F1. Norris davanti a Piastri e Leclerc nella FP1 di Baku: guai alla PU per l’australiano, bandiera rossa e colpo al muro per Hamilton

F1. Norris davanti a Piastri e Leclerc nella FP1 di Baku: guai alla PU per l’australiano, bandiera rossa e colpo al muro per Hamilton
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La prima sessione di libere a Baku regala subito colpi di scena: Norris davanti a Piastri e Leclerc, nonostante i guai alla PU dell’australiano. Hamilton chiude con un errore contro il muro dopo la bandiera rossa
19 settembre 2025

La Formula 1 è finalmente tornata in pista inaugurando il weekend con la prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Azerbaijan 2025, diciassettesimo appuntamento della stagione. Nella suggestiva cornice di Baku, città sospesa tra Europa e Asia, tra antiche mura medievali e moderni grattacieli, a dettare il passo è stato Lando Norris, davanti al compagno di squadra Oscar Piastri e a Charles Leclerc.

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L’avvio del weekend non è stato dei più lineari: la FP1 è stata interrotta a lungo da una bandiera rossa, seguita da diverse neutralizzazioni con bandiere gialle, per permettere la riparazione di un cordolo. Al passaggio della Williams di Carlos Sainz, infatti, un pezzo di gomma dei “salsicciotti” che delimitano la pista si è staccato, costringendo gli steward a intervenire. Questo lungo stop ha inciso sui programmi dei team, che hanno dovuto rivedere la propria tabella di lavoro. In Ferrari, ad esempio, la SF-25 di Leclerc era stata preparata con la flow-viz per un giro di raccolta dati, ma la vernice si è seccata durante l’interruzione, costringendo i meccanici a un lavoro extra di pulizia prima di poter tornare in pista nella fase conclusiva della sessione.

Tolto questo imprevisto, il più solido in FP1 è stato proprio Lando Norris, autore del miglior tempo in 1:42.704, ma anche protagonista di un episodio che potrebbe finire sotto la lente dei commissari. Nel primo run di giornata, infatti, è stato autorizzato a lasciare i box con ancora montata la copertura del tubo di Pitot: un dettaglio potenzialmente molto pericoloso, che avrebbe potuto staccarsi e colpire un’altra vettura.

Sessione più complicata per Oscar Piastri, rimasto a lungo fermo ai box per un problema di ricarica della power unit della sua MCL39 #81. L’australiano è comunque riuscito a tornare in pista e a siglare il secondo tempo (1:43.014), a tre decimi dal compagno di squadra. Per la McLaren, basterà chiudere con un primo e un secondo o terzo posto e battere la Ferrari di nove punti per conquistare il titolo Costruttori.

Terzo tempo per Charles Leclerc, staccato di mezzo secondo da Norris. Il monegasco ha girato con un assetto più carico dal punto di vista aerodinamico, ma potrebbe presto passare a un’ala più scarica, simile a quella vista a Monza, e in linea con la scelta di Lewis Hamilton. Quest’ultimo, con la sua Ferrari numero #44, ha optato per un set-up molto scarico che lo ha però messo al limite. Sul finale, infatti, ha toccato il muro tra curva 4 e 5, danneggiando l’ala anteriore e la gomma sinistra. Risultato: tredicesimo tempo.

Un George Russell debilitato, che ieri aveva saltato il media day a causa di voce roca e tosse, ha chiuso quarto, pur lamentando forte bottoming e odore di bruciato proveniente dai freni. Quinto Alexander Albon, seguito da Yuki Tsunoda e Max Verstappen. L’olandese, reduce dall’esperienza al Nürburgring, ha faticato a trovare subito il giusto feeling con i freni, arrivando perfino a sfiorare toccare un muretto per testarne la risposta.

Completano la top 10 Carlos Sainz, Liam Lawson e Isack Hadjar. Undicesimo Andrea Kimi Antonelli, chiamato a un weekend solido per riconquistare la fiducia di Toto Wolff dopo la deludente prova di Monza. Poi Nico Hulkenberg, Hamilton, Gabriel Bortoleto, Fernando Alonso, Oliver Bearman - che dovrà stare molto attento nel corso del weekend visto che è a soli due punti dalla squalifica-, Lance Stroll ed Esteban Ocon. In fondo Franco Colapinto e Pierre Gasly: in Alpine la scelta di un’ala molto scarica non ha pagato come previsto.

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