiliano. “Credo proprio che sia l’esperienza a fare la differenza. Piloti come Lewis, Fernando, Nico… hanno esperienza. Da rookie vuoi sempre provare qualcosa di diverso. Io ho voluto provare le slick, pensavo di riuscire a tenere la macchina in pista. Ma poi la pista non si è asciugata. Ho ascoltato molti team radio dopo la gara per analizzare cosa dicevano gli altri. Tutti erano vicini alla decisione: il 55% stava per montare slick, il 45% ha aspettato. Molti hanno cambiato idea all’ultimo secondo. Era una decisione difficile”.

“E fa parte del gioco. Magari oggi parleremmo di una decisione geniale che mi ha portato sul podio. Ma non ha funzionato, e non me ne pento. Sono lezioni. Sono sicuro che i piloti che hanno preso la decisione giusta a Spa, in passato hanno sbagliato anche loro. E ci sta. Magari questo weekend con il meteo pazzo qui a Spa succederà il contrario. Guidare in condizioni bagnate è sempre diverso. Ma non eravamo in pieno bagnato: eravamo su slick, con 1000 cavalli, e cominciavano a cadere gocce di pioggia. Condizioni molto complicate. Le gomme erano fredde, c’erano tante safety car. Non erano condizioni da bagnato pieno. In queste situazioni, i piloti esperti gestiscono meglio. E guidare in queste condizioni in F1 è molto più difficile che in F2 o F3. La macchina è più potente, accetta meno errori e meno rischi. Abbiamo visto molti rookie uscire a Silverstone. Spero non si ripeta”.

Negli ultimi mesi, Bortoleto ha visto un’evoluzione tangibile nel team. "Le cose sono cambiate molto. E non solo nella squadra, ma anche per me personalmente. Sto imparando tanto, dagli errori ma anche dalle cose giuste. Quando sei in macchina e devi decidere, la comunicazione è fondamentale. E da inizio anno è migliorata moltissimo. Parlo meglio con gli ingegneri, ricevo info più chiare. Dopo ogni gara rivediamo le radio per ore: analizziamo come possiamo migliorare, quali info dare, quali ricevere. È lì che stiamo facendo un grosso passo avanti. E anche se nessuno vuole vivere momenti difficili, sono quelli che ti fanno crescere di più”.

Alla domanda se si senta sotto pressione dopo il podio del compagno, Gabriel risponde secco: "Voglio fare bene, portare risultati. Ho preso i miei primi punti due gare fa, ho fatto una buona corsa, mi sto qualificando bene. Non sento di essere più lento. Lo si vede dai tempi. Manca solo mettere insieme qualifica e gara. Non abbiamo fretta, non stiamo lottando per il mondiale. I risultati arriveranno”. Il suo non è comunque un anno facile visto che il passaggio da campione di Formula 2 a rookie in F1 comporta un cambiamento netto di prospettiva. "È un passo nella direzione giusta", ci spiega. "Ma non è lo stesso mindset. In F2, ogni weekend arrivi sapendo che puoi vincere, perché il passo c’è. Qui è diverso. Non possiamo ottenere grandi risultati ogni weekend, ma possiamo fare punti. E possiamo lottare per questo, almeno”.

Questa settimana ad attenderlo è una delle piste più amate dai piloti: Spa-Francorchamps. "È una delle mie piste preferite, non la mia preferita in assoluto, ma è lì. È un tracciato molto veloce, con tratti lenti, dislivelli… È lungo e puoi fare la differenza con il bilanciamento della macchina e la guida. È un mix di tutto. E a noi piloti piace guidare su circuiti dove possiamo provare ogni tipo di stile”. E infine, uno sguardo al domani. "Gli aggiornamenti funzionano, anche meglio del previsto. E questo dà fiducia. È brutto quando porti un upgrade che non va, vuol dire che stai sbagliando direzione. Ma ora stiamo facendo buone cose. Sono molto contento del lavoro che fanno in fabbrica e in pista. Mi dà fiducia per il futuro."

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