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Oscar Piastri ha chiuso le qualifiche del Gran Premio d’Italia a Monza in terza posizione, alle spalle del compagno di squadra Lando Norris e del poleman Max Verstappen. L’australiano, a differenza dei due piloti in prima fila, avrà il vantaggio di poter contare su un assetto più carico e performante in ottica passo gara.
“Il Q1 è stato un po’ complicato, ma in Q2 e Q3 mi sono sentito piuttosto a mio agio – ha spiegato il pilota McLaren – ho fatto un giro solido, anche se non eccezionale. Sapevamo che la competizione sarebbe stata più serrata questo weekend, con anche alcune sorprese da parte di team inaspettati. Non è quindi uno shock per noi, e credo di aver gestito bene la situazione, anche se alla fine mi è mancato qualcosina”.
Oscar Piastri, che venerdì ha dovuto saltare la sessione di prove libere 1 per lasciare spazio a un giovane pilota, ha commentato così il possibile impatto di quell’assenza: “È sempre difficile dire quanto ti possa costare, ma sicuramente non è la scelta che faresti se potessi. Fa parte del regolamento, ma credo che ci siano piste peggiori per saltare un FP1, quindi non voglio attribuirgli troppo peso”.
Sul feeling con la monoposto ha aggiunto: “In Q1 è stato difficile trovare subito il ritmo, ma tra Q2 e Q3 ero soddisfatto. Ho fatto giri puliti, migliorando costantemente. Ci sono forse un paio di curve che rifarei, ma è raro uscire da una qualifica senza quella sensazione. Nel complesso sono contento”. Guardando alla gara di domani, l’australiano si mostra fiducioso ma con prudenza: “Penso di poter essere ragionevolmente ottimista: il passo gara è generalmente uno dei nostri punti di forza, anche se ieri non sembrava esserci un divario netto rispetto agli altri. A Monza scie e partenze possono fare una grande differenza, quindi ci saranno diversi fattori in gioco oltre al ritmo puro”.
Infine, sugli avversari più temibili, Piastri ha indicato Verstappen come principale riferimento: “Mi aspettavo forse una Ferrari un po’ più vicina, anche basandomi su quello che avevamo visto lo scorso anno. Ma quando la competizione si fa serrata, Max è quasi sempre quello più vicino. Non è quindi una grande sorpresa, anche se rispetto al 2024 la situazione è un po’ diversa”.