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Mentre a Maranello si scrive il futuro completamente sostenibile con la presentazione della prima Ferrari elettrica, nel reparto Formula 1 la situazione inizia ad agitarsi. Con diciotto Gran Premi ormai alle spalle e una stagione deludente in termini di prestazioni ed esecuzione che si avvia al termine, Charles Leclerc e il suo storico manager Nicolas Todt iniziano a trarre le somme. Una nuova era è alle porte con il debutto del nuovo regolamento tecnico, e potrebbe anche trattarsi dell’ultima stagione del monegasco in Ferrari.
È ormai chiaro che la SF-25 è una vettura mediocre, che neanche con gli aggiornamenti introdotti nel corso dell’anno è riuscita a migliorare le proprie prestazioni o a risolvere problemi rilevanti come la gestione dei freni e il deficit di altezza da terra. Non un buon segnale in vista del prossimo anno, considerando che il team impegnato nello sviluppo è lo stesso che lavora anche sulla monoposto del 2026, la prima del nuovo regolamento tecnico. Va sottolineato che la Ferrari, così come altri team, ha “mollato” sul 2025 già da diversi mesi; gli avversari, invece, sono comunque riusciti a progredire. Recentemente, Mercedes ha compiuto un netto balzo in avanti, conquistando la seconda posizione nella classifica Costruttori a Baku e consolidandola a Singapore con la vittoria di George Russell e il buon piazzamento di Andrea Kimi Antonelli. La Rossa ora è nel mirino della Red Bull, che con una sola punta, Max Verstappen, punta al secondo/terzo posto alle spalle della già vittoriosa McLaren.
Una situazione, dunque, molto lontana dalle aspettative fissate a inizio anno dal team. Una delusione non solo per i tifosi, ma anche per i piloti e i membri della squadra, che ha contribuito a creare un clima non del tutto sereno in casa Ferrari. La presunta lite tra Frédéric Vasseur e un membro apicale del reparto ingegneri – presumibilmente Matteo Togninalli – è stata smentita, ma qualcosa sembra essersi rotto, anche in termini di fiducia. Lo dimostrano le dichiarazioni di Lewis Hamilton e Charles Leclerc a Marina Bay, che hanno parlato apertamente dei problemi della Scuderia. Ora a intervenire è anche Nicolas Todt, storico manager del monegasco.
“Charles è uno dei migliori talenti della sua generazione, insieme a Max e ad altri piloti”, ha esordito il francese a StraitsTimes. “Ma non è più un ragazzino, ha già disputato molte stagioni con la Ferrari, e penso che abbiamo bisogno di una macchina vincente. Oggi abbiamo una buona vettura, ma non abbastanza per vincere il titolo. Speriamo che ciò possa accadere presto e che già il prossimo anno la Ferrari abbia una vettura molto competitiva con le nuove regole”, ha proseguito Todt.
Le sue dichiarazioni arrivano in un momento particolare, in cui le voci su un possibile addio di Leclerc alla Ferrari si rincorrono. In estate, il monegasco e Todt sono stati avvistati sullo yacht di Lawrence Stroll, patron della Aston Martin, che ambisce a vincere il prima possibile grazie ad Adrian Newey ed Enrico Cardile, vecchia conoscenza del pilota. Nel paddock di Formula 1 – parole di Toto Wolff – è normale che tutti parlino con tutti, ma quell’incontro ora assume un significato più rilevante. Alla domanda sulla possibilità di trattative future – presumibilmente dal 2027 – tra Leclerc e altri team, Mercedes compresa, StraitsTimes ha riportato che il manager è “rimasto a bocca cucita”. Todt ha aggiunto che Leclerc sicuramente non sarà l’unico a valutare eventuali cambiamenti: “Molti stanno aspettando di vedere come si comporteranno le singole scuderie e quanto saranno competitive, per decidere se restare nei rispettivi team o cambiare. Mi aspetto un mercato molto caldo”, ha concluso.