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Il Lewis Hamilton che abbiamo visto al rientro dalla pausa estiva, prima a Zandvoort e poi a Monza, è apparso sicuramente più propositivo rispetto a quello visto in Ungheria. Complici il riposo e il calore dei tifosi al Tempio della Velocità, il numero 44 ha ritrovato la gioia di essere in pista, pur restando con i piedi ben saldi a terra. Arrivato a Baku, infatti, il sette volte campione del mondo ha ammesso che la Ferrari non avrà modo di battere McLaren e Red Bull.
All’inizio dell’anno una versione inedita di Hamilton si era mostrata al mondo. L’arrivo a Maranello e poi a Fiorano avevano raccontato un pilota che, nonostante l’enorme esperienza, sapeva ancora emozionarsi per le piccole cose, forse perché tinte di rosso. Con il cellulare sempre pronto a immortalare “le prime volte” da ferrarista, Hamilton ha però dovuto fare presto i conti con la realtà. Le grandi aspettative riposte in questa prima stagione con il Cavallino Rampante si sono infatti scontrate con quanto emerso in pista.
Un brutto colpo, di cui Hamilton non ha mai fatto mistero. In Ungheria ha mostrato tutte le sue fragilità, arrivando persino ad ammettere di sentirsi inutile. I problemi della SF-25 hanno segnato negativamente il suo anno di ambientamento a Maranello, ma la pausa estiva ha riportato un po’ di serenità nel suo lato box. Prima in Olanda e poi a Monza, il 44 si è presentato più ottimista, senza però discostarsi troppo dalla realtà: “Non credo che ci sia una pista dove possiamo battere le McLaren e forse anche la Red Bull, sono semplicemente davanti”, ha dichiarato ai media presenti a Baku, come riporta Motorsport.com, sede del Gran Premio d’Azerbaijan 2025. “Lo sono stati a Monaco e direi su ogni altra pista, quindi non prevedo cambiamenti per le gare restanti. Poi, se riusciremo a massimizzare le prestazioni della vettura, abbassando il limite, allora forse potremo avvicinarci un po’ di più”.
Con un 2025 ormai archiviato e la consapevolezza che colmare la distanza con la McLaren sia impossibile, a Maranello il lavoro è già concentrato al 100% sul nuovo regolamento tecnico. Non è la prima volta che Hamilton affronta una rivoluzione di questo tipo, ma rispetto al passato c’è una grande differenza: “Adesso c’è il budget cap. Ricordo che nel 2008 avevamo sviluppato la monoposto fino al termine della stagione, eravamo in lotta per il mondiale e abbiamo portato aggiornamenti fino alla fine. In quel caso ricordo anche che la macchina dell’anno successivo si rivelò un disastro, ma in termini di lavoro la squadra (McLaren) era riuscita a fare le due cose insieme”.
“Oggi la situazione è diversa, perché il passaggio sul progetto 2026 è avvenuto molto presto. Non è entusiasmante, perché di fatto resti bloccato con la macchina che hai. È un aspetto che rende questa stagione meno interessante, gli sviluppi sono pochi, ma vedremo come andrà il resto del campionato con ciò che abbiamo. Per quanto riguarda il prossimo anno, credo che torneremo alla normalità e mi aspetto monoposto aggiornate molto di più rispetto a questa stagione”, ha aggiunto Hamilton.
L’ottimismo recentemente mostrato dal britannico, anche se non avrà effetti concreti sul 2025, fa comunque da cornice alla prossima era della Formula 1: “Personalmente non credo che queste ultime gare avranno molta influenza sul prossimo anno. Certo, l'obiettivo è vedere progressi e continuare a lavorare, ed è in quest’ottica che l’esperienza che faccio con la squadra potrà dare i suoi frutti andando avanti. Vista così, ogni lezione ci aiuterà sicuramente in futuro”.
Infine, sulle possibilità di aumentare i weekend con formato Sprint, Hamilton ha spiegato: “Mi piacciono. Molti anni fa mi lamentavo del fatto che avessimo sempre lo stesso format ogni fine settimana, ero convinto che servisse qualcosa di diverso, e poco dopo è arrivato la Sprint. Credo sia divertente, forse potremmo fare qualcosa in più per migliorare, ma in generale mi piace: sono weekend più intensi, con una sola sessione di prove libere. Penso che piaccia anche ai tifosi e, ripeto, non sarei contrario se complessivamente questo format fosse portato a una decina di weekend”.