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Il weekend del Gran Premio del Canada 2025, decimo appuntamento stagionale della Formula 1, è iniziato col botto per la Scuderia Ferrari: sia in senso figurato che letterale. Charles Leclerc, infatti, è stato protagonista di un incidente nella prima sessione di prove libere, che lo ha poi costretto a saltare le FP2 per consentire alla Federazione di effettuare tutti i controlli di rito sulla sua vettura. Tra i vari componenti sostituiti figura anche la cellula di sopravvivenza della SF-25 numero 16.
L’attenzione del paddock si è rapidamente spostata sul box di Maranello anche a causa delle voci su un possibile addio di Frédéric Vasseur. Il media day di Montreal si è aperto con titoli da parte della Gazzetta dello Sport e del Corriere della Sera, che hanno ipotizzato una posizione in bilico per il team principal francese. La dirigenza Ferrari sembrerebbe delusa dall’operato di Vasseur, giudicato al di sotto delle aspettative iniziali. A inizio stagione, infatti, sia lui che i piloti, Charles Leclerc e Lewis Hamilton, avevano più volte ribadito l’obiettivo di puntare a entrambi i titoli, forti anche del duello con la McLaren nel Mondiale Costruttori 2024.
La realtà, però, appare ben diversa: a Maranello sono arrivati soltanto quattro trofei — la vittoria nella Sprint in Cina conquistata da Hamilton e tre podi ottenuti da Leclerc. Un bottino esiguo, cui si aggiungono pochi punti raccolti nei primi nove Gran Premi, che relegano la Ferrari al secondo posto in classifica, ma con un ampio distacco dai campioni in carica di Woking. Anche le prospettive future, con il nuovo regolamento tecnico all’orizzonte, non sembrano rosee. Si mormora che Leclerc stia iniziando a perdere fiducia nel progetto, valutando la possibilità di cercare altrove — forse in Mercedes — la chance per il suo primo titolo mondiale.
In difesa di Vasseur si è schierato subito Lewis Hamilton, che ha ribadito la sua lealtà nei confronti del team principal che lo ha voluto fortemente per questa nuova avventura in rosso. Parole distensive anche da parte di Leclerc, che pur evitando di commentare eventuali offerte, ha smentito le voci su un possibile addio di Vasseur. A intervenire è stato poi lo stesso Vasseur in conferenza stampa: “Devo mantenere la calma – ha esordito – per non finire davanti agli steward.” Il riferimento è alle possibili sanzioni per linguaggio inappropriato in sede ufficiale FIA. “Non si tratta di me, credo, perché questo posso gestirlo. Riguarda più le persone della squadra. Sbandierare pubblicamente i loro nomi in questo modo è semplicemente irrispettoso, per loro e per le loro famiglie. È già successo lo scorso anno con il responsabile dell'aerodinamica. Abbiamo avuto altri nomi tirati in ballo anche in questa stagione. Non conosco l'obiettivo. Forse vogliono solo infastidire la squadra, ma in tal caso non ne capisco il senso. Forse è il loro unico modo per farsi notare. Ma così facendo, stanno realmente danneggiando la squadra.”
“È, a un certo punto, una mancanza di concentrazione. E quando si lotta per il campionato, ogni singolo dettaglio conta. E se dall'inizio del weekend stiamo parlando di questo, significa che hanno raggiunto il loro obiettivo. Ma non è certo così che si vince un campionato. Non con questo tipo di giornalismo attorno. Non andrò dai commissari per questo... per ora!” Vasseur ha poi continuato: “È parte del mio ruolo da team principal gestire situazioni del genere. Lo sapevo sin dal primo giorno: essere esposti è normale. Ma è più difficile per le persone del team. Stanno lavorando sodo e leggere un giorno che ‘questo sarà sostituito’ o ‘quello è inutile’... è durissimo. Alcuni giornalisti, e non voglio fare di tutta l’erba un fascio, dovrebbero ricordarsi che queste persone hanno famiglie, mogli, figli. E questo tipo di pressione è totalmente irrispettosa. Non voglio più parlare di queste stupidaggini.”
Parlando della stagione: “L’obiettivo era lottare per il titolo. Ma lo stesso vale per McLaren, Red Bull e Mercedes: a inizio anno tutti hanno quell’ambizione. Rispetto alle aspettative, probabilmente la McLaren è quella che ha fatto il miglior lavoro. Noi, invece, non siamo stati all’altezza, soprattutto in gare come la Cina dove abbiamo subito una squalifica. A quel punto eravamo 60 punti dietro Red Bull e Mercedes. Abbiamo recuperato discretamente, ma rispetto alla McLaren siamo ancora indietro. Dobbiamo continuare a migliorare. In alcune occasioni abbiamo perso opportunità, non siamo stati al livello dello scorso anno. Se vuoi vincere un campionato, come ci ha insegnato il 2024, non puoi lasciare punti per strada. Lo scorso anno in Canada abbiamo avuto un doppio ritiro. Serve più costanza.”
Sui rumors relativi a Leclerc: “Charles ha un contratto a lungo termine con noi. In ogni intervista ribadisce di voler vincere con la Ferrari. Eppure, ogni lunedì leggiamo articoli che dicono che se ne andrà. Non posso ripetere sempre le stesse cose. Ma con Lewis e Charles abbiamo un buon rapporto. L’umore nella squadra è positivo, e questo è fondamentale per crescere. Abbiamo tutto ciò che serve per fare bene.”
Infine, sulle parole di sostegno arrivate dai piloti: “La loro reazione la capisco, perché lavoriamo ogni giorno fianco a fianco. Lavoriamo tutti insieme per raggiungere lo stesso obiettivo. Non si tratta di me. Il problema non è il team principal: chi è in quella posizione sa di essere esposto. Ma il problema sono le persone della squadra, quelle più vulnerabili. E questo mi colpisce molto più della mia stessa situazione. I membri del team fanno sacrifici, mettono tutta la loro energia nel progetto. E leggere che saranno sostituiti è devastante.”
“Bisogna capire che dietro ogni nome c’è una persona, non un numero. E se un giornalista scrive che ‘la Ferrari recluterà Tizio per un certo ruolo’, vuol dire che c’è già qualcuno che quel ruolo lo ricopre. E quella persona, magari, pensa che il giorno dopo non avrà più un lavoro. Questo succede continuamente. E francamente, il troppo è troppo. Per avere successo, serve lavorare in un ambiente sereno. E finora, non è stato possibile.”
Alla domanda su cosa possa fare per proteggere la squadra, Vasseur ha concluso: “Lunedì andrò dai ragazzi e dirò: ‘Non è vero’. Ma non sono un pompiere. È solo una questione di rispetto. Siamo sempre stati sinceri con loro. Se qualcuno mi fa una domanda sul reclutamento, dirò sì o no. Ma quando l’anno scorso è uscito un nome, ho dovuto cercarlo su Google per capire chi fosse. Non l’ho mai visto in vita mia. Eppure, è stato scritto che avrebbe preso un posto nel nostro team. Parliamo di persone, non di cose. E penso che un po’ di rispetto sia il minimo.”