Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Formula 1 è pronta a ripartire con il diciassettesimo appuntamento stagionale, il Gran Premio d’Azerbaijan 2025. Tuttavia, nel paddock di Baku permane ancora un alone di incertezza su quanto accaduto due settimane fa a Monza con l’ordine di scuderia in casa McLaren. In conferenza stampa, Oscar Piastri ha affrontato l’argomento, e successivamente anche Lando Norris ha voluto esprimere la sua opinione.
Riavvolgendo il nastro, durante la gara brianzola Andrea Stella aveva chiesto all’australiano, fermatosi ai box prima del compagno di squadra nonostante fosse terzo, di cedere la seconda posizione a Norris, penalizzato dalla strategia e da un pit-stop lento. La volontà del team era mantenere equa la posizione nella lotta al titolo piloti tra i due. Tuttavia, questa decisione ha scatenato un acceso dibattito nel paddock. Piastri ha sottolineato che quanto accaduto è stato analizzato a fondo e utilizzato per capire come gestire le gare in futuro. Interpellato dai media a Baku, Norris ha commentato le opinioni negative – tra cui quella di Toto Wolff – che hanno colpito la squadra di Woking:
“Non nel mondo in cui viviamo oggi, perché ormai è tutto ciò che la gente vuole fare: essere negativa e parlare male degli altri – ha dichiarato il britannico – Anche voi [i media] avete bisogno di titoli e di persone che leggano le vostre notizie, quindi non è una sorpresa. Ma non ci tocca come squadra. Continueremo a fare le cose a modo nostro, che la gente sia d’accordo o no non è un nostro problema. Siamo felici e ci concentriamo su noi stessi. Certo, si vorrebbe sempre che ne uscissero cose positive. La squadra cerca di fare bene, e in fin dei conti non è un nostro problema se gli altri siano d’accordo. Vogliamo solo che sia giusto e uguale per entrambi, poi ognuno può commentare quello che vuole”.
Norris dovrà ora ricostruire la sua lotta al mondiale, dopo che il KO tecnico di Zandvoort lo ha fatto scivolare a 31 punti di svantaggio da Piastri. “Alcune cose andavano chiarite – ha proseguito il numero #4 riguardo ai colloqui interni al team dopo Monza – C’erano dettagli di cui non ero a conoscenza al momento, come l’undercut di [Charles] Leclerc, e altri che non conoscevo nelle mie interviste post-gara, ma che hanno influito sulla decisione del team. Non è stato solo il pit-stop a determinare la scelta, ci sono stati altri fattori. Un chiarimento, dunque, ma niente di più: entrambi eravamo d’accordo e lo abbiamo accettato. Questo è ciò su cui concordiamo come squadra”.
Riguardo alla strategia della McLaren di restare equa senza favorire nessuno dei due piloti, Norris ha fatto riferimento allo scorso anno, quando in Ungheria gli era stato chiesto di cedere la vittoria a Piastri: “Onestamente, ci sono molte meno situazioni di quanto si pensi. Questa [Monza] è stata una delle prime in molto tempo. Come ho detto, non è stato solo il pit-stop lento, ma il fatto che le posizioni si siano invertite, in una sequenza simile a quella dell’Ungheria dell’anno scorso. Non ci sono state molte altre situazioni. Certo, cercano di mantenere le cose eque tra noi, ma non hanno dovuto intervenire spesso per favorire l’uno o l’altro”.