F1. GP Qatar, Lando Norris: "Verstappen o Piastri? I giochi mentali con me non funzionano. Il mio destino è nelle mie mani"

F1. GP Qatar, Lando Norris: "Verstappen o Piastri? I giochi mentali con me non funzionano. Il mio destino è nelle mie mani"
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Alla vigilia del GP del Qatar, Lando Norris mantiene la calma nonostante la squalifica di Las Vegas: “I giochi mentali con me non funzionano. Il mio destino è nelle mie mani”
27 novembre 2025

Alla vigilia del penultimo appuntamento della stagione 2025 di Formula 1, Lando Norris si presenta a Losail con serenità e concentrazione, pronto a difendere il suo vantaggio in classifica piloti, nonostante la batosta subita pochi giorni fa a Las Vegas con la squalifica. Come lui stesso ha dichiarato, adesso il destino è tutto nelle sue mani e dovrà dare il massimo per evitare che, al termine del Gran Premio del Qatar 2025, le sue chance mondiali diminuiscano.

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“Onestamente non è stato… c’era già una piccola aspettativa che potesse succedere, quindi non è stato uno shock completo o qualcosa di inaspettato. Penso che fossimo abbastanza preparati al possibile risultato”, ha rivelato Lando Norris ai nostri microfoni, riferendosi alla squalifica ricevuta per eccessivo consumo del plank a Las Vegas. “In realtà sono stato abbastanza tranquillo: ho lasciato il circuito, abbiamo fatto il debrief, parlato di cosa era andato bene, cosa no, delle cose da migliorare e di quelle da sistemare per questo weekend. Ovviamente c’è stato un momento critico, ma tutto il resto è stato affrontato con assoluta normalità”.

Certo, fa male: c’è molto impegno da parte di tutti, me compreso, e vedere tutto svanire così velocemente è frustrante. Ma lo stesso vale per meccanici, ingegneri e per tutta la McLaren: ci sentiamo delusi dal risultato. Tuttavia, personalmente sono riuscito a staccare, riposarmi e arrivare pronto per questo weekend”, ha proseguito il britannico, che conserva ancora un vantaggio di 24 punti su Max Verstappen e Oscar Piastri, appaiati a 366 lunghezze.

Alla domanda se avesse voluto che il team non gli chiedesse di chiudere il gap su Verstappen dopo aver superato Russell, Norris ha chiarito: “Non è così semplice. Come ha detto Andrea [Stella], ci sono molti dettagli da considerare. Il problema non era semplicemente ‘alzare il piede’: il vero problema era il porpoising. A volte, sollevare di più può peggiorare la situazione, non migliorarla. C’era un grande gap dietro di me e ho cercato di fare del mio meglio. Sono dettagli piccoli, ma a volte i piccoli dettagli possono sommarsi. Ho sollevato per tutta la gara, quindi anticipare non avrebbe cambiato nulla”.

Sulla gestione dei momenti critici e delle pause prima del weekend, Norris ha spiegato: “Mi sento bene, davvero. Ho avuto qualche giorno di relax: golf, paddle e un po’ di sole. Non considero l’ultimo weekend negativo, né il risultato scarso. Mi sento eccitato per questo weekend”.

Riguardo al primo “match point” nel Mondiale: “Abbiamo sempre considerato Max una minaccia durante tutta la stagione, anche quando era più indietro. Ogni briefing, ogni gara, lo trattiamo come un avversario per quello che è capace di fare, insieme alla Red Bull. Nulla cambia adesso: il team, io, gli ingegneri e i meccanici trattiamo tutto con normalità”.

Il pilota della McLaren ha ribadito che la riduzione del gap in classifica non cambia nulla: “Il mio margine di vantaggio è lo stesso. La Red Bull è stata veloce di recente e ci aspettiamo che lo sia anche in Qatar e nell’ultima gara. Ma non c’è bisogno di cambiare nulla nel nostro approccio. Abbiamo trattato Max e Red Bull come avversari forti per tutta la stagione e continueremo a farlo”.

Sulle scelte di set-up della macchina e sui rischi presi nelle ultime gare, Norris ha aggiunto: “In alcuni casi potremmo aver preso meno rischi del necessario. Non è semplice dire ‘sono stati veloci perché hanno fatto così’, perché il porpoising e altri problemi influenzano le prestazioni. Ci concentriamo sul migliorare la macchina per questo weekend: vogliamo vincere le ultime gare e spingere tutto al limite, perché la Red Bull è veloce e dobbiamo prepararci bene”.

Ma chi rappresenta per lui la maggiore minaccia tra Max Verstappen e Oscar Piastri? “Entrambi sono forti. Max ha avuto una grande forma da Monza in poi, ma Oscar è altrettanto competitivo. Hanno pro e contro, ma entrambi vogliono dimostrare il loro valore. Sono due piloti incredibili e non vedo l’ora di sfidarli in pista”. Infine, sul controllo della situazione: “È facile perché sento che il destino è nelle mie mani, ma non cambia il mio approccio. Mi sento rilassato come quando ero 35 punti dietro. I giochi mentali non mi influenzano: gli altri possono sprecare energia a pensarci, io no”.

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